Il fuoco d’Olimpia le aveva già riscaldato il cuore e illuminato lo sguardo a Buenos Aires. Era l’autunno del 2018 e lei, Laura Rogora, romana classe 2001, 147 centimetri di grinta ed energia pura, aveva rappresentato l’Italia ai Giochi Olimpici Giovanili. Ma vuoi mettere quanto possa essere ancor più abbagliante il ‘vero’ fuoco dei Giochi, quello dei ‘grandi’, quello che Laura vedrà accendersi il 21 luglio prossimo nello stadio Olimpico di Tokyo? Sì, perché l’atleta azzurra è la prima donna italiana ad essersi qualificata per le Olimpiadi nell’arrampicata, disciplina che proprio in Giappone farà il suo esordio nel programma ufficiale a cinque cerchi. Qualificazione ottenuta in Francia, a Tolosa, nella prova di combinata (che unisce le specialità speed, lead e boulder, la prima legata alla velocità di arrampicata, le altre due alle dimensioni delle pareti da scalare) e che fa della 18enne romana la seconda azzurra a qualificarsi, dopo il pass ottenuto nell’agosto scorso da Ludovico Fossali.
“Ho iniziato ad arrampicare perché mio padre quand’ era giovane scalava, e quando avevo circa 4 o 5 anni ha portato me e mia sorella a provare su roccia. A me è subito piaciuto, anche se praticavo ginnastica artistica e all’ inizio ci andavo solamente qualche domenica, poi a 7 anni mi sono iscritta ad una palestra iniziando così ad arrampicare” racconta così Laura, a chi le chiede come è nata la passione per quelle pareti verticali, quegli appigli minuscoli, unico sostegno per sfidare leggi della fisica e forza di gravità.
Da qui, a costruire un curriculum di tutto rispetto, il passo (seppur in verticale…) è stato breve: il 28 febbraio 2016, a soli 14 anni, diviene la prima arrampicatrice italiana ad aver salito una via di 9a, con la ripetizione di ‘Grandi Gesti’ a Sperlonga; e nel 2019 sale un altro 9a, ‘Esclatamasters’, nella falesia di Perles, in Spagna. Nel mezzo, diversi successi a livello italiano e internazionale: dal 2015 inizia infatti a partecipare alle competizioni di Coppa Europa giovanile di arrampicata sia nella lead che nel boulder. E nel campionato del mondo giovanile di arrampicata Laura diventa campionessa della lead nel 2016 nella categoria Youth B e medaglia d’argento nel 2018 nella categoria Youth A.
Un pass olimpico che corona quindi, per Laura Rogora, un primo significativo segmento di carriera, ma che soprattutto diventa una piccola grande pietra miliare per l’arrampicata sportiva e tutto lo sport azzurro. E adesso via alla rincorsa verso Tokyo, con lo spirito leggero grazie a quel prezioso salvacondotto già in tasca. Un evento che merita già di per sé una celebrazione. Un bagno di folla che attende Laura proprio a Milano, quando il 31 gennaio e il 1° febbraio parteciperà alla Milano Climbing Expo 2020 (MCE20), la gara-evento ospitata dalla palestra Urban Wall di Rho-Pero. Poi, appena messo il piede giù da quella parete, il pensiero andrà a Tokyo, ella voglia matta di provare a scalare stavolta appena pochi centimetri. L’altezza, giusta giusta, di un gradino di un podio a cinque cerchi.