Nell’epoca del digitale, la carta è più viva che mai. Ne sono sempre state convinte Sara Manfredi, Sonia Piedad Marinangeli, Elisa Placucci, Flavia Tommasini e tutte le ragazze di CHEAP, il progetto di arte pubblica nato a Bologna nel 2013, che ha scelto di esprimersi all’interno del paesaggio urbano attraverso la carta e con linguaggi contemporanei.
10 anni di CHEAP al Museo d’Arte Moderna di Bologna
Cheap nasce durante un terremoto. Pensato come un festival, prende forma nei quartieri invitando artist* a realizzare interventi site specific con convocazioni all’azione e appuntamenti creativi nelle strade. Negli anni, il festival diventa un vero e proprio movimento culturale che abbandona l’approccio della street art a favore di un’espressione più sobria ma non per questo meno significativa. Tra i poster più iconici di CHEAP c’è DISOBBEDITE con generosità, dal quale ne è nato un libro che ne racconta la genesi facendo memoria di strada.
Dal 6 ottobre al 17 dicembre 2023, CHEAP sarà al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna per celebrare il proprio decennale all’insegna del sabotaggio come pratica artistica trasformativa. Il Museo d’Arte Moderna di Bologna, tra i più importanti musei di arte moderna e contemporanea d’Italia, ospiterà installazioni di lavori già realizzati da CHEAP, parte dell’archivio fotografico che documenta i progetti in strada, alcune traduzioni di poster in formati atipici e riedizioni ripensate in prospettiva site specific: ““I poster di CHEAP hanno abitato e infestato il nostro paesaggio urbano per dieci anni – ha detto Elena Di Gioia, delegata alla cultura di Bologna – esprimendo, con forme originali e creative di arte pubblica, una tenace volontà di sorprendere i e le passanti con messaggi diretti e efficaci su temi spesso controversi, e proprio per questo necessari”.
L’arte pubblica oltre il confine del museo
Grazie all’incontro tra MAMbo e CHEAP, ai visitatori verrà offerta la possibilità di rivedere tutti i poster realizzati e riflettere sui temi proposti e sul senso dell’arte pubblica, con l’idea di superare la soglia dei musei.
A questo proposito, è intervenuto così Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo: “Ogni nostra azione si sviluppa intorno all’essere essere spazio pubblico, istituzione centrale per una comunità ed un territorio di riferimento. Mi sono sempre interrogato sul significato e l’importanza delle barriere tra dentro e fuori dal museo: se il MAMbo è uno spazio pubblico (come una piazza o un giardino), perché deve avere un dentro e un fuori? Perché un biglietto di ingresso? Perché degli orari di apertura? Ovviamente ci sono delle regole, delle collezioni da preservare, dei lavoratori da tutelare, ma abbiamo sempre ospitato con grande interesse progetti, come quello di CHEAP, che mandassero in crisi barriere e convenzioni, dimostrando come un museo contemporaneo debba mettersi costantemente in discussione proprio perché organismo vivente e adattabile, capace di rinnovarsi e sperimentare nuovi modelli”.
Insieme all’incursione negli spazi del museo, CHEAP ha previsto tre incontri (21 ottobre, 16 novembre e 14 dicembre) per promuovere il dibattito e lo scambio di culturale insieme a scrittori, fotografi e critici d’arte. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del MAMbo.
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