Atletico Diritti, quando il calcio è una questione di ragazze anche a Rebibbia

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Le aspettative sono state superate ampiamente. E la squadra, che gioca sempre in casa, vince. Sul campo e non solo, giacché la squadra in questione è quella di calcio a cinque femminile dell’Atletico Diritti, composta dalle detenute della sezione femminile del carcere di Rebibbia. Dallo scorso anno la formazione guidata da Carolina Antonucci si allena nel campo in cemento dell’istituto di pena e ogni sabato si confronta con le altre formazioni che fanno parte del torneo patrocinato dall’ente di promozione sportiva Csi.

La prima vittoria è stata quella contro gli stereotipi. “Negli istituti di pena gli sport pensati per le ragazze sono diversi dal calcio – racconta l’allenatrice -. Solitamente si pensa a danza o pallavolo. Questo stereotipo è stato superato dai fatti. E oggi c’è uno sport di squadra inclusivo che ha coinvolto le ragazze, sia quelle che giocano, sia coloro che ogni sabato entrano per giocare”. Non solo vittoria sui luoghi comuni ma anche sul campo perché, come rimarca l’allenatrice “hanno superato tutte le aspettative”.

La squadra di calcio a cinque femminile è l’ultima nata in casa Atletico Diritti, polisportiva fondata nel 2014 dall’Associazione Antigone, Progetto diritti e con il sostegno dell’univerità Roma 3 e presieduta da Susanna Marietti. “Siamo partiti con con una squadra di calcio maschile, una di Cricket e poi una di basket – dice la presidente – dal 2018 abbiamo iniziato con il calcio a cinque nella sezione femminile. Un anno di allenamenti e partite amichevoli (con la nazionale parlamentari e miss mamma) ora il torneo con il Csi che ha accettato il fatto che tutte le partite si potessero giocare in casa”.

Esperimento riuscito. Il 14 dicembre poi il torneo di saluto con un triangolare (promosso dal Coni Lazio, Csi e a cui ha preso parte anche il garante regionale per i diritti dei detenuti Stefano Anastasia) cui hanno partecipato le calciatrici dell’Atletico San Lorenzo di Roma, una squadra di calcio a cinque femminile del Vaticano e le giocatrici dell’Atletico diritti alle quali si sono unite alcune giocatrici della nazionale parlamentari italiane. Il torneo va comunque avanti, ma la prima sfida contro luoghi comuni e pregiudizi è già stata vinta.