Miriam Gualini, l’imprenditrice delle lamiere scelta da Renzo Piano per il ponte Morandi

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Il fatto che tutte e cinque le finaliste siano anche mamme e che nessuno ci abbia chiesto come abbiamo fatto a conciliare queste due dimensioni così importanti, è una dimostrazione silenziosa e lampante che è possibile non dover rinunciare a nessuna parte di sé”. A parlare, all’indomani della vittoria del Premio GammaDonna 2020, che celebra l’imprenditoria femminile innovativa, è Miriam Gualini, amministratrice delegata della Gualini Lamiere International. Verrebbe facile chiamarla “Lady di ferro”, giocando sul fatto che la sua azienda con sede a Bolgare (Bergamo) è specializzata nella lavorazione di acciaio e materiali metallici nei settori Energy, Oil&Gas, navale, infrastrutture. Verrebbe semplice, ma sarebbe fuorviante.

Premio Gammadonna

Premio Gammadonna

Perché questa imprenditrice che da quasi 30 anni guida una impresa che di anni ne ha il doppio, ed è stata fondata dal padre, aveva e ha un obiettivo che ha poco a che fare con l’immagine dell’inflessibilità che l’espressione “Lady di ferro” evoca. “Sono tutt’altro che rigida e inflessibile – afferma Gualini -. Sono, semplicemente, resiliente. Coltivo l’innovazione di pensiero e, nello stesso tempo, il coraggio di andare oltre, con il pensiero, e provare a immaginare un futuro, anche per la mia azienda“.

Negli anni l’imprenditrice e la sua squadra hanno internazionalizzato l’impresa, raddoppiato lo stabilimento produttivo, portandolo a 40mila metri quadrati, triplicato il numero dei dipendenti, investendo sull’innovazione con una focalizzazione particolare sulla sostenibilità ambientale: pali eolici, strutture di forni elettrici per acciaierie e impianti di cogenerazione. Nel 2019 la Gualini Lamiere International ha registrato un aumento di fatturato del 63% rispetto all’anno precedente, arrivando a quasi 20 milioni di euro. E ha intrapreso il percorso Élite di Borsa Italiana.

“Il mio intento – spiega Miriam Gualini – era favorire una leadership diffusa e dare continuità all’azienda“. Azienda che si è trovata a gestire non per caso, anche se prima avrebbe voluto laurearsi in psicologia. “L’ho messo in pratica un certo approccio psicologico che mi ha motivato e aiutato a costruire e condividere con i miei collaboratori una visione di insieme che va oltre la gestione della quotidianità“, precisa l’imprenditrice.

Gualini poi ricorda: “Quando mio papà è mancato e io sono subentrata nella guida dell’azienda che oggi ha sessant’anni, ho ricevuto diverse proposte di acquisto. La frase che mi sentivo ripetere era “fallirai”. Non siamo falliti. Abbiamo continuato a investire e a procedere per progetti e abbiamo tagliato traguardi incredibili“.

miriam-gualini_premio-gammadonna_2020La Gualini International è stata scelta da Renzo Piano per partecipare alla ricostruzione del Ponte Morandi di Genova. “Quel ponte, nato da una tragedia, è il simbolo di una Italia diversa. Ho sentito il riconoscimento delle nostre competenze, delle sfide che abbiamo portato avanti, investendo sempre in ricerca innovazione. Se abbiamo potuto fare la differenza, ed essere scelti, è perché abbiamo fatto della piegatura della lamiera il nostro focus, investendo continuamente, ed era quello che serviva per il progetto di Renzo Piano. E io – conclude l’imprenditrice -, sono molto orgogliosa che la Gualini Lamiere International abbia potuto dare il suo contributo al Paese “.