Inventare storie per bambini in cinque mosse

INVENTARE STORIEUna delle funzioni riconosciute del ruolo paterno è raccontare storie ai figli. Quelle della buonanotte, quelle che intrattengono nei viaggi, quelle che facilitano i bisogni fisiologici. I supporti sono due, principalmente, libri e memoria. La letteratura per l’infanzia è ricca di capolavori e continua a sfornare meravigliose fiabe. La memoria delle storie ascoltate da bambini, poi, è un serbatoio quasi inesauribile. Eppure arriva un momento, prima o poi, che queste cose non bastano più. Il pubblico è esigente e si annoia presto delle repliche. Allora tocca inventare.

Creare storie è molto meno impegnativo di quanto non sembri, riempie di soddisfazione chi inventa, che si sente una specie di Omero, diverte l’uditorio e rappresenta una delle più semplici forme di trasmissione della cultura attraverso la meraviglia.

Le regole sono semplici. Serve un eroe, uno o più alleati dell’eroe, un antagonista, un personaggio che premia e conclude la narrazione. L’intreccio da secoli segue passaggi precisi, che da soli rappresentano un insegnamento e una morale. Insomma il mezzo è il messaggio, anche quando si racconta una storia della buonanotte.

Ecco i cinque segreti per improvvisare fiabe nelle situazioni più impensabili.

C’era una volta

Una situazione di equilibrio, facile da comprendere, un luogo e un contesto.

C’era una volta un paese in riva a un fiume dove vivevano cinque bambine che si chiamavano… Vivevano in case a un solo piano circondate da giardini…

La rottura

L’equilibrio viene turbato da qualcosa che accade oppure da un desiderio censurato, da una una cosa che manca.

Oltre il fiume si raccontava che ci fosse una capanna dove viveva una vecchietta che sapeva realizzare tutti i desideri. I genitori l’avevano detto chiaramente che il fiume non si doveva attraversare e che quella vecchietta non esisteva.

L’audacia

L’eroe e i suoi alleati vanno incontro al rischio. Che sia per ristabilire un ordine, per desiderio di giustizia o di avventura, l’eroe diventa adulto e incontra il mondo.

Le cinque bambine decisero di darsi appuntamento una notte che la luna era alta e piena. Di nascosto dai genitori uscirono di casa.

Le peripezie

Ogni atto di coraggio, indipendenza o negazione dell’autorità ha delle conseguenze.

Le cinque bambine si trovarono di fronte a una capanna fatta di paglia e rovi spinosi, le finestre erano strette e illuminate dalla luce di poche candele.  Fra loro, la più spavalda decise di spingere l’uscio per provare a entrare… Alle bimbe fu presto chiaro che la vecchina era in realtà una strega.  

E tutti vissero felici e contenti

La conclusione che ristabilisce l’equilibrio e arricchisce con un ammonimento, con una esortazione morale, che premia i virtuosi e perdona i disobbedienti.

Le cinque bambine tornarono fra le braccia dei genitori, nel caldo delle loro case, fra il tepore delle coperte. Tutte si addormentarono di sasso, immaginando la prossima avventura.

Inventare una storia è come esplorare un nuovo mondo, per chi racconta e per chi ascolta. Buon viaggio e sogni d’oro.

  • Serra Mariaelena |

    Mi piace inventare storie x mio figlio,sto scrivendo su un quaderno, delle storie della buona notte lunghe quanto basta

  • Lucia Ebe Suardi |

    Mi piace e mi diverte molto raccontare le storie per i miei bambini/e dell’infanzia. Grazie.

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