Il governo ha dichiarato che i numeri della pandemia stanno migliorando e si presume che a breve molte restrizioni saranno allentate. Le palestre sono ormai ripartite in presenza pur con tutte le cautele. Il lento e graduale rientro alla normalità è stato accompagnato da un po’ di scetticismo. Nonostante, infatti, il mondo del fitness abbia riaperto le palestre al pubblico, una fetta di clienti ha preferito rimanere a casa. Non tanto a poltrire sul divano, quanto a praticare sport con le app per l’home-fitness.
Sportclubby, piattaforma per il booking di sport e benessere usata da 700.000 sportivi in 800 strutture in Italia ha realizzato un’indagine da cui è emerso, che il 26% degli utenti delle palestre desideri ancora allenarsi via app, nonostante molte abbiamo interrotto le offerte di servizi on line. Con il primo lockdown, infatti, molte palestre per prime si erano attrezzate per assistere i propri clienti con corsi online e proposte da casa. Non tutte le palestre hanno tuttavia continuato a garantire questi servizi on-line. Il 30% degli utenti è ricorso a corsi gratis sui social, il 19% si è abbonato a servizi digitali e solo una piccola percentuale del 3% usa le app delle attrezzature di casa.
Secondo la ricerca di Sportclubby la fetta di business dello sport on-line rappresenta, nonostante la costante attenuazione delle restrizioni, un potenziale aiuto per la ripresa economica delle palestre stesse. Sono infatti proprio gli sportivi a chiederlo e non solo per la paura di tornare a una ‘vita normale’, ma anche per la comodità di allenarsi da casa, evitando di complicare una vita familiare spesso già piena di impegni: Il 10% delle persone che hanno partecipato alla ricerca lamenta infatti la fatica a gestire gli impegni dei figli con i propri. Allenarsi on-line, magari mentre i figli giocano a calcio, basket o sono a ginnastica ritmica sarebbe un valido aiuto.
Il Green Pass, secondo Sportclubby, ha avuto un impatto ridotto sulle abitudini degli sportivi dato che solo un italiano su dieci ha deciso di non andare in palestra per evitare di mostrare il documento. La digitalizzazione che si è accompagnata alle restrizioni covid ha comportato l’adozione di alcune pratiche che difficilmente gli appassionati di fitness ora abbandoneranno, ad esempio la possibilità di usare le app per prenotare corsi e accessi alle palestre. Una gestione meno telefonica e più informatica ha di gran lunga migliorato le abitudini. Il 56% degli utenti delle palestre ha infatti apprezzato la comodità di ricevere notifiche se ad esempio il campo di calcio è libero oppure se c’è un posto libero per il corso di zumba . Il 19% preferisce gestire iscrizioni, aspetti burocratici via app, l’ 11% ha dichiarato di apprezzare l’invio online di certificati medici e il 9% addirittura di poter invitare amici o trovare compagni sempre via app per organizzare l’iconica partitella del mercoledì sera.
Proprio per la praticità che deriva dall’utilizzo delle app che aiutano a snellire procedure, il 44% degli intervistati oltre ad essere a favore arriverebbe a rinnovare prima il proprio abbonamento qualora ricevesse notifiche che glielo rammentassero o comunque sarebbe a favore di voucher regalo ricevuti per incentivare l’utilizzo delle app stesse. Solo gli over 55 paiono meno favorevoli alle nuove tecnologie probabilmente perché meno avvezzi all’uso.
Mantenere parte delle iniziative nate con il primo lockdown pare una mossa vincente nella sport industry che, come spiega Stefano De Amici, cpo e co-founder di Sportclubby: “deve cogliere questa opportunità subito. Uno degli obiettivi di Sportclubby è proprio quello di aiutare i gestori a ragionare come imprenditori digitali, usando strumenti innovativi per crescere, lavorare in modo più efficiente e ripensare i propri palinsesti. La digitalizzazione dello sport non è un fenomeno passeggero“.
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