#Maturiamo, il progetto di Belinelli e Gazzoli per i maturandi

maturiamo-2

La mia maturità? Sofferta, ma tanto desiderata”. È un tuffo nel passato quello che fa lo speaker radiofonico Gianluca Gazzoli che, insieme al cestista Marco Belinelli ha dato vita al progetto #Maturiamo, risultato in un video che raccoglie le testimonianze dei maturandi 2020 alla domanda “In che cosa deve maturare il mondo?. L’esame di maturità che conclude il ciclo di studi secondari collettivamente segna il rito di passaggio all’età adulta e della sua esperienza la voce di Radio Deejay a Alley Oop racconta: “ero il classico studente di cui si diceva ‘è bravo ma non si applica’. Il primo anno non venni ammesso agli esami e fu per me uno shock. Quell’esperienza però mi ha fatto desiderare il traguardo ancora di più. Credo che mai come nel mio caso, avendola fatta così, la maturità sia servita proprio a farmi maturare. Non essere stato ammesso la prima volta mi ha fatto intraprendere un percorso di maturazione che è stato poi fondamentale nella vita, utilizzando quello che al momento poteva sembrare fallimento come un’occasione per trovare la mia strada. In quell’estate sono partito per lavorare e fare l’animatore nei villaggi e al rientro ero un’altra persona con una gran voglia di riscattarmi”.

belinelliBelinelli vive in Texas, dove è la guardia dei San Antonio Spurs oltre che della Nazionale italiana. A dividerlo dall’amico Gazzoli c’è l’oceano e una pandemia globale che nei mesi passati ha chiuso tutti in casa e ha definito nuove priorità, a partire dal contenimento dei contagi. Per questo motivo le scuole sono state tra i primi luoghi chiusi e mai riaperti. Durante il lockdown si è parlato spesso di giovani, bambini e delle loro esigenze dimenticate. Proprio tra una diretta Instagram e qualche riflessione più privata i due si sono accorti che mancava un palco dove i più giovani potessero prendere la parola.

Nelle settimane dell’emergenza da coronavirus tantissimi ragazzi e studenti sono stati messi in secondo piano rispetto alle tante esigenze che c’erano in quel frangente. Non c’è mai stato un confronto o un momento vero e proprio in cui le esigenze della nuova generazione sono stata ascoltate. Allora, lasciandoci ispirare da iniziative che negli Stati Uniti sono più comuni, la nostra volontà è stata dare uno spazio per poter far sentire le loro voci”, dice Gazzoli. Nasce così il video che raccoglie tutti i contributi più significativi arrivati dai maturandi 2020 all’indirizzo e-mail maturiamo2020@gmail.com. Tra i protagonisti della clip c’è anche Caterina Fracaros, calciatrice dell’Inter, a cui si sono uniti altri personaggi d’eccezione come: Bebe Vio, Cristina Chirichella, Mattia Perin, Lea Cuccaroni, Shade, Alessio Stigliano e Alessandro Tenace dei theShow e Pierluigi Pardo. Il video è online da domenica 5 luglio sull’account Instagram di Belinelli, @mbeli21, e di Radio Deejay, @radiodeejay, che ha supportato l’idea insieme a Triennale Milano.

In pochi giorni abbiamo ricevuto decine di video, c’è stato un grande entusiasmo da parte dei ragazzi. Questo ci ha convinti che #Maturiamo deve avere un futuro” spiega Belinelli. Lo conferma anche Gazzoli: “ci teniamo affinché questo sia solo il primo passo. È un esperimento che abbiamo fatto partendo da una situazione straordinaria e di emergenza e la risposta dei giovani è stata bellissima. I ragazzi hanno voglia di comunicare le proprie idee e farsi ascoltare e noi continueremo a raccogliere le testimonianze. Per questo l’indirizzo mail resterà attivo in attesa del prossimo anno”.

È solo l’inizio di un percorso che porterà a momenti di confronto. Protagonisti saranno sempre i ragazzi”, aggiunge Belinelli. Nei prossimi mesi saranno organizzati talk e incontri – fisici e virtuali – durante i quali i ragazzi potranno confrontarsi sui temi di maggiore interesse insieme a personaggi del mondo dello sport, della musica, dello spettacolo e del web. L’obiettivo finale sarà portare un’attenzione sempre crescente sulle opinioni e le idee delle nuove generazioni. “Come è capitato anche in passato, una crisi può diventare un’occasione di rottura; un’opportunità per organizzare qualcosa di più grande, che in questo caso è dare spazio ai maturandi e creare un momento di confronto con gli adulti”, dice Gazzoli.

Alla domanda “In che cosa deve maturare il mondo?” ci sono stati dei temi ricorrenti proposti dai maturandi: rispetto, uguaglianza e coerenza. “Io penso – dice Gazzoli – che siano ideali con cui questi ragazzi sono cresciuti e che vivono dando per scontato. Poi però quando si scontrano con il mondo reale si accorgono che questi concetti non sono proprio condivisi da tutti. Prendiamo l’uguaglianza: per i giovani d’oggi, abituati a vivere in un mondo allargato e senza confini, è ovvio che tutti debbano avere gli stessi diritti e che non ci sia spazio per il razzismo. Poi però si imbattono nella realtà dove vedono accadere cose per loro assurde”. E aggiunge: “I giovani hanno a disposizione un ampio spettro di risorse per la propria conoscenza, possibilità di accesso a mondi altri che prima non c’era. Questo ha dato loro un punto di vista più maturo”.