La casa: è questo il tema al centro della diciottesima edizione del Festival della violenza illustrata, l’iniziativa della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna. Una casa tutta per sé, come rifugio, come luogo in cui vivere libere dalla violenza, una casa per stare e per ricominciare. La casa che conferisce identità e caratterizza il lavoro che il centro porta avanti da oltre trent’anni. L’illustrazione di quest’anno, realizzata da Anna Resmini, rappresenta un luogo colorato in cui tante donne insieme, disegnano e ridipingono possibilità, costruendo alternative alla violenza.
I numeri della Casa: oltre 800 donne accolte da inizio anno
La presentazione del Festival è stata anche l’occasione, come ogni anno, di fare un bilancio dell’attività dell’associazione, che offre servizi di accoglienza, di orientamento al lavoro, case rifugio, alloggi di transizione, servizi psicologici di sostegno, orientamento e accompagnamento al lavoro. Rispetto al 2022, quest’anno sono state accolte 586 donne, erano 509 lo scorso anno, a cui si aggiungono quelle che già stavano seguendo un percorso (241), che portano a un totale di 827 donne accolte al 31 ottobre di quest’anno. Di queste, il 65% sono nate in Italia e il resto in altri Paesi. Ventitre sono le donne straniere seguite vittime di tratta e di sfruttamento nella prosituzione o in altri ambiti.
La casa come rifugio e luogo di ripartenza
“È fondamentale – sottolineano le organizzatrici attiviste della Casa – in un percorso di fuoriuscita dalla violenza, che una donna possa ritrovare o avere un luogo in cui tornare con sicurezza e indipendenza, per sé e per i propri figlie e figli. In un tempo storico in cui l’emergenza abitativa riguarda moltissime e moltissimi, le donne che subiscono violenza incontrano difficoltà maggiori nell’immaginare un futuro abitativo stabile per restaurare il proprio progetto di vita“.
Il Festival vuole raccontare la violenza contro le donne in termini e linguaggi adeguati e sensibilizzare sul tema. Anche in questa edizione il programma sarà ricco di spettacoli, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, seminari, laboratori, convegni e mostre sul tema che animeranno il territorio della Città Metropolitana di Bologna per 16 giorni di attivismo, dal 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Il Festival, organizzato dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, aderisce alla campagna ONU “Sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere”, giunta alla trentaduesima edizione. Lanciata per la prima volta nel 1991 dall’Istituto per la Leadership Mondiale delle donne e in seguito adottata da UNWomen, la campagna costituisce la cornice internazionale all’interno della quale si inserisce il Festival.
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Se stai subendo stalking, violenza verbale o psicologica, violenza fisica puoi chiamare per avere aiuto o anche solo per chiedere un consiglio il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari). Se preferisci, puoi chattare con le operatrici direttamente da qui.
Puoi rivolgerti a uno dei numerosi centri antiviolenza sul territorio nazionale, dove potrai trovare ascolto, consigli pratici e una rete di supporto concreto. La lista dei centri aderenti alla rete D.i.Re è qui.
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