Le potenzialità umane vanno molto al di là di quelle riconosciute dai sistemi educativi. Che, anzi, spesso le sopprimono. La visione di Sir Kenneth Robinson, esperto mondiale di sistemi dell’educazione e dello sviluppo delle capacità individuali, al lavoro da trent’anni per governi, agenzie e società – che ha sintetizzato in un Ted scaricato oltre 42 milioni di volte in più di 200 paesi – è cristallina.
I sistemi educativi del mondo occidentale, basati ancora su una gerarchia delle materie che premia alcuni tipi di intelligenza a discapito di altri, se un tempo avevano lo scopo di formare professionalità adatte all’epoca industriale, oggi non hanno più alcun senso e andrebbero radicalmente cambiati con urgenza. Almeno per due ordini di motivi.
Innanzitutto, perché è ormai assodato che non esiste un solo tipo di intelligenza, ma che l’intelligenza è multipla. Howard Gardner è stato il primo a provare che ciascuno di noi è dotato di una varietà di intelligenze – linguistica, musicale, matematica, spaziale, cinestetica, interpersonale – in dosi diverse, ma interdipedenti. Daniel Goleman ha individuato l’esistenza dell’intelligenza emotiva e di quella sociale, mentre Robert Cooper parla di un cervello “del cuore” e di un cervello “intestinale”.
In secondo luogo, perché l’attuale sistema educativo non è neanche più funzionale a trovare un’occupazione. Oggi, le logiche del mondo del lavoro sono completamente cambiate. Tutto è molto fluido, non sono più le aziende a definire i percorsi obbligati della carriera, ma ciascuno di noi è chiamato ad assumersi la responsabilità di costruirsi il suo percorso professionale. E in questo cambiamento di prospettiva, entrano in gioco diversi generi di intelligenza, ad esempio, quella relazionale.
Ma, secondo Robinson, il primo aspetto che ciascuno di noi dovrebbe scoprire – e sistemi educativi evoluti dovrebbero aiutare a riconoscere sin da bambini – è quello che definisce “Elemento”, ovvero il punto di incontro tra attitudini naturali e passioni personali, un’arma potente per creare il proprio futuro, perché significa sentirsi profondamente connessi con qualcosa di fondamentale per il proprio senso di identità e per il proprio scopo nella vita.
Purtroppo, in questo caso non esiste un test come quello su Humanmetrics per scoprire il mestiere nascosto dentro di te, ma Robinson ci indica la strada. L’Elemento possiede due caratteristiche – attitudine e passione – e richiede due condizioni per esprimersi: atteggiamento e opportunità.
Attitudine – Ce l’ho. L’attitudine è la predisposizione innata a fare qualcosa, una comprensione intuitiva di qualcosa, di come funziona e di come si può usare. Ad esempio il movimento, può essere la danza e un genere specifico di danza, ma anche l’atletica, la corsa o il salto in lungo. Non sappiamo chi possiamo essere finché non sappiamo cosa riusciamo a fare. Trovare il proprio Elemento significa permettersi di sperimentare.
Passione – Mi piace. Si può possedere un’attitudine verso qualcosa ma di non sentirsi nati per fare quella cosa. Per essere nel proprio Elemento, bisogna sentire anche la passione, un piacere e una grande soddisfazione nell’esprimere quell’attitudine. Quando siamo nel nostro Elemento abbiamo la sensazione di fare ciò per cui siamo nati e di essere chi dobbiamo essere.
Atteggiamento – Lo voglio. Non basta riconoscere e amare la propria attitudine, bisogna anche avere l’atteggiamento giusto, la perseveranza, l’ottimismo, la fiducia nelle nostre capacità. L’atteggiamento è la prospettiva che abbiamo di noi stessi e delle circostanze in cui ci troviamo. La fortuna non cade dall’alto, il modo in cui noi creiamo opportunità e le sappiamo cogliere dipende da ciò che ci aspettiamo da noi stessi.
Opportunità – Dov’è. Per scoprire dove si trova il nostro Elemento dobbiamo esplorare le nostre attitudini in campi diversi, con una ricerca attiva. Spesso sono gli altri a farci vedere i nostri talenti, ad aiutarci a scoprirli. E in questo senso la scuola potrebbe svolgere un ruolo cruciale. Altre volte, sono gli ambienti che frequentiamo che ci mandano messaggi chiari: riconoscersi in persone che condividono le nostre stesse passioni, sentirsi parte di una tribù può essere un segnale rivelatore.
Vi sentite perduti perché pensate di non aver ancora trovato il vostro Elemento? Non datevi per vinti, c’è sempre tempo per scoprirlo. Innanzitutto, perché la vita non è lineare, come spesso pensiamo, ma organica e ciclica: differenti capacità si esprimono in modi più efficaci in momenti diversi della nostra vita. E, poi, perché è stato provato che non è vero che, invecchiando, le cellule cerebrali diminuiscono. Quindi possiamo recuperare e rinnovare le nostre attitudini latenti esercitandole consapevolmente e dando sfogo alle nostre passioni!