Certo che consegnare vagonate di regali in una notte non è un’impresa facile…mi sono sempre chiesto come facesse Babbo Natale a percorre tutte le strade del mondo alla Vigilia. E sono certo di non essere l’unico a domandarselo. Anche la scienza se n’è preoccupata: la teoria della relatività ci conferma che, viaggiando alla velocità della luce, la slitta trainata dalle renne potrebbe sfruttare una dilatazione temporale che farebbe scorrere il tempo molto più lentamente, rendendolo “quasi infinito”. In questo modo Babbo Natale potrebbe portare a termine la sua faticosa missione.
E quest’anno come farà il buon Santa Claus a consegnare tutti i regali? Quali capacità deve avere nel 2020 Babbo Natale per riuscire a svolgere il proprio lavoro in una notte di pandemia fra zone rosse, lockdown e coprifuoco?
Di sicuro, tra le skill più importanti, non possono mancare visione prospettica e flessibilità: prevedere gli scenari di ogni Paese, comprendere quali saranno le linee guida dei relativi governi e riconoscere che queste potrebbero cambiare all’improvviso proprio nei giorni prima della fatidica notte non è di certo impresa da tutti! Rimettere in discussione ciò che sembrava ovvio e sapersi adattare ai cambiamenti sono le pietre miliari su cui basare la propria strategia.
La capacità di programmare è stata, e sicuramente continuerà ad essere, il fattore critico di successo, sia nella fase di produzione sia nella fase di logistica e delivery. Pianificare e ottimizzare il lavoro degli elfi è fondamentale affinché la fabbrica dei giocattoli del Polo Nord possa esaudire i sogni di tutti i bambini. Capacità non da meno durante le attività di consegna: definire le rotte e i percorsi più veloci, sapendo quando volare sul mare e quando sulle città, e diventa indispensabile prevedere le soste perché le instancabili renne possano rifocillarsi rispettando così la serrata tabella di marcia.
Non c’è da stupirsi se le appena citate capacità sono sempre state i punti di forza di Santa Claus, ma quest’anno a farla da padrona sarà anche la gestione del tempo complicata dal vincolo del coprifuoco. Sì, perché sebbene i governi prevedano dei lasciapassare e abbiano dichiarato essenziale l’attività di distribuzione dei regali, non si può escludere che il Christmas Team venga scambiato per i furbetti di turno (magari imitatori vestiti come loro) e fermato dalle forze dell’ordine per un controllo. “Prego, patente da slitta e autocertificazione!”. Il Time management diventa ancor più fondamentale per superare eventuali rallentamenti!
La gestione degli elfi e l’orientamento alla relazione con le renne sono poi le skill interpersonali più strategiche: lavorare senza sosta con la mascherina e sanificare ogni singolo dono prima di caricarlo sulla slitta rende ancora più stressante l’usuale corsa contro il tempo come farà il nostro eroe ad ingaggiare tutti i membri del Christmas Team? E ancora, entrare nelle case di tutti, anche in quelle a rischio malattia, potrebbe generare resistenza e scoraggiamento! La leva motivazionale diventa quindi indispensabile al nostro Santa Claus per tenere tutti sul pezzo. La sua leadership dovrà esser partecipativa (non si può immaginarlo come un capo che dirige senza alzare un dito), ma anche assertiva nei momenti di stanca. L’uso della delega permetterà di ottimizzare il lavoro e raggiungere obiettivi inarrivabili senza l’apporto dell’intero gruppo!
Per rendere efficace l’intero processo, il boss degli elfi dovrà anche padroneggiare la capacità comunicativa e saperla trasferire ai suoi collaboratori: i suoi piccoli aiutanti dovranno, infatti, essere in grado di convincere chiunque li dovesse fermare che sono davvero loro il team di Natale, quello ufficiale. Gli ordini sui coprifuochi e sui lockdown sono severi e le forze di controllo abituate a sentire le scuse più stravaganti. Solo dei grandi comunicatori sapranno risultare credibili agli occhi inflessibili di chi effettua i controlli.
In un anno come questo, inoltre, la “soluzione dei problemi” sarà di grande aiuto al nostro “barba bianca” per superare le dogane ed evitare le quarantene…di certo arrivando in Svizzera dal Regno Unito non potrà pensare di aspettare 14 giorni per consegnare i doni!! E quindi via ad ideare soluzioni efficaci per bypassare il problema.
Ma la capacità più importante sarà ancora una volta quella di saper comprendere i bisogni di tutti. In un anno in cui quasi tutto è andato storto, la lettura delle letterine avrà un sacco di desideri espliciti ma si porterà dietro anche un gran numero di problemi irrisolti e di speranze non facili da dichiarare. Sarebbe una bellissima sorpresa per tutti svegliarsi al mattino e trovare i regali che davvero vogliamo, sia quelli che abbiamo avuto il coraggio di chiedere, sia quelli che non riusciamo a fare uscire dal cuore. Forse solo così potremmo tornare a guardare con fiducia l’anno che sta per arrivare!
E allora, se non vogliamo credere alla magia di Babbo Natale, se non siamo capaci di tornare bambini, crediamo almeno nelle sue grandi capacità che ci permetteranno di goderci queste feste… sperando che siano davvero magnifiche per tutti!