Una corsa di auto a guida femminile per raccogliere fondi per le bambine

80 leader femminili alla guida di 40 auto sportive e d’epoca di colore rigorosamente rosso per raccogliere fondi per beneficenza. E’ il Car tour di Cash & Rocket, che arriverà a giugno in Italia. Il progetto voluto da Julie Brangstrup ha uno scopo molto ambizioso: raccogliere oltre 400.000 sterline in favore delle attività di Save the Children e l’associazione no-profit Sumbandila, che offre istruzione e mentorship ai giovani delle zone rurali del Sudafrica. L’obiettivo ultimo è sostenere programmi educativi e di empowerment per donne e ragazze.

Brangstrup è imprenditrice e mamma di sei figli. Come ceo guida The Ray Group ed è co-fondatrice di Gumball 3000 Group. Una carriera professionale impegnativa ma che non le ha impedito di sviluppare anche un movimento filantropico che, a oggi, ha raccolto oltre 4,9 milioni di sterline per l’emancipazione femminile. Un’iniziativa che farà a breve tappa nel nostro Paese attraversando Roma, la Costiera Amalfitana, la Calabria e la Sicilia.

Correre per il futuro delle bambine

Photo © EDKAVISHE/FASHIONWIREPRESS.COM

Grazie ai fondi raccolti durante il tour, entrambe le organizzazioni potranno ampliare il loro raggio d’azione e portare un cambiamento tangibile nelle comunità di tutto il mondo. Ogni anno, il Tour raccoglie oltre £400.000 per progetti di empowerment femminile e per il 2025
l’attenzione sarà rivolta in particolare a progetti di educazione per donne e ragazze.

Save the Children si impegna affinché ogni bambino, ovunque nasca, abbia la possibilità di crescere sano, istruito e protetto. Da oltre 100 anni, l’organizzazione è in prima linea nella difesa dei diritti dell’infanzia, affrontando sfide cruciali come l’accesso all’istruzione, la salute
e la protezione. Il Tour 2025 in Italia contribuirà a finanziare il Fondo Emergenze di Save the Children, garantendo supporto educativo ai bambini colpiti da crisi umanitarie e aiuterà a sostenere i programmi scolastici nel Regno Unito.

Sumbandila opera nelle zone rurali del Limpopo, in Sudafrica, offrendo a bambini un’istruzione di altissimo livello per sostenerli a diventare i leader di domani, capaci di creare un vero impatto nelle loro comunità.

«Siamo onorati di collaborare con Save the Children e Sumbandila per il Car Tour 2025. In un momento in cui i tagli agli aiuti mettono a rischio il supporto per chi ne ha più bisogno, è più importante che mai raccogliere fondi e dare visibilità al lavoro straordinario di queste organizzazioni. Entrambe stanno facendo la differenza nella vita di moltissime persone e siamo orgogliosi di poter contribuire alla loro missione attraverso la nostra piattaforma» spiega la manager.

L’empowerment femminile

San Francisco, CA (Photo – Drew Altizer)

Nei Paesi anglosassoni sempre più spesso chi si realizza professionalmente e ha successo nella carriera sente la necessità di restituire parte di quanto ricevuto alla società. Nel caso di Brangstrup e delle donne che l’anno affiancata negli anni in questa iniziativa (come Patricia Arquette, Ashley Graham, Paris Hilton, Jodie Kidd, Selita Banks, Margherita Maccapani Missoni, Maria Grazia e Delfina Delettrez Fend) la consapevolezza delle difficoltà che devono affrontare le donne ha portato a destinare i fondi alle giovani in particolare di aree disagiate.

