Da architetto ad agente immobiliare per studenti cinesi fuori sede. E ho trovato l’America

scritto da il 05 Aprile 2016

imageUna mamma lo sa. Quando una bambina (di 20 anni, certo, ma per una mamma italiana ancora di bambina si tratta) se ne va a studiare all’estero, c’è da augurarsi che trovi qualcuno della sua età e del suo Paese che la aiuti a organizzarsi. Le spieghi come trovare casa, quale è la zona migliore per andare a vivere, dove aprire un conto in banca, come trovare una mano esperta che un paio di volte alla settimana pulisca le stanze e stiri i vestiti, mentre lei si dedica allo studio (o al divertimento). Così, Cristiana Sardella si è detta: se la penso così io, lo penseranno anche le mamme dall’altra parte del mondo. Poi ha incontrato Giorgia Zhou, 24 anni, un’impresa in Italia dal 1998 e il cuore a Wenzhou. Tempo pochi mesi, e dal loro incontro è nata Yi-ton.

imageIn cinese, Yi-ton si scrive , 意通 e significa ”soluzione fluida, immediata”. In italiano, vuol dire un’agenzia immobiliare snella che mette in contatto gli studenti cinesi che vengono a studiare nelle università italiane con i proprietari fidati di case da affittare più tutto un pacchetto di servizi accessori: il transfer dall’aeroporto alla nuova casa, la colf, la manutenzione, il trasloco, persino le pratiche di iscrizione all’università e i documenti in questura per il visto da studente. Al costo di una commissione del 3%.

Quando ha incontrato Giorgia, Cristiana Sardella (che ha 54 anni e viene dalle Marche) faceva l’architetto per una azienda che si occupava di arredamenti da hotel. “Nella mia vita ho progettato anche panchine” ricorda. Poi è arrivata Giorgia, un buon business plan, e gli amici milanesi insoddisfatti della gestione delle loro seconde e terze cAse hanno fatto il resto.

Quello della formula all-inclusive non è l’unico segreto di Yi-Ton. L’altro è un vero e proprio jolly e sta nel network di conoscenze di Giorgia Zhou. Oggi, in Italia, lavora nell’impresa edile di famiglia: e di per sé già questo è un valore aggiunto, quando c’è da dare una mano di bianco per preparare un appartamento all’inquilino successivo. Ma soprattutto, Giorgia è piena di amiche e amici in Cina che vogliono venire a studiare in Italia, magari solo per un anno: “A Milano – racconta – sono particolarmente attratti dalla Bocconi, dal Politecnico, dallo Ied e dall’Istituto Marangoni”. E quegli studenti che non recupera con il tam-tam dell’amicizia, li scova grazie a Wechat, una Whatsapp in salsa cinese “ma parecchio più evoluta”.

Annotazione geografica di non secondaria importanza: Wenzhou è una metropoli da oltre 3 milioni di abitanti nella regione dello Zhejiang, a sud di Shanghai. Stiamo parlando di un’area in grande ascesa. E ricca, molto ricca. Come ricco è il pubblico di studenti cinesi che guarda l’Italia. E questa è invece la buona notizia per chi ha una casa a Milano e la deve affittare: “I giovani cinesi – racconta Cristiana Sardella, che in questi primi mesi di business si è già fatta un’idea piuttosto chiara – cercano bilocali e trilocali, vogliono stanze grandi, vicine alla metropolitana. Scartano gli edifici decadenti, tendono a preferire il centro e le zone sicure. E gradiscono un arredamento moderno: abbiamo un appartamento a due passi da piazza Duomo che non riusciamo ad affittare non perché sia troppo caro, ma perché è arredato con uno stile antico”.