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Le donne studiano più degli uomini. Non è una novità. Ma se ce ne fosse bisogno, ce lo conferma un nuovo studio. Le donne laureate in Italia sono 4.277.599, pari al 56% degli oltre 7,6 milioni di laureati. E sono in crescita: negli ultimi cinque anni sono aumentate del 22,7%, più dei maschi (+16,8%). Nel 2018 hanno conseguito una laurea 183.096 donne, il 57,1% del totale dei laureati. Ma le ragazze sono di più anche in partenza: nello stesso anno infatti risultano iscritte all’università 938.816 studentesse, che rappresentano il 55,4% del totale.
Lo studio che fotografa la situazione sui banchi in Italia è del Censis, secondo il quale le donne sono la maggioranza anche negli studi post-laurea: il 59,3% degli iscritti a un dottorato di ricerca, un corso di specializzazione o un master. Per altro ottengono risultati più brillanti in tutti i cicli scolastici: alle scuole medie il 5,5% delle ragazze si licenzia con 10 e lode contro il 2,5% dei ragazzi. Il voto medio di diploma è 79/100 per le femmine e 76/100 per i maschi. All’università il 55,5% delle studentesse si laurea in corso, contro un numero più basso (il 50,9%) degli studenti maschi. Il 24,9% delle femmine si laurea con 110 e lode, contro il 19,6% dei maschi. E il voto medio conseguito alla laurea è pari a 103,7 per le donne e a 101,9 per i maschi. Insomma, un deciso risultato a favore delle donne si direbbe. Eppure sappiamo bene che certi risultati delle pagelle non si traducono poi in risultati altrettanto positivi una volta che si entra nel mondo del lavoro.
Dalle superiori all’università
Nel corrente anno scolastico le ragazze sono il 48,5% del totale degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori, ma sono il 60,5% nei licei, il 42,8% negli istituti
professionali e il 30% negli istituti tecnici. Le studentesse rappresentano la maggioranza degli iscritti al primo anno in tutti gli indirizzi liceali, con esclusione di quello scientifico. Nei licei delle scienze umane le ragazze sono l’88,6% degli studenti, nei linguistici il 78,3%, al liceo classico il 70,1% e al liceo artistico il 70%.
All’università i gruppi disciplinari a più alto tasso di femminilizzazione sono Insegnamento (con il 91,8% di studentesse sul totale), Linguistico (81,6%) e Psicologico (77,6%). Sul versante opposto, la partecipazione femminile è particolarmente bassa a Informatica e Tecnologie Ict (13%), Ingegneria Industriale e dell’Informazione (22%), Scienze Motorie e Sportive (28,8%).
Dietro la cattedra
Nel 2018 le docenti impegnate nelle scuole pubbliche italiane, tra titolari, supplenti e insegnanti di sostegno, erano 712.527, pari all’81,7% del totale. È interamente appannaggio delle donne l’educazione nella scuola dell’infanzia, dove sono il 99,3% dei docenti, e nella primaria, dove sono il 96,1%, mentre scendono al 77,2% nella scuola
secondaria di primo grado e al 65% nella secondaria di secondo grado.
Alle docenti vanno aggiunte le 144.128 donne impiegate in qualità di collaboratrici scolastiche o con funzioni amministrative, che rappresentano il 68,9% del totale. Prevalgono le quote rosa anche tra i dirigenti scolastici, nel 69% dei casi donne, contro una media dei Paesi Ocse del 47%. Unica eccezione è il mondo dell’università, dove le donne docenti e ricercatrici sono 27.677, cioè solo il 40,5% del totale.
Il progetto Respect-Stop Violence Against Women
I risultati del progetto ‘Respect-Stop Violence Against Women’, realizzato dal Censis con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dovrebbero essere alla base di una riflessione più ampia sul valore sociale della donna per promuovere un cambiamento nei comportamenti che sono alla radice della discriminazione e della violenza di genere. O almeno questo è nelle intenzioni del progetto, che si conclude con l’apertura della mostra fotografica ‘Un mondo senza donne’ presso la Casa dei diritti e delle differenze del Municipio Roma III Montesacro in via Gerolamo Rovetta. La mostra sarà aperta al pubblico dal 21 al 29 novembre dalle ore 10.00 alle ore 20.00. Sono previste visite didattiche per le scuole ed eventi organizzati in collaborazione con il III Municipio.