Calcio, tutte le novità Uefa per la Women’s Champions League

v.li.: Asisat Oshoala (FC Barcelona, 20), Griedge M'Bock Bathy (Olympique Lyon, 29); Zweikampf, Duell, Aktion, action

I fuochi d’artificio del Mondiale di Francia 2019 brillano ancora: la Uefa, l’organismo che sovrintende al calcio europeo, ha deciso di cambiare la Uefa Women’s Champions League dall’edizione 2021/22. Per far moltiplicare l’interesse sbocciato in Francia attorno al calcio femminile, per valorizzare il movimento in tutti i Paesi europei, per dare seguito al progetto strategico #TimeForAction. Chiare le parole del presidente dell’Uefa, Aleksander Čeferin, dopo la decisione del comitato esecutivo dell’Uefa che ha varato la riforma: «La decisione odierna (4 dicembre, ndr) è un punto di svolta per il calcio femminile. La più importante competizione femminile per club al mondo avrà sia la piattaforma che la visibilità che merita».

Il calcio femminile cambia dalla stagione 2021/22, coinvolgendo più squadre. Nella Women’s Champions League le prime sei federazioni del ranking iscriveranno tre squadre ciascuna; le federazioni dalla settima alla sedicesima posizione ne iscriveranno due; tutte le altre federazioni iscriveranno una squadra, cioè la vincitrice del campionato come accade ora.

La grande novità è una fase a gironi a 16 squadre, nei mesi autunnali. Per arrivare ai gironi si inizia ad agosto: squadre campioni nei rispettivi campionati e seconde e terze classificate saranno divise in due percorsi, Campioni e Piazzate. Ogni percorso avrà un primo e un secondo turno; dal percorso delle squadre Campioni usciranno sette squadre, da quello delle Piazzate cinque alle quali saranno affiancate il club campione in carica e le vincitrici del campionato nelle federazioni dal primo al terzo posto nel ranking europeo. Si arriva così a un totale di 16: quattro squadre per quattro gironi, per un totale di sei partite a girone.

Le migliori due accedono ai quarti: partite di andata e ritorno, grande spettacolo, coltello fra i denti. Fino alla finale che in questa stagione porterà nelle casse della società vincitrice (da quattro anni è l’Olympique Lione) 460mila euro, cioè lo 0,5% di quanto guadagnerà il club che alzerà la coppa dalle grandi orecchie a Istanbul 2020.

La Champions femminile rinnovata garantirà più partite, più rivalità, più interesse, più incassi, anche perché ci saranno copertura televisiva e marketing a tutto campo. I diritti televisivi saranno centralizzati dalla fase a gironi in avanti e l’Uefa produrrà ogni partita per la tv o lo streaming online. Grande attenzione al marketing: i diritti di sponsorizzazione saranno parzialmente centralizzati per i partner della Uefa dalla fase a gironi.

Tutti passi importanti per raggiungere l’obiettivo strategico quinquennale per il calcio femminile: raddoppiare la portata e il valore della Uefa Women’s Champions League entro il 2024. Anche questo è un gol che arriva da France 2019.