Scuola, il mio corso di sopravvivenza con 4 figli dalla materna al liceo

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Non c’è dubbio. La mia famiglia potrebbe fare da tester per il ministero dell’Istruzione. Abbiamo un figlio per ogni grado scolastico dalla scuola dell’infanzia alle superiori. E in questo inizio d’anno ho scoperto come proprio l’inizio della scuola possa essere un vero e proprio percorso formativo per imparare a pianificare ed organizzare, oltre ad essere il metodo migliore per crescere nella gestione dello stress. E dire che nella mia esperienza di consulente e formatore mi è stato chiesto più volte quale potesse essere un percorso di crescita delle persone all’interno delle aziende. Ma non avevo mai pensato di rispondere: il primo giorno di scuola!

La gestione delle attività scolastiche settimanali dei nostri 4 figli in tempo di Covid sono un vero e proprio master. Mi sono reso conto che a livello statistico mia moglie e io possiamo essere un caso interessante: 4 figli tutti di età diversa che frequentano scuole diverse! Ne abbiamo uno alla scuola dell’infanzia (per me genitore di altri tempi è ancora la materna), il secondo alla scuola primaria (le vecchie scuole elementari), il terzo alla scuola secondaria (le medie) e l’ultimo in prima superiore. Non è tanto la numerosità del campione che potrebbe interessare quanto la distribuzione dei casi: ovviamente ognuno è in un plesso diverso e copriamo ben due comuni nei dintorni di Milano.

Sia detto: ben apprezzo lo sforzo di tutti e l’impegno profuso per consentire di riprendere al più presto e in sicurezza le lezioni in presenza; mi consentirete anche di affermare che la nuova situazione stuzzica più che mai l’abilità intellettuale di due comuni genitori. Da lunedì ci troviamo a discutere e a progettare le migliori soluzioni per almeno tre gestioni scolastiche differenti e per il supporto al liceale che, per quanto autonomo, alle volte mostra un po’ di perplessità.

La formazione esperienziale spesso propone simulazioni che rimandano a casi concreti da dover gestire, per poter provare a vivere concretamente la competenza da allenare. In pochi casi ho visto però testi simulativi che prevedessero vincoli e opportunità ben assortiti come quelli che ritrovo ogni giorno sulla lavagna della mia cucina. Abbiamo infatti predisposto un promemoria per gestire al meglio la situazione e consentire una rapida informazione ai nonni e alle nonne che dovessero aver voglia di aiutare.

L’appunto recita così:

  • Matteo: si sveglia da solo ed è autonomo. Per andare al liceo esce di casa alle 7.20 per prendere il pullman. Non importa l’orario a cui entra a scuola, conta solo che per le prime tre settimane ha quattro ore di lezione e rientra circa alle 13.00. Più avanti si vedrà. Ricordarsi che la prima settimana va a scuola lunedì, giovedì e venerdì. Martedì e mercoledì no, vanno le classi superiori. È al primo anno e la scuola che frequenta prevede didattica a distanza solo per le classi dalla seconda in poi, quindi lui non la farà. L’ingresso a scuola è previsto da diverse zone e varia a seconda del corso (A, B, C…).
  • Filippo: ha qualche problema in più con la sveglia, verificare se è in piedi alle 7.10. Esce di casa alle 7.40 per andare a piedi alle medie dove entra alle 8.00 ed esce per la prima settimana alle 11.55. Dalla seconda settimana in poi dovrebbe riprendere orario normale e uscire alle 13.45. Alla sua classe manca solo un professore. L’accesso, previsto su tre zone, è suddiviso per anno frequentato.
  • Pietro: sveglia alle 7.30, va accompagnato alle elementari dove deve essere dentro per le 8.30 (perché ogni classe ha un orario di ingresso causa scaglionamento) ed esce per la prima settimana alle 12.30 (sempre scaglionato). Starà fermo due giorni per il referendum dopo il quale ripartirà con il nuovo orario di uscita delle 15.30 (Lo scorso anno erano le 16.30, ma perdiamo un’ora a causa della carenza di insegnanti per coprire tutto l’orario). Non può lasciare la scuola da solo per tornare a casa. L’ingresso delle classi quarte, per ora, è da una porta secondaria e l’uscita dalla porta principale. Da dopo il referendum avremo nuove informazioni.
  • Tommaso: sveglia alle 7.30 con Pietro (così ottimizziamo). Deve essere alla scuola materna tra le 8.30 e le 9.15. Uscirà tra le 13.30 e le 14.00 fino a data da destinarsi. L’ingresso all’apparenza è uno solo, ma i genitori devono prendere e ritirare i bambini attraverso le porte-finestre che danno sul giardino.

L’efficacia di un’esercitazione con tutte queste variabili all’interno di un percorso per allenare organizzazione, programmazione e gestione dello stress potrebbe esser comprovata da qualunque docente abituato a costruire e utilizzare percorsi di formazione comportamentale/esperienziale.

Ma guardando l’appunto ogni mattina, si aggiunge un altro pensiero: gli insegnanti, i bidelli e tutto il personale scolastico che promemoria avranno? Quanta fatica stanno facendo a gestire questa complessità dall’altra parte? Per sostenere la tenuta emotiva di ognuno di noi credo che, in questo momento storico, sia importante comprendere la molteplicità delle variabili e dei vincoli non solo all’interno della propria situazione familiare, ma anche dal punto di vista di coloro che sono chiamati ad organizzare la ripresa dell’anno scolastico.

Mi rendo ancora una volta conto che la complessità infatti ha sempre più facce e che per fortuna questo periodo, ne sono certo, è solo di passaggio. L’insegnamento più grande che traggo non sta nell’efficacia del “lifelong learning” o “apprendimento continuo”, già da tempo conosciuto ai più, bensì nell’importanza di apprezzare reciprocamente gli sforzi fatti da tutti in un periodo come questo, in cui anche noi genitori siamo tornati ragazzi al primo giorno di scuola.

Per concludere, e tranquillizzare chi fosse preoccupato per i miei 4 figli, non nascondo che in famiglia amiamo goderci la vita. I ragazzi continuano anche le attività pomeridiane di parkour, pallanuoto, teatro, arrampicata, catechismo e inglese. Questo all’apparenza sembrerebbe complicare ulteriormente la situazione, ma vista l’efficacia del percorso formativo descritto in precedenza, siamo molto fiduciosi che non dimenticheremo da qualche parte nessuno di loro!

  • Aldo |

    Il primo figlio frequenta le superiori
    Il secondo la scuola media
    Il terzo la scuola elementare
    Il quarto l’asilo
    Un saluto da
    Aldo – rovigo

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