Lo stage, o tirocinio formativo, è una delle politiche attive di lavoro maggiormente utilizzato in Italia. E’ una forma d’inserimento temporanea all’interno dell’azienda finalizzata a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro con l’obiettivo di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Generalmente è il primo passo dei giovani per entrare nel lavoro e costituisce il più delle volte un’esperienza positiva sopratutto in quelle organizzazioni che sanno valorizzare il ruolo dello stage.
Milano è la città con il maggior numero di stage attivi con oltre 31mila tirocini, tutti attivati nel corso del 2017 da università, agenzie per il lavoro, associazioni, fondazioni, consorzi. E’ quanto emerge dalla ricerca “Milano, capitale degli stagisti” presentata da Eleonora Voltolina, direttrice de La Repubblica degli Stagisti, e da Cristina Tajani, assessore alle Politiche del lavoro del Comune di Milano.
Tipicamente lo stage è indirizzato ai giovani ma in teoria non ha età: il prerequisito è che debba essere legato ad un’attività formativa, proprio come accade nel film “Lo stagista inaspettato”. Dalla ricerca emerge che il 15% dei tirocinanti extracurricolari è composto da over 35, percentuale in crescita negli ultimi anni.
Questa nuova tendenza dei tirocini “senza età” non ha ancora una chiave di lettura univoca ma si può ipotizzare che sia dovuta a percorsi di carriera interrotti e nuove scelte formative. Per questo lo stage non ha età, è uno strumento che da molti anni avvicina al mondo del lavoro e talvolta lo permette anche a chi così giovane non lo è più.