Dai ladri di sabbia al racket a colpi di machete: quando i romanzi sono inchieste

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La voglia di indagare, raccontare e contribuire a cambiare le cose. Con un’inchiesta giornalistica che diventa libro o un romanzo in cui la denuncia arriva tra fantasia e realtà. Laura Calosso, con il suo ultimo lavoro “Ma la sabbia non ritorna” (edito per Sem, 240 pagine), in libreria dal 14 gennaio scorso, sceglie questa strada. 

A guidare il racconto c’è Elena, giornalista d’inchiesta che si occupa di ambiente. Nel suo viaggio tra le 240 pagine la sua storia personale, sentimentale e familiare si intreccia con il suo lavoro. E la porta anche a scoprire un’amara verità che riguarda il padre, imprenditore del settore delle sabbie, il fratello morto. E poi un’inchiesta. E quel senso del dovere che la spinge a fare la cosa giusta. perché la sua inchiesta e la sua battaglia alla ricerca della verità viene combattuta contro chi saccheggia le spiagge o le dune e fa sparire la sabbia. Una sabbia che non ritorna e che impoverisce l’ambiente.

L’ultimo libro di Calosso  arriva dopo “Due fiocchi di neve uguali”, edito da Sem nel 2019, in cui si racconta il fenomeno crescente degli hikikomori, i ragazzi che vivono autoconfinati nella loro stanza, attaccati al computer. Storie parallele, quelle che racconta nel romanzo. Da una parte c’è la diciottenne Margherita, dall’altra Carlo. Margherita è in coma vegetativo in ospedale dopo un incidente d’auto. Ha superato da qualche giorno l’esame di maturità classica e prepara i test per l’università. Poi arriva l’invito di un’amica per andare al mare, ma perde il treno e accetta un passaggio in auto da un ragazzo incontrato per caso. Poi un incidente e la rianimazione dell’ospedale. Carlo, invece, dalla vita che tanto amava Margherita, si è tirato fuori rinchiudendosi nella sua stanza.  Vive collegato al suo computer, sempre connesso: l’unico legame con il mondo. 

Risale al 2017, invece, il viaggio all’interno della psicologia femminile e del mondo della moda, “La stoffa delle donne”, sempre di Calosso per Sem. Con protagonista Teresa che si trova a dover fare i conti con le scelte del passato, anche remoto, le sorprese (tutt’altro che gradevoli) del presente e le scelte che condizioneranno poi la sua vita futura. Un viaggio che insegna come si sia sempre in tempo per fare una scelta giusta e provare anche a saldare i conti con gli errori del passato.

Le mafie, il riciclaggio del denaro, il contrabbando, ma anche racket e prostituzione. Clan, malaffare e cybercrime. Sono alcuni degli elementi che Andrea Di Nicola (criminologo, professore di criminologia all’Università di Trento, dove coordina il gruppo di ricerca eCrime e l’Istituto di scienze della sicurezza) e Giampaolo Musumeci giornalista freelance, fotografo, film-maker e conduttore radiofonico affrontano in “Cosa loro, Cosa nostra – Come le mafie straniere sono diventate un pezzo d’Italia” (Utet). I due autori intrecciano fatti di cronaca, atti processuali e testimonianze dirette per ricostruire le dinamiche segrete di gruppi che sono in apparenza sono distanti dalla quotidianità. Dalle tecniche utilizzate per riciclare il denaro al contrabbando di sigarette, continuando con il racket della prostituzione o la gestione delle piazze di spaccio “a colpi di machete”.