PizzAut punta a raddoppiare i ragazzi con autismo assunti nel 2025

Fare impresa e inclusione allo stesso tempo è possibile. Lo ha dimostrato negli anni il progetto PizzAut, che oggi conta due pizzerie (una a Cassina de’ Pecchi e l’altra a Monza) con oltre 35 dipendenti e tirocinanti, e un progetto di food truck e produzione di gelato in partenza. «Assumere persone autistiche, persone con disabilità, vuol dire cambiare radicalmente la loro vita e anche quella della loro famiglia» dice Nico Acampora, fondatore e anima del progetto dal 2017.

In Italia si stimano oltre 600.000 persone con autismo e quasi nessuna di loro è inserita nel mondo del lavoro. Una comunità silenziosa e invisibile. Non per Acampora, educatore di professione e genitore coraggioso e sognatore, che insieme ad un gruppo di altri genitori ha dato vita all’associazione PizzAut Onlus (che sta per diventare Fondazione) con l’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni e la società civile sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche. A distanza di 8 anni non si guarda solo ai traguardi raggiunti, quanto piuttosto agli obiettivi raggiunti e a quelli futuri.

Proprio di questi si è parlato in una recente conferenza presso il Comune di Monza alla quale hanno partecipato anche gli Elio e le Storie Tese, che nell’occasione hanno lanciato anche la nuova edizione 2025 del Concertozzo, l’unico evento musicale dove la somministrazione di cibo e bevande durante gli spettacoli è interamente affidata a ragazzi autistici. Insieme a loro, c’era anche Luca Chiodaroli, partner Digital innovation PwC Italia che sta curando la piattaforma digitale sviluppata per gestire gli ordini di acquisto e le forniture nei punti vendita PizzAut, permettendo quindi di migliorare ancora l’autonomia da parte delle persone con autismo nella gestione dell’amministrazione.

Gli obiettivi futuri di espansione sono molto ambiziosi e vedranno già quest’anno più che raddoppiare il numero di dipendenti, per poi arrivare a raggiungere l’obiettivo prefissato di 500 nel 2034.

Dalla pizzeria allo street food, il progetto inclusivo di PizzAut

Il progetto PizzAut nasce la sera in cui Nico Acampora vede il suo secondo figlio Leo (al quale all’età di 2 anni era stato diagnosticato l’autismo), fare la pizza insieme alla mamma. Quel gesto così semplice ma potentissimo, fa scattare in lui una scintilla: aprire un’attività nella ristorazione “diversa” da tutte le altre, creando da zero un percorso professionale per permettere a ragazzi e ragazze con autismo di imparare un mestiere e raggiungere la propria autonomia personale e lavorativa. Il 31 maggio 2021 viene inaugurata la prima sede di PizzAut a Cassina de’ Pecchi (Milano). Due anni dopo, il 2 aprile 2023, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugura a Monza la seconda sede di PizzAut, dove ben 25 ragazzi autistici hanno l’opportunita di lavorare e sviluppare le proprie competenze, rafforzando il proprio ruolo nella società civile.

Ma c’è anche lo street food ad affiancare l’attività di PizzAut. Nato nel 2020 come “alternativa” quando l’inaugurazione della prima sede della pizzeria fu rimandata al maggio dell’anno successivo a causa del primo lockdown, l’esperienza del truck si è concretizzata nel luglio del 2024 con la presentazione di “PizzAut, un sogno che viaggia su quattro ruote Piano di espansione e inclusione sociale”, un progetto inclusivo che mira ad assumere 120 ragazzi e ragazze autistici entro il 2034.

Il progetto PizzAutobus, curato da PwC Italia con il supporto di un team di professionisti di PwC Strategy& e donato a PizzAut, prevede la realizzazione di una flotta di 100 food truck completamente attrezzati (i primi 30 da far viaggiare entro il 2028), ognuno dei quali ospiterà a bordo 4 ragazzi e/o ragazze più un educatore che avrà il ruolo di coordinatore. L’obiettivo è creare oltre 500 posti di lavoro con assunzione a tempo indeterminato, perché con PizzAut è vietato calpestare i sogni.

Un piano di sviluppo e inclusione sociale

Il piano di espansione e inclusione sociale di PizzAut mira ad uscire dalla Lombardia per arrivare a coprire l’intero territorio nazionale, con la volontà di mettere su strada oltre 100 PizzAutoBus in tutta Italia. Ai 2 food truck già disponibili prima del lancio dell’iniziativa, se ne è aggiunto un altro a fine 2024. Ed entro la fine del 2025, in tutta la Lombardia ne saranno operativi altri 8. Ci vorranno un paio d’anni per vedere se tutto funzionerà come da business plan, poi l’obiettivo successivo sarà di assegnare un food truck ad ogni provincia italiana che nella sua realtà si occupa già di autsimo, per creare così altri posti di lavoro.

