Lucha y Siesta, il centro antiviolenza di Roma a rischio chiusura, lancia una nuova mobilitazione per salvare lo stabile. La prossima settimana scadono infatti i due mesi di proroga e Atac, proprietaria del palazzo, ha annunciato che il 13 novembre staccherà le utenze. “Un anno fa abbiamo scoperto che l’edificio sulla Tuscolana, occupato l’8 marzo 2008 dopo 13 anni di abbandono, è stato inserito nell’elenco di beni che verranno messi all’asta entro il 2021 per salvare la municipalizzata dal fallimento”, ci spiega Mara Bevilacqua, attivista di Lucha Y Siesta. “A Ferragosto ci hanno comunicato il distacco delle utenze per metà settembre, grazie alla nostra battaglia e alla risposta di cittadinanza e associazioni abbiamo ottenuto un rinvio. Lucha non si può chiudere – continua Mara – è un centro culturale imprescindibile per il territorio, è inserito nella rete antiviolenza da 11 anni, è uno spazio culturale e di incontro”.
Dal 2008 lo sportello antiviolenza ha accolto 1500 donne e 60 minori, nel centro hanno vissuto per periodi più o meno lunghi (in media 2 anni) 142 donne. “Secondo la Convenzione di Istanbul, Roma dovrebbe avere 300 posti di accoglienza, invece ne ha poco più di 20, a cui si aggiungono i 14 di Lucha Y Siesta. Grazie a noi, il comune ha risparmiato 6 milioni di euro. Al momento lo stabile è valutato 2,6 milioni, ma nessuno ha mai fatto la valutazione. Vi è una scelta politica di non voler trovare alternative, siamo stanche di tavoli deserti e persone indifferenti a una realtà che ogni giorno accoglie tante donne”, sottolinea Mara. Così è partita la mobilitazione. II 7 settembre è nato il comitato LUCHA ALLA CITTA’ con la firma in un solo giorno di oltre 200 persone e 50 associazioni, tra cui DI.RE – Donne in rete contro la violenza – e Action Aid. Lo scopo è creare una fondazione per partecipare all’asta e acquistare lo stabile in via Lucio Sestio 10. Con il crowfunding al momento sono stati raccolti 50 mila euro, ma ne servono almeno 360mila euro: di questi, 50mila per creare la fondazione e 260mila per partecipare all’asta. Stasera 7 novembre al circolo Angelo Mai ci sarà una serata di musica e di festa a sostegno di Lucha. A settembre, tra le azioni di protesta per l’annunciato sgombero, anche la scritta “vendesi” proiettata da un artista anonimo sui monumenti della Capitale, dal Pantheon, alla Piramide Cestia alla Bocca della Verità.