A caccia di sogni e di scienza, per bambini ma non solo

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«Posso raccontarti una storia?» «Quale?» «La storia di un ragazzino nato cieco da un occhio che ha salvato il mondo…»

Tenerezza, coraggio, passione, saggezza mescolate con la scienza: Sara Rattaro, con la sua inconfondibile penna, ha dosato alla perfezione gli ingredienti per questo incantevole racconto, rivolto ai ragazzi dai 10 anni in su. “Il cacciatore di sogni” è una favola moderna, una di quelle storie capaci di appassionare, di far riflettere, di far sognare. Sogno e realtà, passione e scienza. Concetti all’apparenza contrapposti, eppure legati da un filo continuo e indissolubile e da un comune denominatore: la fiducia nelle proprie possibilità e la speranza.

Luca, un bambino che da grande sogna di diventare pianista, ha una mano rotta, un fratello maggiore piuttosto fastidioso, una mamma rompiscatole e un aereo da prendere per tornare da Barcellona in Italia. È il 4 luglio 1984 e, su quell’aereo, la sua vita cambia per sempre, perché Luca incontra un eroe… Non un eroe immaginario, ma un uomo in carne ed ossa, un uomo che ha fatto della scienza la sua vita e che ha donato la vita alla ricerca scientifica. Il lettore viene rapito dalla prima all’ultima pagina.

La storia che l’autrice ci racconta è quella di Albert Bruce Sabin, un medico e virologo polacco naturalizzato statunitense, famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite. Il vaccino di Sabin, sviluppato in concorrenza a quello dell’immunologo Hilary Koprowski, consisteva nello stesso virus della polio, ma appunto “attenuato”, cioè privato della capacità di provocare la paralisi delle fibre nervose. L’organismo in cui veniva immesso il virus attenuato, di fronte a questa minaccia, produceva allora gli anticorpi adatti.

Dal 1959 al 1961 furono vaccinati milioni di bambini dei paesi dell’Est, dell’Asia e dell’Europa: il vaccino anti-polio di Sabin fu autorizzato in Italia nel 1963, reso obbligatorio nel 1966, e provocò la scomparsa della malattia dal Paese, come in tutti gli altri dove è stato reso obbligatorio. Visti i sensazionali risultati furono prodotti e immessi sul mercato notevoli quantitativi del vaccino Sabin “orale monovalente” contro il poliovirus tipo I. Sabin non brevettò la sua invenzione, rinunciando allo sfruttamento commerciale da parte delle industrie farmaceutiche, cosicché il suo prezzo contenuto ne garantisse una più vasta diffusione della cura. «Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo »

L’incontro di due anime così lontane, per età e per passioni, cattura il lettore lasciando, alla fine, un sapore indimenticabile, che si infila tra le pieghe della mente. Un libro non solo per ragazzi, dunque. Ma per tutti coloro che hanno dei sogni in cui credere.

“Il cacciatore di sogni” edito da Mondadori è scritto da Sara Rattaro, autrice genovese, laureata in Biologia e Scienze della comunicazione.