È di questi giorni la rivoluzione dell’area privacy & settings di LinkedIn dove è stata semplificata l’esperienza a beneficio della filosofia member first.
Perché è fondamentale presidiare le impostazioni di privacy?
La nostra identità digitale si compone via via, disseminando contenuti che ci riguardano in rete. Lo facciamo consapevolmente, o meno, a seconda di quanta capacità abbiamo di governare la nostra presenza online. L’identità digitale è influenzata anche da ciò che gli altri diffondono su di noi: parlano di noi o condividono contenuti che ci riguardano (immagini, video e altre forme di espressione). L’insieme delle informazioni che parlano di noi concorrono a creare il nostro brand personale e ciò quello che maggiormente ci rappresenta agli occhi degli altri, quello che nella loro mente si va configurando come l’insieme dei tratti che ci rappresenta e ci connota. L’azione di semina di informazioni e la consapevolezza dell’uso dei mezzo è il Personal Branding.
Prima di pensare a grandi strategie personalizzate e a quale possa essere la strada migliore per comunicare noi stessi e la nostra professionalità è bene tenere a freno l’entusiasmo del neofita comunicatore, a vantaggio di una buona conoscenza dell’A, B, C nell’uso dei social network per poi concentrarci sui basic per un profilo LinkedIn di successo che abbiamo riassunto nel post precedente nelle sezioni chiave: privacy, profilo pubblico e informazioni di contatto.
Cosa troviamo di nuovo nell’area privacy & settings?
Una straordinaria esortazione a prendere possesso del proprio account che recita per ciascuno di noi: sei il comandante del tuo account. Questo è il punto di partenza: non è responsabilità di nessuno altro se le cose su LinkedIn non funzionano rispetto ai tuoi obiettivi. Puoi migliorare la tua esperienza e la prima cosa da fare è partire da qui.
Le tre sezioni in cui si divide l’area privacy & settings riguardano il nostro account, la privacy e le comunicazioni.
Nella sezione account potrai aggiungere gli indirizzi email, cambiare la password o la lingua, oppure esportare i tuoi dati.
Sapevi che è possibile esportare da LinkedIn un archivio delle informazioni che riguardano le tue attività e la storia del tuo account (da chi hai invitato a partecipare alla rete sino al tuo ultimo login?)
Il tab privacy copre tutte le impostazioni di privacy e sicurezza relative a ciò che ci riguarda e che rendiamo visibile/consultabile/utilizzabile. Qui possiamo anche attivare la procedura di doppia autenticazione (se non lo hai già fatto, fallo subito!).
Communications è invece la sezione che ti permette di regolare le tue preferenze in termini di reperibilità da parte degli altri membri (singoli e gruppi) oltre al luogo in cui puoi decidere la frequenza con cui decidi di ricevere gli aggiornamenti dagli altri (e da LinkedIn stesso).
Una volta navigato attraverso queste opportunità e deciso quello che fa più al caso nostro, l’esperienza utente cambia di gran lunga, siete pronti?