«Ci sono molto barriere, alcune velate e altre meno, che le donne devono affrontare – dal non essere prese seriamente nelle sale riunioni alla mancanza di finanziamenti per iniziative guidate da donne. Ho vissuto momenti in cui le mie idee sono state messe più in discussione o la mia ambizione fraintesa, semplicemente perché sono una donna. Allo stesso tempo, queste sfide hanno alimentato la mia determinazione. Mi hanno reso più decisa nel perseguire il successo e a creare opportunità per altre donne che affrontano ostacoli simili» osserva la manager nel colloquio con Alley Oop.

La sfida agli stereotipi

Il mondo dei motori è tradizionalmente considerato un ambito maschile, anche se molto sta cambiando anche nella filiera di produzione delle automobili e delle moto, come avviene in Italia. Ma a livello globale solo il 24% della forza lavoro nell’industria automotive è donna ad oggi. quindi molta strada resta da fare.

Matt Crossick/PA Wire

Il Car tour di Cash & Rocket vuole sfidare anche questi stereotipi. «L’immagine di donne forti che guidano auto bellissime è uno statement che sfida la narrazione tradizionale dicendo “anche le donne appartengono a questo ambiente” – in posizioni di leadership, in primo piano e alla guida. Questo Car Tour non è solo un’iniziativa di beneficenza, è una celebrazione della forza, dello stile e della solidarietà femminile in un ambiente dove non siamo sufficientemente rappresentate. Si tratta di riscrivere la narrazione» precisa l’imprenditrice, che ci tiene a sottolineare che l’organizzazione «valuta attentamente con chi collaborare. Cerchiamo organizzazioni che abbiano un impatto misurabile, una leadership forte e una missione chiara, allineata con i nostri valori – educazione, salute, sicurezza e indipendenza economica per le donne e le ragazze. Ogni progetto è sottoposto ad un processo di verifica e rimaniamo coinvolti oltre alla fase di finanziamento – vogliamo costruire delle relazioni a lungo termine e sistemi di supporto duraturi, non semplicemente firmare assegni».

E guardando al futuro Brangstrup spiega: «Stiamo espandendo il nostro impatto a livello globale, non solo con il Car Tour , ma attraverso iniziative digitali e continuative che coinvolgano la nostra community. Stiamo lavorando a nuove partnership, lanciando un programma di mentorship per giovani donne ed esplorando collaborazioni nel campo della sostenibilità. Ovviamente, anche il prossimo Car Tour è in fase di definizione – aspettatevi qualcosa di audace, bello e di effetto».

Tra famiglia e lavoro

In Italia, le donne che scelgono di avere dei figli fanno più fatica delle altre a conciliare casa e carriera. Quelle che un lavoro ce l’hanno, capita che lo abbandonino dopo la prima gravidanza. I dati sono di Asvis. Il Rapporto 2024, redatto da Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, dice senza mezzi termini che non riusciremo a centrare l’obiettivo di ridurre, al 2026, sotto i 10 punti percentuali il divario occupazionale tra le donne con figli piccoli e quelle che invece di figli non ne hanno.

In questo senso le scelte familiari di Brangstrup sembrano essere controcorrente, considerato anche che il trend italiano trova riscontro in genere in tutti i Paesi occidentali, con tassi di fertilità in continuo calo.

«Avere sei figli e costruire un’azienda come Cash&Rocket è un esercizio di equilibrio che richiede costanti aggiustamenti, resilienza e supporto. Ho avuto la fortuna di avere un marito straordinario e una solida rete di persone a supporto intorno a me, non solamente a casa ma anche professionalmente» ammette la manager, che ha potuto contare su chi le ha permesso di liberare tempo da poter dedicare ai suoi impegni fuori dalle mura domestiche.

«Un’equa distribuzione del carico di cura è essenziale, ma il fattore culturale gioca un ruolo importante. Nelle società in cui ci si aspetta che le donne diano priorità alla casa rispetto alla carriera, gli ostacoli sono più grandi. Abbiamo bisogno sia di un cambiamento strutturale che di un cambio di mentalità per supportare le donne che vogliono eccellere in entrambi gli aspetti della loro vita» chiosa Brangstrup.

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