Votiamo fra quattro giorni. Una delle tornate elettorali più incerte della storia politica italiana. E incerta sono anch’io, per la prima volta, su chi votare. Voi avete deciso? Certo non posso scegliere io al posto vostro. Ma una cosa posso predire: se mi dite cosa pensate in fatto di immigrazione, di lavoro, di ambiente o di politica monetaria, con buona probabilità vi saprò dire se siete un uomo o una donna.
La magia non c’entra nulla, e nemmeno l’azzardo. Semplicemente, ho appena finito di leggere un interessante studio firmato dagli esperti dell’Organizzazione internazionale del lavoro e dall’Università del Nebraska. A quanto pare, uomini e donne tendono vedere l’economia in modo differente. Prendiamo per esempio le energie rinnovabili: la maggior parte delle donne è incline a sostenerle, mentre la maggior parte degli uomini mostra una certa ostilità verso le regole che restringono l’utilizzo dei combustibili fossili. E ancora: pare che le donne preferiscono bandire gli OGM, piuttosto che favorirne la diffusione.
Sugli immigrati, chi tendenzialmente è a favore delle politiche di accoglienza è una donna, mentre chi dice di voler chiudere i confini nella maggior parte dei casi è un uomo (e donna o no, qui sono sicura di quello che penso e sto dalla parte della libera circolazione). In fatto di mercato del lavoro, le donne sono per la protezione dei lavoratori, gli uomini per una maggiore flessibilità.
Il rigore dei conti è maschile, la spesa pubblica è femminile. Insomma, in ultima istanza è come dire che Adam Smith ha sempre incantato di più gli uomini e Keynes invece affascinava le donne. Liberismo contro welfare, uomini contro donne. E naturalmente, i primi sono più propensi a pensare che non occorrano politiche attive per raggiungere la parità di genere, mentre la maggior parte delle seconde pensa che senza un aiuto le donne non sfonderanno mai il soffitto di cristallo.
Vi ci ritrovate, in questo studio? Io personalmente sì. Sono per l’accoglienza e per i diritti dei lavoratori, per il sostegno pubblico dell’economia e per la tutela dell’ambiente. La vera domanda, oggi che è già l’ultimo mercoledì prima delle elezioni, è: quale partito vuole esattamente le stesse mie cose?