Maiorino (M5S): “Con taglio a tampon tax su assorbenti bio Paese più attento a donne e ambiente”

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Attenzione ai beni di prima necessità per le donne e sensibilità ecologica: essere riusciti a coniugare entrambi gli obiettivi è un successo“. La senatrice Alessandra Maiorino, vicepresidente del gruppo M5S, componente della commissione Affari costituzionali e della commissione d’inchiesta sul femminicidio, non ha dubbi: l’emendamento al decreto fiscale approvato in commissione Finanze alla Camera, a prima firma della deputata pentastellata Vita Martinciglio, “ha il merito di orientare gli acquisti” in senso sostenibile. Ed è “gemello” di un’identica proposta di modifica presentata da Maiorino alla manovra.

alessandra-maiorinoLe critiche, però, non mancano. A differenza di altri Paesi, dove l’Iva ridotta vale per tutti gli assorbenti, qui riguarderà soltanto i prodotti biodegradabili e compostabili. Non è penalizzante?
Questi prodotti sono molto più diffusi di quanto pensiamo, anche nei supermercati. Suggerisco a tutte le donne di controllare le etichette di quelli che già usano: scopriranno che molti sono biodegradabili e compostabili, ad esempio quelli con la dicitura “100% cotone”. Noi ci abbiamo messo dieci anni per arrivare a questo risultato. Rispetto ad altri Paesi siamo in ritardo, e non possiamo non considerare quanto nel frattempo la sensibilità ecologica sia cresciuta.

Ma non sono più costosi degli assorbenti usati dalla maggior parte delle donne?
Le cifre circolate sui social si riferiscono spesso alle offerte pluripacchi. Rinnovo l’invito a controllare e a guardare il bicchiere mezzo pieno: se controlliamo di persona la realtà dei fatti, ci accorgeremo che le polemiche sono del tutto infondate. La realtà è che finalmente anche in Italia gli assorbenti sono riconosciuti quali beni di prima necessità, con l’Iva al 5% e non al 22%, e si agevolano quelle produzioni che rispettano l’ambiente.

È soddisfatta delle misure per le donne e le famiglie previste dalla legge di bilancio?
Sì. Il raddoppio del voucher per gli asili nido che vale fino a 3.000 euro l’anno, il potenziamento del bonus bebè e l’aumento a 7 giorni del congedo per i padri per arrivare a 10 nel 2021 sono segnali importanti. Sul congedo io farei di più: un mio disegno di legge depositato in Senato prevede sei mesi per le madri e sei per i padri. Al di là dei benefici per i figli, servirebbe davvero finalmente a mettere sullo stesso piano lavoratori e lavoratrici. Evidentemente non siamo ancora maturi per questo passo.

Lei è tra le firmatarie di un emendamento alla manovra, a prima firma Tommaso Nannicini (Pd), che punta a promuovere il professionismo nello sport femminile ed estendere alle atlete le condizioni di tutela previste dalla legge sulle prestazioni di lavoro sportivo. Ha qualche chance?
Siamo in attesa del parere della commissione Bilancio, ma, pur avendolo sottoscritto, non ho potuto esimermi dal manifestare una certa tristezza. La modifica prevede che le società sportive femminili che stipulino contratti di lavoro sportivo con le atlete ai sensi degli articoli 3 e 4 della legge 91/1981 siano “premiate” con l’esonero dal versamento del 100% del contributi previdenziali e assistenziali, fatta eccezione per i premi legati all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni. Il costo a carico dello Stato è di 8mila euro l’anno nel triennio. Ma davvero, mi chiedo, c’è bisogno di una mancia alle federazioni? Posso capire le esigenze delle piccole, ma le grandi? Le nostre campionesse non portano soldi? Non basta la Costituzione per far valere il principio dell’uguaglianza ed evitare che tutte le nostre atlete siano ancora oggi dilettanti?

Quanto pesano ancora gli stereotipi, nello sport e altrove? Un altro suo disegno di legge, appena presentato, propone un’ora di “educazione emotiva” nelle scuole, in sintonia con l'”educazione sentimentale” che è una storica battaglia di Leu…
Poiché le proposte analoghe sono tante, io auspico davvero che si possa arrivare a un testo condiviso in questa direzione. Il mio ha la particolarità di proporre una sperimentazione di tre anni nelle scuole di ogni ordine e grado cominciando dallo sfruttare l’ora alternativa all’insegnamento della religione: riusciremmo a riempirla di contenuto, senza per ora gravare troppo a livello finanziario. Introdurre l’educazione emotiva significa prevenire le discriminazioni contro ogni diversità, a partire da quella di genere, sviluppando il potenziale di umanità e di empatia che è un valore primario da proteggere. Vorrebbe dire fortificare uno skill fondamentale anche sul posto di lavoro. Aggiungo che ho anche un’altra proposta depositata a cui tengo molto: l’introduzione dei reati di molestie sessuali, violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e atti persecutori nel codice penale militare di pace. Un vuoto che va colmato. E poi confido che presto riusciremo ad approvare il Ddl sulla proroga della legge Golfo-Mosca, grazie all’impegno trasversale delle senatrici. Nella proposta a prima firma Donatella Conzatti (Italia Viva) si prevede anche l’innalzamento della quota di donne obbligatoria nei Cda dal 30 al 40 per cento.

Senatrice, cinque tra senatori e senatrici M5S avevano sottoscritto inizialmente il Ddl Pillon. Ci assicura che quella riforma dell’affido condiviso è definitivamente archiviata?
Assolutamente sì. L’unico rischio che corriamo oggi, lo dico con ironia agli ex alleati leghisti, è che si approvi il disegno di legge di contrasto alla transfobia. Alla Camera sono incardinati tre testi di M5S, Pd e Leu. Il nostro impegno è garantito.