Giustizia sociale e parità di genere possono convivere in una tazzina di caffè. O meglio, di caffè sostenibile. È questa la convinzione che guida Incapto, startup specializzata in Specialty coffee e fondata nel 2020 a Barcellona da Francesc Font, Joaquim Mach e dall’assaggiatrice professionista di caffè Beatriz Mesas. All’inizio l’azienda mirava a trovare soluzioni per riciclare le capsule (delle quali circa l’80% finisce in discarica) e allo stesso tempo «offrire un’esperienza di caffè il più possibile rispettoso dell’ambiente». Però «eravamo consapevoli del fatto che offrire semplicemente chicchi di caffè non sarebbe stato sufficiente. Il tipo di coltivazione e le migliori pratiche sono fondamentali per una qualità superiore», ha spiegato Mesas in un’intervista con Alley Oop. Così Incapto ha spostato la sua attenzione sulla filiera e soprattutto sulle comunità. Nel 2023 ha così iniziato a collaborare con la cooperativa Renacimiento e, in particolare con la comunità di Blanca Flor in Guatemala, che impiega esclusivamente donne a rischio di esclusione sociale per dare loro opportunità di lavoro con un compenso equo. L’obiettivo è dimostrare che «esiste un modo migliore di gustare il caffè, sia per le persone che per il pianeta».
Una filiera ad alto impatto
Negli ultimi trent’anni i consumi di caffè sono saliti in maniera costante, tanto che nel 2022 a berlo era una percentuale tra il 30 e il 40% della popolazione, in base ai dati raccolti dalla rivista di settore Coffee Review. Parallelamente alla sua popolarità è aumentato anche l’impatto ambientale e sociale della filiera. Secondo studi recenti, la sola produzione di caffè contribuisce per il 40% ai gas serra prodotti durante il ciclo di vita del prodotto. A questo si aggiungono le condizioni critiche dei lavoratori impiegati settore. Infatti «due terzi della produzione mondiale di caffè proviene da piccoli coltivatori con meno di 5 ettari di terreno», ha detto Mesas. «Il 44% di loro vive in condizioni di povertà, con il 22% in condizioni di estrema povertà». La loro precarietà rischia poi di essere esacerbata dal cambiamento climatico che, secondo gli esperti, renderà inutilizzabili, entro il 2050, per l’agricoltura diverse zone del Brasile, Vietnam, Honduras e India.
La situazione è ancora peggiore per le donne. Nei principali Paesi produttori, cioè quelli dell’America centrale, tra cui il Guatemala, «è comune che la proprietà della terra sia in mano agli uomini», spiega Beatriz Mesas. «In alcuni casi l’eredità, la guida delle attività agricole e i compensi vanno ancora interamente al maschio della famiglia. E, anche quando sono le donne a gestire e lavorare la terra, il reddito del caffè va comunque agli uomini». Un altro paradigma di produzione è però possibile e per sostenerlo la Federación Comercializadora de Café Especial de Guatemala (FECEG) ha creato «un programma di empowerment per aiutare le donne, del quale la cooperativa Renacimiento, formata l’80% da donne, è un esempio di successo», secondo la co-fondatrice di Incapto.
Il cambio di paradigma di Incapto e Renacimiento
A mettere in contatto Incapto con la cooperativa Renacimiento e la comunità di Blanca Flor è stata la Feceg. Dopo la collaborazione su alcuni progetti precedenti, nel 2023 i tre fondatori della startup hanno visitato di persona le donne dell’associazione guatemalteca. Da lì è arrivata la decisione di impegnarsi a promuovere non solo il benessere della «Terra, in senso ambientale, ma anche chi la coltiva», ha detto Mesas. Nel dettaglio, l’attività di Incapto mira a fornire «strumenti, formazione e compensi equi per garantire che le donne della cooperativa possano rompere il ciclo di esclusione economica».
Sulle storie delle lavoratrici della comunità di Blanca Flor la fondatrice di Incapto ha preferito non dilungarsi, dicendo che «ognuno ha la sua, ma tutte condividono il tema della povertà», della vulnerabilità e dei rischi che questi fattori comportano per le donne. Il caffè infatti viene raccolto solo in determinati mesi e «molte lavoratrici erano costrette a sopravvivere con questo reddito per tutto l’anno». Tuttavia, Feceg, tramite le cooperative, ha avviato un sistema di assegnazione di microcrediti, grazie ai quali le lavoratrici «hanno potuto diversificare le loro fonti di reddito. Alcune – ha raccontato Beatriz Mesas – hanno avviato piccoli negozi locali, laboratori di abbigliamento artigianale o allevamenti di animali. Sono diventate vere e proprie imprenditrici, in grado di creare mezzi di sussistenza sostenibili al di là del caffè». Il programma di Feceg, al quale aderisce anche Renacimiento, offre poi «formazione sulle pratiche agricole sostenibili e sul miglioramento della qualità. In questo modo, il caffè che producono può essere venduto a un prezzo più alto, aumentando ulteriormente il loro reddito dal raccolto»
«C’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere l’uguaglianza di genere nell’intera catena del valore del caffè», ha ammesso Mesas. «Ma credo che un giorno questo non sarà più un argomento di discussione perché l’uguaglianza sarà già intrinseca al settore». Intanto Incapto sta lavorando con il suo specialty coffee e le sue miscele per «far sì che il caffè non sia più anonimo, dando visibilità alle persone, ai territori e alle comunità che lo rendono possibile». La sensibilizzazione dei consumatori, in questo senso è fondamentale», ha detto ancora l’ex assaggiatrice. «Scegliere un caffè che proviene da pratiche sostenibili ed equamente compensate è importante per la salute dei produttori e per il benessere a lungo termine della terra. Inoltre aiuta i consumatori a garantire la possibilità di continuare a gustare il caffè in futuro», arginando l’impatto del cambiamento climatico sulla filiera .
I numeri di Incapto
Grazie a un modello di business basato sulla sottoscrizione di abbonamenti a speciality coffee, sia per aziende che per privati, Incapto ha raggiunto 20.000 clienti e più di 2000 imprese collegate alla piattaforma in poco più di tre anni. Ha chiuso così il 2023 con un fatturato pari a 7mila euro. Per l’anno in corso la startup – che è arrivata a impiegare 100 dipendenti – mira a raddoppiarlo. Incapto consente anche di acquistare macchine da caffè superautomatiche per gustare il prodotto appena macinato, velocemente e senza generare nessun rifiuto superfluo.
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