Cresce il numero delle imprese fondate da donne in Italia. Secondo i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna, l’aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato dello 0,3 per cento, 1 milione 160mila 810 il valore assoluto. Le imprese femminili sono aumentate in un terzo delle regioni italiane, più significativamente in Calabria (+1,2 per cento) e nel Lazio (+1,1 per cento). In controtendenza l’Emilia-Romagna, dodicesima per crescita, dove si è registrata una lieve flessione rispetto all’anno precedente (-0,3 per cento). Qui a fine giugno erano 85.031, pari al 20,9 per cento del totale delle imprese regionali.
Le tendenze a livello settoriale divergono. Crescono le imprese dell’insieme dei servizi (+0,2 per cento, +147 unità), grazie soprattutto all’incremento delle imprese dei servizi alla persona (+150 unità, +1,6 per cento) e alloggio-ristorazione (+134 unità, +1,4 per cento), nonostante l’eccezione dell’insieme del commercio (-396 unità, -1,7 per cento) e quella meno sostanziale delle attività immobiliari (-87 unità, -1,5 per cento). All’opposto, in territorio negativo, il commercio al dettaglio e i settori produttivi tradizionali dell’agricoltura (-302 unità, -2,3 per cento) e delle costruzioni (-1,6 per cento), mentre la manifattura ha mostrato una certa tenuta (-0,2 per cento), anche rispetto all’andamento a livello nazionale (-0,5 per cento).
La flessione dell’insieme delle imprese femminili in Emilia Romagna è da attribuire a quella analoga delle ditte individuali (-0,4 per cento -245 unità), ma soprattutto alla sensibile riduzione delle società di persone (-394 unità, -3,0 per cento) che risentono dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. Questa sostiene la crescita delle società di capitale (+424 unità, pari al 3,1 per cento), anche se più contenuta rispetto al recente passato. Le cooperative e i consorzi continuano a fare registrare una discreta crescita (+1,1 per cento).
E proprio sul fronte delle cooperative il focus Censis – Confcooperative “Donne al lavoro, la scelta di fare l’impresa”, presentato il mese scorso a Roma, metteva in evidenza che delle 39.500 cooperative aderenti all’Alleanza 1 su 3 è a guida femminile. Le donne coprono una quota pari al 58 per cento sul totale dell’occupazione, mentre la governance è donna per il 26 per cento.