Negli ultimi tempi sui social impazza un nuovo challenge dedicato al mondo dell’arte che consente a chi si trova a casa per il lockdown di aguzzare l’ingegno e volare sulle ali della fantasia. Si tratta di ricreare a casa, con gli oggetti a disposizione, un’opera d’arte a scelta e di metterla a confronto con l’originale.
Sebbene il boom mediatico sia arrivato grazie al Getty Museum di Los Angeles – che ha rilanciato l’iniziativa – l’idea nasce ad Amsterdam, opera della trentunenne Anneloes Officier, che racconta ad Alley Oop: “Dopo il primo giorno di quarantena l’idea di dover stare a casa per così tanto tempo senza alcuna relazione sociale all’infuori delle mie due coinquiline Floor e Tessa sembrava insopportabile. Così ho pensato a questo challenge: imitare un quadro famoso usando 3 prodotti disponibili a casa. Ho fatto un esempio riproducendo “La ragazza con l’orecchino di perla” usando un asciugamano, una tovaglietta e l’aglio a simulare gli orecchini”.
Ecco così la genesi del challenge, prima condiviso su Whatsapp fra un gruppo di amici e poi su Instagram, subito notato dal Rijksmuseum di Amsterdam: “Ho aperto un profilo Instagram dedicato, chiamato in olandese @tussenkunstenquarantaine, una parodia di un programma tv locale traducibile in “fra arte e quarantena”. Partiti con 600 followers, ora il profilo ne ha più di 140K, in continuo aumento con oltre 17.000 foto con hashtag #tussenkunstenquarantaine”.
Da Amsterdam l’iniziativa ha avuto subito interesse globale tanto che anche il Louvre a Parigi, l’Hermitage di San Pietroburgo e il Metropolitan di New York hanno rilanciato il challenge: “Sto ricevendo messaggi positivi da ogni parte del mondo (Norvegia, Canada, Iran, Argentina, Spagna, Messico…); insegnanti felici di partecipare insieme ai propri studenti, genitori in smartworking che provano a cimentarsi con i figli, medici in un momento di pausa che hanno bisogno di pensare ad altro. Mi arrivano messaggi molto dolci di persone che hanno avuto una dura giornata che si trovano a sorridere per le immagini del challenge“, spiega felice Anneloes, proseguendo: “Se questo può far nascere un sorriso in un periodo difficile come questo vale la pena passare le mie pause dallo smartworking e le mie serate su questo progetto, che si è rivelato terapeutico anche per me vedendo queste divertenti creazioni prendere vita”.
Fra le moltissime foto postate e ripostate dall’account del Getty Museum ci sono anche quelle di Giovanna Focarelli Barone, 23 anni, aspirante fotografa: “Ho scoperto questo challenge rilanciato dal Getty Museum grazie a mia sorella, laureata in Lettere e Beni Culturali. Visto il successo del challenge, ho voluto riproporlo ai miei amici poiché ogni settimana creo qualche sfida per divertirci insieme e occupare le giornate in quarantena. La mia idea era quella di partecipare insieme a tutti i componenti della mia famiglia per essere di ispirazione ad altre famiglie, dimostrando così che l’arte può essere anche divertente”.
Per ammirare le foto che stanno partecipando al challenge e per prendere ispirazione ecco gli hashtag da seguire: