Women&Tech, le dieci tecnovisionarie che cambieranno il futuro

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Possono essere imprenditrici, professioniste, manager. Sono talenti che si sono distinti nella loro attività professionale ma tutte con un filo conduttore: la voglia di “cambiare e trasformare il futuro”. ‘Being Digital’ – Creatività, Innovazione, Tecnologia, è il tema che ha contraddistinto la XII edizione del Premio Internazionale Tecnovisionarie®, promosso da Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologia, attribuito ogni anno a donne che nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione, privilegiando l’impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l’etica.

womentechTra queste donne sono state scelte le dieci vincitrici dei riconoscimenti della dodicesima edizione del Premio Internazionale Tecnovisionarie®, promosso da Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologia, che ha l’obiettivo di promuovere la condivisione e lo scambio di esperienze e competenze negli ambiti della tecnologia, innovazione sociale, sostenibilità, inclusione capitale umano, life science, arte, cultura, creatività, gender gap e diversity. Il Premio Tecnovisionarie® 2018 è andato a Vania e Jessica Alessi, Secretary.it per la Categoria Digital Communities; Laura Biancalani, Direttore Generale, Andrea Bocelli Foundation per la Categoria Sostenibilità culturale ed etica; Maria Chiara Carrozza, Professor of Biorobotics, Area Leader of Neuro-Robotics – The Biorobotics Institute, Scuola Superiore Sant’Anna per la Categoria Robotica; Elisa Di Lorenzo, Co-founder & CEO, Untold Games per la Categoria Videogames; Arianna Fontana, Presidente Confartigianato Milano per la Categoria Impresa 4.0; Doris Messina, Open Banking Director, Gruppo Banca Sella per la Categoria Fintech; Paola Corna Pellegrini, CEO Allianz Worldwide Partners per la Categoria CEO; Sarah Varetto, Direttore Sky TG24 per la Categoria Media. Due i premi speciali, per la Categoria Europa a Mariya Gabriel, Digital Economy and Society, Commissioner, Europea Commission, e per la Categoria PA a Roberta Cocco, Assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici, Comune di Milano. “Quando ho iniziato a lavorare nel settore dell’innovazione – ricorda Roberta Cocco -, le donne si potevano contare sulla punta delle dita. Io ero giovane, appena laureata e provenivo da un percorso di studi umanistico. Quasi un trentennio dopo mi trovo su questo palco con in mano un premio come ‘tecnovisionaria’: una definizione che rispecchia la mia vita, non solo lavorativa”.

martinengoLe nostre Tecnovisionarie rappresentano un importante serbatoio di talenti femminili di cui il nostro Paese dispone – afferma Gianna Martinengo, fondatrice di Women&Tech –, ma soprattutto, il loro merito, la capacità e la determinazione sono state riconosciute, valorizzate e premiate con la carriera, il successo e i traguardi raggiunti e il Premio Tecnovisionare vuole essere un sugello a questa loro intraprendenza e un incoraggiamento per giovani a guardare ad un futuro positivo”.

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La giuria esaminatrice è stata presieduta dalla stessa Gianna Martinengo e da Diana Bracco, la cerimonia di premiazione si è tenuta al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano. “È un vero onore ricevere questo premio. Sono orgogliosa di essere riconosciuta come ‘Tecnovisionaria’ nel mio settore e di far parte di una comunità di donne e uomini che condividono una visione strategica per il mondo in cui viviamo, che sta attraversando un processo di digitalizzazione in rapida evoluzione“, afferma Mariya Gabriel, Digital Economy and Society, Commissioner Europa Commission, il più giovane Commissario Europeo eletto finora, approvata con una larga maggioranza. “Abbiamo recentemente raggiunto alcuni risultati significativi per la trasformazione digitale della nostra economia e della nostra società. Ora abbiamo bisogno di unire gli sforzi per far sì che questo sia un successo a beneficio di tutti i cittadini“, conclude.

tecnovisionarie2L’empowerment femminile, ovvero il ruolo della donna nella società contemporanea dell’innovazione e della teconologia, è oggi sempre più identificato nella ricerca di uguaglianza tra uomini e donne, come miglior modo per scoprire talenti e aumentare la capacità di crescita e di progresso, fondamentale per guardare al futuro.

Se sono riconosciuti progressi sul fronte dell’istruzione, dove le donne italiane tra i 25 – 64 anni con titolo di studio secondario sono il 4% in più rispetto agli uomini, il tasso di abbandono è del 5% più basso e il gap di genere tra i laureati nelle Stem (le discipline tecnico-scientifiche) è in linea con la media Ue, non si evidenzia lo stesso risultato quando si guarda al mercato del lavoro. Nonostante l’Italia abbia raggiunto il valore record a inizio anno nel tasso di occupazione femminile (49,3%), le inattive restano ancora il 51%, contro una media europea del 34%.