Il futuro è a portata di mano, con la robotica educativa

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“Come funziona? Com’è fatto?”. Quante di queste domande si pongono i bambini quotidianamente, nella scoperta del mondo che li circonda. E queste domande valgono anche per i dispositivi tecnologici, di cui sono abili fruitori.  La maggior parte degli strumenti che utilizziamo ogni giorno hanno alla base la programmazione informatica. Smartphone, tablet, elettrodomestici, videogiochi, funzionano perché esiste un preciso procedimento (programmato) che  indica a questi dispositivi come devono muoversi per compiere un determinato lavoro. Conoscere fin da piccoli questo “procedimento”  fa comprendere meglio come funziona e come progredisce il mondo che ci circonda. Anche di questo si discuterà dal 18 al 27 novembre, in occasione della Settimana Europea della Robotica, l’European Robotics Week: sono previsti in tutta Europa eventi, laboratori, mostre, incontri informativi e dimostrativi, concorsi sul mondo della robotica.

Possono essere registrati (ed essere pubblicati sul sito della ERW 2017) tutti gli eventi che riguardano la robotica applicata ai vari ambiti: industria, artigianato, agricoltura, educazione, trasporti, esplorazione spaziale, ricerca oceanografica, assistenza, , logistica, ricerca, arte,  cinema, assistenza e ogni altro campo della nostra vita in cui la robotica sia entrata o stia per entrare. Un canale preferenziale sarà dedicato alle scuole: gli studenti, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, saranno chiamati a partecipare  a numerosi workshop, per sperimentare  le novità della robotica e per acquisire maggiori competenze in ambito scientifico-tecnologico. Avvicinarsi alla robotica non significa solo studiare il funzionamento di un robot. O perlomeno non è solo questo.  È molto di più: significa trovare risposte esaustive alla naturale curiosità dei bambini e delle bambine; è l’utilizzo dei robot per rendere più efficace l’apprendimento negli alunni di tutte le età, che diventano, in questo modo, non solo semplici fruitori di strumenti, ma anche consapevoli del loro funzionamento. La Robotica Educativa, infatti, permette di individuare dei procedimenti costruttivi, fatti di tanti piccoli passi, per trovare soluzioni a problemi concreti. E’ una modalità  che si fonda sul “learner centred”, cioè sull’apprendimento centrato non solo sulla trasmissione di concetti, ma sul soggetto che apprende,  che, attraverso l’esperienza, l’errore, l’interazione con l’ambiente e con gli altri, impara in modo efficace.

Questo tipo di apprendimento risulta particolarmente produttivo, in quanto la conoscenza avviene attraverso l’attività, il “fare” concreto, che parte dalla curiosità, da una domanda e si sviluppa in tentativi, errori, ipotesi, per ricercare le soluzioni adatte. Gli alunni saranno davvero motivati, coinvolti, appassionati perché, in fondo, la robotica può essere considerata un gioco, un “gioco serio”, che aiuta a stimolare la creatività e l’immaginazione, oltre che al “problem solving”.

Cosa accade in caso di errore? Sbagliare significa “imparare dall’esperienza” e mai come in questo caso, l’errore genera riflessione, autocorrezione e risposte nuove. Il robot che risponde a comandi errati, infatti, non effettua ciò che vorremmo; l’errore lo si può osservare e capire, giungendo alla soluzione giusta attraverso la sperimentazione, la logica e il supporto del docente. L’attività è, soprattutto,  laboratoriale e multidisciplinare, infatti la robotica abbraccia la tecnologia, l’informatica, la matematica (STEM) ma anche la prima e la seconda lingua.

L’Italia partecipa per il settimo anno consecutivo alla EU Robotics: negli istituti scolastici, nelle Università, nei musei, nelle piazze, in numerose aziende di settore, saranno promosse manifestazioni che hanno il preciso obiettivo di spostare l’attenzione sull’utilità delle tantissime applicazioni della robotica ai vari ambiti della vita. Sarà una preziosa occasione per avvicinare gli studenti a riflettere sugli effetti che la tecnologia è in grado di produrre nella società odierna e futura, confrontandosi, anche, con questioni etiche e sociali di queste nuove applicazioni. L’evento centrale si svolgerà a Bruxelles, dal 20 al 24 novembre 2017: l’iniziativa mira anche alla promozione delle discipline STEM (ambito scientifico e tecnologico) con particolare attenzione ad incoraggiare le bambine e le ragazze che intendono intraprendere studi in questo settore. I bambini e le bambine di oggi, saranno i fruitori e, probabilmente, i programmatori della robotica del domani e per questo, il futuro si costruisce anche tra i banchi di scuola. Con la robotica educativa, il futuro è già a portata di mano!