15 Settembre 2023

Le foto di Farnaz Damnabi sollevano i veli dell’Iran. Una mostra a Milano

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      Lo sguardo della giovane fotografa iraniana Farnaz Damnabi (Teheran 1994) ci fa scoprire un Iran inatteso e sorprendente nella mostra Unveiled, che continua fino al 30 settembre presso la galleria milanese 29 Arts in Progress. L’esposizione, che avrebbe dovuto finire in luglio, è stata prorogata per il grande successo riscontrato e per l’interesse, inusuale nei confronti di una giovane fotografa, suscitato presso la stampa italiana e internazionale. Il nesso fotografa / donna / Iran alla luce degli avvenimenti di cronaca di questo periodo è un motore potente nel suscitare attenzione, perciò, per non trarre...

13 Dicembre 2020

Integrazione, Hadi e le sue sorelle nel labirinto delle identità

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“Mio padre si chiama Salim. Ha un sacco di anni. Metà li ha vissuti qui, metà in Marocco”. Comincia così il tema del piccolo Hadi, figlio minore della famiglia protagonista della graphic novel "Possiamo essere tutto". Edita da Tunuè in collaborazione con Amnesty International, sceneggiata da Francesca Ceci e disegnata da Alessia Puleo, racconta di una famiglia i cui genitori sono emigrati dal Marocco in Italia per migliorare la propria vita e cercare opportunità. Una storia di integrazione, sogni, identità da scoprire e comporre. In Italia la coppia ha avuto tre figli: Raja, Amal e Hadi. Raja ha ventidue anni e sogna di...

28 Febbraio 2019

Decathlon e l’incidente del velo da corsa: è giusto venderlo o no?

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La notizia, per chi se la fosse persa sui giornali degli ultimi giorni, è questa: la nota catena francese di abbigliamento sportivo Decathlon prima decide di mettere in commercio anche in Francia - dopo averlo già fatto in Marocco - l’hijab da corsa, cioè un velo adatto alle musulmane che vogliono fare jogging. E poche ore dopo dall’annuncio fa dietrofront e decide di ritirare l’articolo da mercato. Per i responsabili del gruppo, l'hijab da corsa lascia il volto scoperto e quindi non viola nessuna regola dello stato francese. Inoltre, sosteneva all’inizio Decathlon, favorisce lo sviluppo dello sport tra le donne. Poi però...

05 Gennaio 2018

E' bianca, pacifica e coraggiosa, la rivoluzione che l'Italia non ha

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    L’Iran è un Paese profondamente diverso dall’Italia: qui dagli anni ’70 le donne hanno perso, insieme a molte altre libertà, anche quella di vestire come vogliono. Dal 2014, la reazione non violenta viene manifestata ogni settimana, nei cosiddetti “mercoledì bianchi” lanciati dal movimento “My Stealthy Freedom”- ovvero “La mia libertà clandestina”, seguito su Facebook da un milione di persone. Ogni mercoledì chi vuole protestare contro l’obbligo del velo islamico può indossare qualcosa di bianco. In qualcosa, però, questo Paese è simile all’Italia: a un livello di istruzione altissimo (il 59% degli...

23 Giugno 2016

L'abbigliamento sportivo hijab in crowdfunding su Kickstarter

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Sul capo l'hijab, al collo le medaglie. Ibtihaj Muhammad è una donna musulmana osservante e una delle migliori schermitrici del mondo. La sua uniforme copre la testa, le braccia e le gambe e questo, in parte, è stato il motivo per cui, quando aveva 13 anni, ha scelto la scherma. Questa estate Ibtihaj (il cui nome significa "gioia") rappresenterà gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Quando competerà per il suo paese, sarà la prima americana a farlo mentre indossa l'hijab, il velo islamico, sotto la maschera. Un momento di grande orgoglio per tutti gli americani di fede musulmana. Per aiutare tutte le Ibtihaj del mondo a...