Ecco i 70 Paesi dove essere gay è ancora illegale

scritto da il 31 Luglio 2019

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La giunta regionale dell’EmiliaRomagna ha appena approvato la legge antiomofobia, una norma contro ogni discriminazione che sia determinata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Principi scontati? Niente affatto. Perché nel mondo ci sono ancora 70 Paesi dove essere gay non è solo fonte di discriminazione. È addirittura illegale.

L’Ilga (International lesbian, gay, bisexual, trans and intersex association) la chiama “omofobia di Stato”. Chi c’è nell’elenco? Le Maldive, per esempio: a dispetto di tutta la loro apertura turistica, le relazioni tra persone dello stesso sesso sono punite con otto anni di carcere. Mentre Singapore commina fino a due anno di carcere, ma solo se la coppia in questione è formata da due uomini.

L’Africa è il continente con più stati omofobi. Si va dai due anni di prigione che si rischiano in Algeria fino addirittura alla pena di morte prevista dagli ordinamenti della Mauritania, della Nigeria, della Somalia e del Sudan. In Asia, per una Cina, un’India e un’Indonesia che non discriminano, ci sono almeno sette Paesi che puniscono con la morte la comunità Lgbt+: Afghanistan, Iran, Pakistan, Qatar, Arabia Saudita, Emirati arabi e Yemen. L’Iraq, invece, è n controtendenza: da quando gli integralisti islamici sono in ritirata, la pena di morte per i gay è venuta meno.

Novità positive sono arrivate anche dal Botswana, che ha recentemente deciso di depenalizzare l’omosessualità. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo è venuta a più miti consigli anche l’Angola, mentre Taiwan è diventato il primo stato in tutta l’Asia ad aver legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Ma non c’è solo la black list dei 70. Secondo l’ultimo rapporto scritto dall’Ilga nel mondo ci sono anche 32 Paesi dove sono state introdotte restrizioni alla libera espressione di pensiero dell comunità Lgbt+ sul web o su altri media. E ci sono anche 41 nazioni dove è fatto divieto di attività alle associazioni che tutelano o promuovono le istanze e i diritti di gay, lesbiche, transessuali e bisessuali.

Poi, per fortuna, ci sono le buone notizie. Nell’ultimo anno e mezzo, per esempio, Australia, Austria, Germania e Malta hanno legalmente riconosciuto i matrimoni tra persone dello stesso sesso, il che porta a 26 il numero di Paesi nel mondo dove tutti si possono sposare. Il numero di Stati che riconosce le unioni di fatto invece resta fermo a 27. Così come 27 sono i Paesi dove le coppie dello stesso sesso possono adottare un bambino.

Come è messa l’Italia? Lo intuite dalla mappa qui sotto: il blu segna i Paesi che offrono più diritti, il rosso scuro indica i Paesi con la pena di morte. Peccato che l’Italia sia solo azzurra, e non cobalto.
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Ultimi commenti (18)
  • Antonio |

    È successo anche ai non vaccinati di essere discriminati,emarginati,invisi, odiati, e tanto altro ancora, ma dalla vostra condizione di discriminati non è stato emesso nemmeno un debole sussurro.
    Perfavore non parlate di discriminazione perché non ne conoscete affatto il significato.
    Siete deboli e ipocriti.

  • mignogna tiziano |

    propongo al ministro Mattarella presidente dell italia di omofobo io

  • Abubakar |

    Speriamo che aumenti sto numero perché se andiamo avanti così non va bene

  • Barbara |

    Ma magari lolita

  • Barbara |

    va bene Bruno tutto ok chico

  • Roberto |

    Ho letto i commenti rimango sempre basito dalle risposte ….la condizione lgbtq non è voluta o una moda …e’ una condizione naturale.

  • Stefano |

    Per fortuna ci sono ancora 70 stati nel mondo che la pensano esattamente come la penso io.

  • Bruno |

    Penso che la liberta abbia preso un po la mano ora se non sei gay e dura specie nella moda in tv e spesso solo x essere emancipati a tutti i costi almeno perche gli altri lo pensino o diventi un conservatore retro e non sei attuale

  • sara |

    Ho visto un commento che si riferiva a quanto la comunità LGBTQ+ sia una moda,senza nemmeno scrivere il perchè la consideri tale,la farò breve signor Anonimo,le persone gay e trans sono sempre esistite,solo che negli ultimi tempi la società sembra essere diventata più inclusiva e sempre molte più persone hanno fatto coming out.
    Molti anni fa chi si dichiarava apertamente gay veniva preso di mira ed escluso dagli altri,quindi molti preferivano sopprimere la loro sessualità o comunque tenerla nascosta,un saluto ed informatevi prima di scrivere certi commenti.

  • Fabio Ravanti |

    Gent. Ayoub Karroua, a parte che a Napoli non c’è la mafia, ma la camorra, mi dica: ha paura dei gay? E’ buono il pane italiano? O le fa schifo vivere qui dove rispettiamo tutti, troglioditi senza futuro compresi che fanno andare in giro le donne vestite come dicono i mariti? Mi dica, cosa ne pensa del ripsetto per l’essere umano? Baci e un augurio di emanciparsi da una cultura imbarazzante e maschilista.