Notte dei Licei Classici, i ragazzi protagonisti fra miti greci e arte

notte-licei-3

Quanto mi sarebbe piaciuto essere ancora studentessa di liceo classico per una notte! Tornare a respirare l’atmosfera in classe, seguire un cineforum, discutere dell’attualità di Antigone o del pensiero di Rousseau. Quella tra venerdì 11 e sabato 12 gennaio é stata la Notte Nazionale del Liceo Classico, l’iniziativa giunta alla sua quinta edizione che ha visto coinvolti 433 licei classici dalle 18 fino alla mezzanotte. Nata da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale (CT) e con l’approvazione ministeriale, la notte è  un’immersione completa nell’esperienza di studio e di crescita personale di questo istituto tra spettacoli teatrali, musica, dibattiti a tema per promuovere e far conoscere il valore della cultura umanistica e l’attualità del suo studio.

ds

Paola Senesi

«Stasera siamo davvero contenti ed entusiasti. L’idea della Notte Nazionale dei Licei Classici è venuta cinque anni fa al prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) – spiega Paola Senesi, preside del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma da cui si è tenuta la diretta Rai – mentre per noi è il terzo anno di partecipazione. Siamo molto contenti ed entusiasti perché finalmente si è ritornati a comprendere che la formazione umanistica non è affatto qualcosa di “antico”, ma aiuta a conoscere e a interpretare la realtà, aprendo le porte di ogni ambito e settore professionale, da quello più strettamente umanistico a quello scientifico, a quello medico. A conferma di ciò – aggiunge – stiamo assistendo ad una ripresa e ad una crescita del numero di iscrizioni, il nostro liceo è in linea con il trend nazionale».

liceo

Liceo Classico Giulio Cesare di Roma

La Notte di quest’anno ha inoltre puntato ad assumere una prospettiva internazionale, attraverso la collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Atene e il patrocinio della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia e della Cattedra di Lingua e Letteratura Neogreca di Sapienza Università di Roma. «Il Liceo Classico ha dimostrato tutta la sua modernità e la sua capacità di stare al passo coi tempi – osserva Senesi – nel nostro istituto, ad esempio, che conta attualmente un migliaio di studenti, abbiamo attivato due curriculi bilingui, “Cambridge A.U.R.E.US.” e “Cambridge Per le Scienze”, dove i ragazzi studiano alcune delle materie previste anche in inglese, in modo da prepararli adeguatamente all’ingresso al mondo universitario e al mondo del lavoro».

Insomma, chi sostiene che latino e greco siano due lingue “morte” e che studiarle sia una perdita di tempo davvero non ha capito un bel niente. E’ risaputo che lo studio e la traduzione di queste due lingue siano in grado di affinare le capacità di ragionamento e di logica, oltre che a potenziare la conoscenza della lingua madre. A riprova di ciò, molti atenei italiani si sono attrezzati per la certificazione delle competenze del latino, diventata una voce importante nella redazione dei cv e non solo un mero sfoggio esibizionistico.

notte-licei4

E che dire del teatro greco che con le sue mille sfumature ha saputo mostrare e dare vita, sin dall’antichità, alle contraddizioni, ai dubbi e ai drammi interiori?

Lo ripeteva sempre la mia professoressa di latino e greco, una delle lezioni che più sono rimaste impresse nella mia mente e nella mia vita: «Non c’è dubbio che la storia dell’antichità abbia numerosi richiami e rimandi con quella attuale ed è per questo che va approfondita, proprio perché non si ripeta – conclude Senesi – i nostri studenti scelgono, in occasione di questa Notte Nazionale, di realizzare eventi e presentazioni, lo fanno con sincera passione e l’attaccamento a questo prezioso momento di formazione della loro vita è dimostrato dall’affetto e dal legame che resta negli anni con il nostro istituto (che ha avuto alunni famosi tra cui Antonello Venditti che gli dedicò una celebre canzone, ndr)».

notte-licei6