14 Maggio 2023

C'è bellezza nell'essere madre, ma non è quella che ci hanno raccontato

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Nascite al minimo storico in Italia. Si stima che il 22,5% di donne italiane nate a fine anni Settanta concluderà il periodo riproduttivo senza figli. Tra loro, più di una su quattro sembrerebbe non averne mai voluti, di figli. Sono valori record e in continua crescita, più che raddoppiati rispetto alle nate negli anni Cinquanta. Per una gran parte di donne, madri e no, sono facilmente intuibili le motivazioni sotto a questi numeri. Carico di lavoro, responsabilità, fatica, carriere lavorative bloccate, diminuzione degli stipendi con evidenti ripercussioni sul futuro e sulle pensioni. Da quando il vaso di Pandora è stato...

22 Novembre 2022

Donne e diritti: non è un Paese per madri lavoratrici

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    Dimmi quanti figli hai e ti dirò che lavoratrice sei. Se fosse un test, potrebbe iniziare così. Ma c’è poco da star serene: la proporzionalità inversa, in questo caso, funziona benissimo. Il tasso di occupazione delle donne tra i 25 e i 49 anni passa dal 72% per chi non ha figli al 53% per chi ne ha almeno uno di età inferiore ai 6 anni (la media europea è del 67,4%). Detta in altro modo: in Italia, quando diventi madre, il lavoro diventa una montagna altissima da scalare. È una questione di diritti, anzitutto. Perché le diseguaglianze di genere hanno radici profonde, che riguardano il contesto familiare e la...

09 Novembre 2022

Disabilità, nasce la piattaforma di dati aperti per l'Italia

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    Ripartire dai numeri, in un contesto in cui si discute delle persone con disabilità solo in modalità emergenziale: se i dati non esistono, nemmeno le persone. “Nei titoli di giornale si parla solo quando ai bambini con disabilità viene negato l’accesso a scuola in mancanza dell’insegnante di sostegno, quando non hanno accesso ai servizi di logopedia, quando un giovane adulto viene assunto come cameriere in un bar, quando qualche atleta paralimpico sembra compiere un’impresa eccezionale, mentre la maggior parte dei giovani con disabilità non riesce neanche a praticare uno sport a livello amatoriale”. Sono le parole di...

21 Aprile 2022

Progettare spazi urbani inclusivi: l'Atlante di genere di Milano

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All’inizio degli anni ‘90, a Vienna vennero condotti una serie di interventi urbani con una prospettiva di genere: tutto cominciò con una mostra, nel 1991, intitolata “To whom does public space belong? Women’s everyday life in the city” (A chi appartiene lo spazio pubblico? La vita quotidiana delle donne in città), seguita nel 1992 da un concorso, rivolto a sole donne, per la realizzazione di un complesso residenziale di social housing. Il percorso di riorganizzazione degli spazi urbani, portò all’istituzione del “Women’s Office”, coordinato per prima dall’urbanista e femminista Eva Kail. L’ufficio raccolse nel...

14 Febbraio 2022

Andare in pensione dove (non solo quando) conviene

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    Arrivare alla pensione e fare le valige. Per il resto della vita. Non è forse una tendenza tipicamente italiana, ma è decisamente un tema in voga dell’Europa centro-settentrionale. Complici il clima non proprio felice, stipendi più alti dovuti a costi della vita elevati e, anche, una certa maggiore facilità a distaccarsi dai figli (in molti casi da decenni fuori casa), è lì alto il desiderio di espatriare superati i 60. Molto comune poi anche pianificare negli anni per farlo. Basti vedere il numero di guide, siti di informazione, programmi televisivi e aziende di servizi dedicati che accompagnano nella scelta del luogo...

16 Marzo 2018

Cosa chiedo, da ventenne, al nuovo governo

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    Negli ultimi mesi non si è parlato di altro: il 4 marzo, data delle elezioni politiche italiane, data tanto attesa e temuta in cui 47 milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne a decidere il destino del nostro Paese. L’esito delle elezioni non è stato decisivo, l’Italia continua a non avere un governo e a non avere idea di come potrebbe essere composto l'esecutivo, a cui toccherà l’arduo compito di trascinare il Paese fuori da questo vortice di precarietà in cui sta sprofondando. Se c’è qualcosa di cui tutti, giovani e meno, avremmo bisogno in questo periodo di incertezze e di crisi economica, politica e...

17 Aprile 2017

Quanti pensano di fare un "bullshit job"? Quasi uno ogni due

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Rosanna inizia a lavorare alle 19, quando tutti hanno lasciato gli uffici. Le stanze sono deserte e lei si muove attenta fra le scrivanie. Spolvera i ripiani e le tastiere dei computer, senza spostare un foglio, una biro o un'agenda. Spolvera anche le cornici con dentro foto di famiglia, oggetti portafortuna e rimasugli di altre vite lavorative che si ammonticchiano sulle scrivanie con gli anni e i traslochi. Lo fa canticchiando tutte le hit di San Remo degli ultimi 40 anni. Rosanna non pensa che il suo sia cosa da poco. Rosanna fa al meglio il proprio lavoro notturno, perché chi si siede a quelle scrivanie il giorno dopo possa fare al...