Child free e genitori pentiti. Una nuova libertà

Pare un nuovo, ricco, filone della saggistica internazionale. Indaga l’insoddisfazione, quella indicibile. Quella dei genitori, delle madri pentite. Di quelle e quelli che non se la sentivano, perché è capitato, perché è stato un condizionamento culturale, perché lo desideravano, ma non hanno saputo prevedere le conseguenze. Questa letteratura ci dice che sono molte e molti i pentiti. Parliamo soprattutto di Regretting Motherhood di Orna Donath. Un testo che fa discutere e che sembra destinato a diventare una bibbia per chi di figli non ne vuole.

Sacrosanta libertà, per una volta, e grazie ai contributi delle molte e dei molti che sostengono e ambiscono a una vita senza figli, childfree. Perché una cosa che dobbiamo ricordare è che i figli si cercano con piacere e accettano con desiderio, il resto sono chiacchiere. Alcuni lottano per diventare genitori, in barba alla biologia e in barba alle regole. Altri combattono per il loro diritto di non essere procreatori, alla faccia dei condizionamenti sociali. Viva la libertà di essere o non essere genitori. La libertà, soprattutto, evviva!

Qui qualcosa a favore della procreazione. Buon viaggio a tutti.