Costruirsi un casco e una navicella di cartone per volare sulla Luna. E’ il gioco di Callie Rodriguez, la bambina che cammina con il naso all’insù per scrutare le stelle e si incanta dietro la finestra a sognare voli spaziali. Callie, vaporosi capelli corvini, pelle ambrata, grandi occhi curiosi e buon destro a calcio, è la prima donna sulla Luna protagonista della graphic novel digitale e interattiva realizzata dalla Nasa per ispirare la prossima generazione di astronaute.
Determinata a realizzare i propri sogni, Callie affronta l’avventuroso viaggio con l’aiuto del robot Rt (chiamato così in onore del papà di Callie, Arturo), dotato di una personalità bizzarra e uno spiccato senso dell’umorismo. Il primo episodio della serie ‘First woman’, intitolato ‘Dream to reality’, racconta il percorso che porta Callie a diventare la prima donna sulla Luna a partire dai suoi sogni d’infanzia ed è disponibile gratuitamente sul sito della Nasa. La storia può essere anche ascoltata sotto forma di podcast oppure vissuta in modo coinvolgente grazie a una app che permette di esplorare gli ambienti del racconto a grandezza naturale e gli oggetti in 3D, oltre a conoscere le tecnologie che aiuteranno Callie e i veri astronauti in carne e ossa a sopravvivere sulla Luna. Ci sono poi video, giochi e sfide per partecipare virtualmente alla missione.
La protagonista del racconto Callie è un personaggio di fantasia, ma ispirato a vere donne astronaute che hanno fatto la storia, come Valentina Tereshkova (la prima donna nello spazio), Mae C. Jemison (la prima donna di colore nello spazio) e Peggy Whitson (la prima donna al comando della Stazione spaziale internazionale).
La nuova iniziativa della Nasa è per abituare i bambini e i ragazzi a pensare alle missioni spaziali in modo diverso e certamente più inclusivo. Le agenzie spaziali, d’altra parte, sono da tempo impegnate anche nelle scuole per promuovere una maggiore conoscenza dello spazio e delle potenzialità dei viaggi spaziali. Lo fanno anche Esa e Asi, che proprio nell’aprile scorso hanno realizzato laboratori da remoto per ovviare alle ristrettezze dovute al Covid.
Per bambini e ragazzi la Nasa propone, poi, una vasta gamma di attività spaziali divertenti e formative, alla portata di tutti. E’ possibile, ad esempio, eseguire esperimenti aiutati anche da tutorial video pubblicati su Youtube. L’obiettivo, in questo caso, è di diffondere quanto più possibile la passione per le materie Stem.
La prossima missione spaziale
Il fumetto non è lontano dalla realtà. Con le missioni Artemis, la NASA farà sbarcare la prima donna e la prima persona di colore sulla Luna, utilizzando tecnologie innovative per esplorare la superficie lunare più che mai. “Collaboreremo con partner commerciali e internazionali e stabiliremo la prima presenza a lungo termine sulla Luna. Quindi, utilizzeremo ciò che apprendiamo sulla Luna e nei dintorni per fare il prossimo passo da gigante: inviare i primi astronauti su Marte” si legge nel sito della Nasa.
Ma perché si è deciso di tornare sulla Luna? “Torneremo sulla Luna per trovare scoperte scientifiche, vantaggi economici e ispirazione per una nuova generazione di esploratori: la Generazione Artemis. Pur mantenendo la leadership americana nell’esplorazione, costruiremo un’alleanza globale ed esploreremo lo spazio profondo a beneficio di tutti”.