PostCovid, la cultura e i libri ci salveranno

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Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla”. Questa frase dello scrittore cileno Luis Sepulveda girava come messaggio whatsapp nei giorni scorsi, subito dopo che si era diffusa la notizia della sua scomparsa. Ricorderemo per tutta la vita queste settimane di lockdown anche per la perdita di uno dei più grandi scrittori al mondo, dovuta alle complicanze del coronavirus che lo aveva colpito un mese fa. I suoi libri sono già rientrati nelle classifiche di vendita di molte librerie on line, mentre dalle librerie fisiche, riaperte ufficialmente dallo scorso 14 aprile, ma non ovunque, come sappiamo, sia per le scelte delle Regioni che delle catene che dei singoli librai, è ancora presto per avere riscontri.

In ogni caso i libri, digitali o cartacei, ci stanno accompagnando – per fortuna – in queste settimane di auto isolamento (anche con numerose tendenze sui social #ioleggoacasa, #invitoallalettura, #leggiamounastoria, ad esempio) e magari qualcuno sarà anche andato a rispolverare i vecchi classici che avevamo abbandonato sui banchi di scuola. All’inizio della pandemia quante volte abbiamo sentito paragoni di questo evento con la peste raccontata da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”? Per molti, però, pur se considerati “lettori forti”, non è stato facile ritagliarsi in queste settimane la giusta concentrazione o la necessaria serenità per dedicarsi alla pausa ristoratrice che un libro può regalare.

Intanto, occorre ricordare che per il settore dell’editoria l’emergenza Coronavirus ha significato 18.600 titoli in meno e circa 40 milioni di copie stampate in meno nel 2020, secondo l’Osservatorio AIE sulla crisi Covid-19. In base a quanto è emerso, al 20 marzo, il 61% degli editori ha già fatto ricorso alla cassa integrazione o la sta programmando. E l’Osservatorio rileva che a quella data gli editori avevano pesantemente rivisto i piani editoriali per il 2020, riducendo del 25% le novità in uscita.

L’88% degli editori esprime grande preoccupazione per la sorte delle sue attività. Niente presentazioni e incontri con autori, o lettori che sbirciano tra gli scaffali, rappresentano forse ciò che di peggio che si potesse immaginare per un settore come questo che vive di interazione, scambio e socialità. Gravissimi i danni economici al settore, ma anche quelli culturali per la collettività, dunque.

Eppure, i libri non ci hanno lasciati soli. In queste settimane si sono letteralmente moltiplicate le iniziative lanciate da giornali e case editrici per darci conforto. Si chiama Solidarietà Digitale, due parole che richiamano e sottolineano la necessità di rafforzare – seppure distanti – lo scambio, il confronto e la condivisione.

Il sito istituzionale del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale raccoglie un ampio elenco  di servizi disponibili, si va dall’informazione e intrattenimento al supporto ai cittadini, dall’e-learning alla connettività e servizi per ridurre l’impatto sociale e aiutare le persone – la maggioranza della popolazione – costretta a stare a casa e a rivoluzionare vita e routine quotidiane.

io-leggo-perche-2Una staffetta letteraria social per tenere vivo l’amore per i libri e per la lettura, per fare un ponte con gli autori e le scuole. E’ quella di #Ioleggoperche, iniziativa nata per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche, organizzata e promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI, la fiera nazionale della piccola e media editoria. #Leggiamounastoria vede la partecipazione di scrittrici e scrittori che hanno mandato una lettura, un breve testo, o un messaggio pubblicato sui canali social del progetto e sul sito www.ioleggoperche.it. In questo modo, i messaggi e le storie arriveranno ai bambini e ai ragazzi delle oltre 15.000 scuole che partecipano a #ioleggoperché su tutto il territorio nazionale (scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori) e non solo, a tutti gli appassionati di lettura che da cinque anni ormai seguono l’iniziativa. A dire il via è stato Rudy Zerbi, seguito, tra gli altri, da Enrico Galiano, Luciana Littizzetto, Chiara Francini, Bruno Tognolini.

In queste settimane sono tante anche le iniziative delle case editrici: Kaba edizioni ha voluto realizzare un sito, dedicato soprattutto a bambini e ragazzi, rendendo disponibile quasi tutto il catalogo dei libri pubblicati dal 2009 a oggi, gratuitamente e in versione pdf. Sono presenti anche giochi e testi di autori come Andersen, Salgari, Esopo, fratelli Grimm, Kipling e Lorenz da poter scaricare e personalizzare, mandando disegni per le copertine, per gli interni o file audio o le favole di Esopo. Non è solo un invito alla lettura, ma anche la ricerca di interazione con bambini e ragazzi che possono spedire articoli, audio, recensioni, e disegni. Il sito è: www.leggimileggi.com

Sempre per i più piccoli, Marco Cattaneo, giornalista di Sky Sport, ha provato a raccontare ai bambini, attraverso la metafora del calcio, come affrontare e battere il Coronavirus. “La nostra partita – tireremo un calcio anche al virus e vinceremo noi” è il titolo dell’ebook gratuito, scaricabile dal sito della casa editrice Rizzoli realizzato in collaborazione con l’agenzia letteraria Book on a Tree, con tanti giochi e attività per divertirsi restando a casa.

E siccome in queste settimane ragazzi e adolescenti sono sempre più alle prese con device e supporti digitali, quale migliore occasione per iniziarli alla lettura di libri, anche in formato elettronico? La casa editrice Gallucci, specializzata in editoria per ragazzi ha aperto e messo a disposizione una libreria di ebook per l’emergenza

#Andràtuttobene è l’hashtag più diffusi in questo periodo, ripetuto per sostenerci e darci coraggio, ma anche il nome del progetto editoriale nato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS) che ha invitato alcuni scrittori delle sue case editrici (vi hanno preso parte:

Ritanna Armeni, Stefania Auci, Barbara Bellomo, Gianni Biondillo, Caterina Bonvicini, Federica Bosco, Marco Buticchi, Cristina Caboni, Donato Carrisi, Anna Dalton, Giuseppe Festa, Antonella Frontani, Enrico Galiano, Alessia Gazzola, Elisabetta Gnone, Massimo Gramellini, Jhumpa Lahiri, Florence Noiville, Clara Sánchez, Giada Sundas, Silvia Truzzi, Ilaria Tuti, Hans Tuzzi, Marco Vichi, Andrea Vitali) a raccontare il difficile periodo che stiamo vivendo. Ne è nato un ebook omonimo “Andrà tutto bene – Gli scrittori al tempo della quarantena” (pubblicato da Garzanti) al costo di €9,99 i cui proventi verranno interamente devoluti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Ogni due giorni la casa editrice Il Saggiatore mette a disposizione un titolo da scaricare gratuitamente, mentre tante idee, rubriche, recensioni e proposte sono presenti sul sito di Feltrinelli con l’iniziativa #Leggiamoacasa

Speriamo che questo momento – sebbene sia un’occasione drammatica e difficilissima per il mondo intero – possa avvicinare alla lettura anche chi non sfoglia un libro dai tempi della scuola. Perché se vogliamo uscire davvero migliori, approfittiamone per curare l’anima e i libri sono la migliore medicina per questo scopo.