Lara Ponti: “In Africa l’autonomia delle donne diventa motore di sviluppo delle comunità”

Credit: @alessandrobeltrame e Amref Italia

«L’emancipazione femminile è un potente innesco per lo sviluppo delle comunità» in Africa e in tutto il mondo. Le donne con un reddito tendono infatti a investire «sull’istruzione e sulla salute di figli e figlie», moltiplicando l’impatto del cambiamento. A raccontarlo ad Alley Oop è Lara Ponti,  vicepresidente di Ponti, vicepresidente di Confindustria con delega agli obiettivi di sostenibilità, ESG e transizione ambientale e membro del cda di Amref Italia. Con l’organizzazione l’imprenditrice ad agosto 2025 ha visitato il programma HEAL – attivo nel Nord Ovest del Kenya, nella comunità di North Horr – che esplora come la crisi climatica impatti sulla salute umana, animale e ambientale e sulle disuguaglianze sociali ed economiche e come le popolazioni pastorali di quest’area stanno implementando soluzioni per convivere con questa crisi.

Il progetto è finanziato tramite l’EmpowHer Fund di Amref, lo strumento che consente a persone, enti o istituzione di investire i propri fondi per generare un impatto reale sul l’empowerment delle donne. Nel dettaglio, attraverso l’approccio olistico alla salute, One Health (che si basa sull’interconnessione della salute umana, animale e ambientale), HEAL  affronta, tra i suoi vari pilatri, «la crisi climatica, come tema in cui si incontrano la salute umana e quella animale» e come situazione «che accentua le disuguaglianze», spiega Ponti. Le cliniche mobili di Amref portano infatti in aree remote cure, vaccini, screening nutrizionali per donne e bambini e vaccinazioni per il bestiame, evitando così la trasmissione di malattie zoonotiche e il diffondersi di epidemie. Diventano così anche strumenti per l’emancipazione femminile: «quando aumenta la siccità, gli animali soffrono la fame e sono più vulnerabili alle malattie e cresce la povertà, sono le donne le maggiori vittime della disuguaglianza».

Clima e matrimoni precoci

Amref agisce con diverse iniziative in favore dell’empowerment femminile in Africa. Tre anni fa, per esempio, ha avviato «un progetto contro la mutilazione genitale femminile, che sostituiva questo rito iniziatico complesso e nocivo con la celebrazione dell’istruzione», spiega Lara Ponti. «L’educazione aumenta infatti il reddito delle donne di oltre il 25%» nelle aree di intervento «e questo si riflette positivamente sulle comunità». Tuttavia, negli ultimi tempi la crisi climatica ha reso questo processo di sviluppo più complesso. Per fare un esempio, le donne si occupano «di procurare l’acqua per tutta la famiglia» e, se questa, in tempi di siccità, diminuisce «si allungano anche i tempi per portarla a casa», racconta la vicepresidente di Confindustria e membro del Cda di Amref. Addirittura «quest’estate molte donne dovevano camminare per più di un chilometro per prendere 20 litri d’acqua. Le file per raccoglierla erano lunghe».

Così le attese, unite ai tempi di trasporto, hanno impedito alle più giovani di «frequentare la scuola» o hanno «permesso loro di farlo saltuariamente». Non è però finita. Caldo estremo, siccità o rovesci intensi, come quelli causati dalla crisi climatica, hanno effetti anche sull’aumento della «la probabilità di matrimoni precoci», afferma Ponti. Carenze d’acqua come quelle degli ultimi mesi «decimano le mandrie che sono fonte di ricchezza, oltre che un patrimonio» in Africa. Le famiglie impoverite devono cercare così «un altro modo per integrare il loro reddito e sostentarsi. Quindi fanno sposare le figlie giovani». Man mano che la crisi climatica diventa persistente, «l’età media dei matrimoni decresce e parliamo anche di bambine di 9 anni che smettono dii andare a scuola, non hanno nessuna opportunità dii reddito, con ripercussioni su tutta la comunità».

Comunità consapevoli

Le iniziative sostenute dall’EmpowHer Fund vogliono però invertire queste tendenze insieme alle persone. «La cosa che mi ha colpito tutte le volte che sono stata in Africa con Amref è che l’organizzazione lavora con le comunità e costruisce insieme a loro la comprensione del cambiamento, partendo proprio da loro». Per esempio, «i gruppi di donne che incontriamo sono sempre molto consapevoli dei vantaggi che la crescita dell’igiene e dell’istruzione portano – afferma la vicepresidente di Confindustria e membro del cda di Amref – L’anno scorso una capovillaggio, un esempio unico in una società patriarcale in cui le donne non hanno ruoli di prestigio, sottolineava come grazie agli interventi sull’igiene e sulle vaccinazioni, avessero smesso di perdere bambini».

Anche quest’anno, alcune donne nella comunità di pastori nomadi di North Horr, «lamentavano che le carenze nella scuola materna rendevano più complicato l’inserimento dei bambini nelle scuole primarie». In più, raccontavano «che si erano autotassate per pagare un insegnante perché avrebbero fatto d tutto perché le loro figlie e figli studiassero. È assolutamente evidente – afferma Lara Ponti – come l’istruzione sia un valore irrinunciabile per loro, come siano soggetti attivi» nella ricerca dell’emancipazione e dello sviluppo. Bisogna «dare loro opportunità e strumenti, ma a loro è già chiaro cosa è funzionale». Per questo, «quando vado in Africa con Amref – dice l’imprenditrice – quello che prima mi porto a casa è che il cambiamento è possibile e l’emancipazione va sempre a beneficio dello sviluppo globale del mondo». Quindi «dovremmo ricordarci di non concentrarci solo sul locale».

Responsabilità sociale

L’EmpowHer Fund di Amref permette alle aziende e alle istituzioni di essere parte del cambiamento per le donne africane. «Penso che il ruolo degli imprenditori e delle imprenditrici sia essere parte attiva della società e della tutela diritti», spiega Ponti. Per questo, dovrebbero «guardare con lungimiranza a cosa succede globalmente, come si fa per il business, anche per lo sviluppo sociale e culturale». Ciò andrebbe infatti «a beneficio di tutti: le situazioni di disuguaglianza e ingiustizia non metteranno mai il mondo in condizioni di evolvere e di avere uno sviluppo sano», afferma vicepresidente di Confindustria. In questo contesto, l’EmpowHer Fund di Amref «ha costruito in Italia un’alleanza di persone, donne in prevalenza, che hanno sposato questa visione e i risultati che vogliamo raggiungere e raggiungeremo sono frutto di un lavoro collettivo».

***

La newsletter di Alley Oop

Ogni venerdì mattina Alley Oop arriva nella tua casella mail con le novità, le storie e le notizie della settimana. Per iscrivervi cliccate qui.

Per scrivere alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è alleyoop@ilsole24ore.com