Donne, corpi “colonizzati” da Tv e social: due libri per aprire gli occhi

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Due libri non-libri ci portano come in un documentario a vedere le donne da vicino. Le donne in Italia. Due titoli diversi, autrici diverse, oltre dieci anni di differenza tra le due pubblicazioni. Ma è un decennio che non si sente, perché che cosa è cambiato, per esempio, nella rappresentazione televisiva del femminile tra il 2009 e il 2021? Niente. Quando usciva “Il corpo delle donne” il documentario che Lorella Zanardo ha realizzato insieme a Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi e poi trasformato in libro, l’immaginario in televisione era ancora quello ‘velinoso’ che arrivava dagli anni 80. Oggi, quello che vediamo raccontato in “Santa o sgualdrina”, il volume di Barbara Bachmann e Franziska Gilli nel capitolo di apertura “Gola & disciplina”, è lo stesso. Aggravato dal moltiplicarsi degli schermi. Perché adesso quell’immagine si riverbera in un circolo vizioso e deformante tra tv e social, andata e ritorno, andata e ritorno, andata e ritorno.

Sono libri-indagine che hanno una struttura che rispecchia la continua e progressiva frammentazione del corpo delle donne in seni, sederi, bocche. E che, curiosamente, si possono leggere facendo zapping, non percorrendoli necessariamente dall’inizio alla fine, ma prendendo il fermo immagine che più colpisce, andando avanti, rimandando indietro.

Così, de “Il corpo delle donne” di Zanardo, colpisce la volontà di contribuire a una presa di coscienza civile che porti a cambiare lo stato delle cose. La scena dell’autrice che si imbatte in un programma tv dove la soubrette è accucciata sotto una scrivania di plexiglas è un detonatore. “Altri due episodi, più lontani nel tempo, mi sono rimasti nella memoria e sono stati decisivi per l’avvio del documentario – scrive-. Il primo è l’immagine di una ragazza accucciata sotto una scrivania di plexiglas. Ricordo esattamente che rimasi inchiodata al video mentre passavo da una stanza all’altra in casa di un’amica. Lo dissi a tutti, telefonai a tutti: in tv c’era una donna che stava sotto un tavolo quasi fosse un supporto… Lo sapevano. ‘Ma non dite niente?’ mi meravigliavo. ‘Eh, ma la tv è così’, mi sentivo rispondere, ‘tu non la guardi e non sai più cosa succede…’ Cosa c’è da ridere, oggi, di fronte a una donna che funge da gambe del tavolo?, chiedevo ai miei due colleghi, chiedevo agli amici al telefono. Cosa c’è che non capisco, perché fa ridere umiliare le donne in diretta? Nessuno mi ha mai veramente risposto, tutti parevano imbarazzati e si trinceravano dietro un vago: ‘La televisione è così… tu ti fai domande che con la tv non c’entrano'”.

E una denuncia che ci riguarda tutte, perché il danno più grave che emerge è l’evidente colonizzazione del nostro immaginario. “Accade infatti sempre più spesso che tra donne si presti molta più attenzione di prima a seni, bocche, corpi: guardiamo il seno di un’amica, valutiamo la linea della collega, scrutiamo le rughe”.

In quel primo capitolo,  “Gola&disciplina” di “Santa o sgualdrina”, il primo di sette che raccontano la donna in Italia ispirandosi ai sette peccati capitali e alle relative antitesi, dicevamo, l’indagine muove dagli eccessi dell’immagine femminile nell’intrattenimento televisivo e dall’ossessione di una giovane donna di controllare il proprio corpo, ormai approdata su Instagram. L’impianto del volume rispecchia la visione della giornalista Barbara Bachmann e della fotografa Franziska Gilli che vedono nel nostro Paese l’onnipresenza dell’interpretazione della donna promossa dal Vaticano.

Un diario di viaggio che incontra madri traumatizzate da esperienze di violenza ostetrica, femministe in lotta per liberarsi dagli stereotipi di genere, una coppia alle prese con la sfida della parità durante l’epidemia di Covid-19. Ecco, questa coppia, Marianna e Simone, raccontata nella quotidianità del lockdown con le due figlie a casa da scuola e in dad, è la boccata di ossigeno di cui si sente il bisogno per non delegare sempre al futuro un mondo dove maschile e femminile si completino senza prevaricarsi. “Simone crede che la sua famiglia non riuscirebbe a gestire l’emergenza se entrambi mantenessero i ritmi di lavoro abituali. Fino alla fine dell’anno scolastico decide così di ridurre i propri orari, dando la precedenza alla società di Marianna, che offre promettenti prospettive”. “Avarizia&Generosità” è il capitolo.
Ed è oggi.

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Titolo: “Il corpo delle donne”
Autrice: Lorella Zanardo
Editore: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 9,50 euro

Titolo: “Santa o Sgualdrina”
Autrici: Barbara Bachmann, Franziska Gilli
Editore: Raetia
Prezzo: 24,90 euro

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