«PizzAut è un innovativo modello di inclusione sociale, un laboratorio sempre in fermento che dimostra come le barriere sono spesso solo nelle nostre teste e non nei nostri cuori. È l’occasione per molti ragazzi autistici di guadagnare dignità e autonomia attraverso il lavoro, perché insieme possiamo nutrire l’inclusione» ricorda Nico Acampora, la cui visione, fin dall’inizio di quest’avventura, è sempre stata improntata sul valore sociale del suo modello d’impresa (in attivo), in grado di cambiare davvero la vita dei ragazzi autistici e trasformarli da un costo per lo Stato a una risorsa. Perché se una persona con disabilità viene inserita all’interno di un’impresa che lavora seriamente per l’inclusione, non solo vive meglio la sua vita ma diventa un contribuente a tutti gli effetti. PizzAut, però, non è solo lavoro, ma anche formazione. Come quella in corso in questo periodo per rafforzare le competenze che serviranno a ragazzi e ragazze per lavorare nel mondo della pizza e in quello della ristorazione in generale.

La tecnologia al servizio dell’inclusione

All’interno del piano di espansione e inclusione sociale di PizzAut c’è anche la collaborazione con PwC Italia che ha realizzato la piattaforma digitale Autism-friendly per gestire gli ordini di acquisto e le forniture nei punti vendita guidati da Nico Acampora. La piattaforma Autism-fiendly è stata pensata per garantire efficienza operativa, accessibilità e facilità di utilizzo. Tutti i ragazzi impegnati nei ristoranti e food truck PizzAut, infatti, avranno a disposizione uno strumento digitale inclusivo, semplice e intuitivo grazie a font semplici e chiari, una scelta di colori che riducono il disturbo causato da toni accesi e un percorso guidato nella navigazione.

«La piattaforma – spiega Luca Chiodaroli, partner digital innovation PwC Italia – rappresenta un primo esempio concreto di come la tecnologia, con il giusto approccio inclusivo, possa trasformare l’ambiente di lavoro semplificando non solo i processi ma aprendo anche nuove strade per l’inclusione sociale. Alla luce dell’esperienza svolta per PizzAut, PwC è pronta a sviluppare nuove soluzioni offrendo piattaforme personalizzate in contesti e settori diversi».

PizzAut al Concertozzo 2025 di Elio e le Storie Tese

Nell’ultimo anno sono stati tanti gli eventi che hanno dato visibilità al modello d’impresa di PizzAut, dalla presenza al Giro d’Italia a quella nel G7. Ma è con la musica che PizzAut ha un rapporto speciale, in particolare con la storica band italiana Elio e le Storie Tese, che il prossimo il 4-5 luglio a Bassano del Grappa salirà sul palco della quarta edizione del Concertozzo, l’evento inclusivo e solidale nato nel 2020 da un’idea del Trio Medusa, speaker di Radio Deejay. Un appuntamento unico nel panorama musicale italiano e internazionale, perché per la prima volta al mondo la somministrazione di cibo e bevande durante gli spettacoli è interamente affidata a ragazzi autistici che, attraverso tutte le Associazioni che partecipano ogni anno all’evento, dimostrano concretamente il significato della parola “inclusione”.

A raccontarlo sono gli “Elii”: «Cari amici, quando in piena pandemia il Trio Medusa ci lanciò l’idea di un ritorno sul palco, non avremmo mai immaginato che il nostro Concertozzo si sarebbe trasformato nella meravigliosa realtà che è oggi: una vera e propria festa aperta a tutti, una Woodstock dell’inclusione, come ci piace chiamarla. Lo scorso anno, a Monza, nel momento in cui si sono spenti i riflettori, abbiamo subito iniziato a pensare all’edizione 2025, ed eccoci qua. La cornice sarà quella di Bassano del Grappa e anche quest’anno saranno due giorni di musica, incontri e possibilità di lavoro per persone autistiche che, come l’anno scorso, saranno responsabili della somministrazione di cibo e bevande: una situazione unica al mondo! Oltre a noi, ci saranno alcuni fantastici ospiti e suoneranno giovani artisti di grande valore a cui abbiamo deciso di dare spazio: gente che sa come si sta su un palco e come si suona a tempo e senza l’autotune. Volete forse perdervelo? Vi aspettiamo numerosi!».

Le prime tre edizioni del Concertozzo (Bergamo, Carpi e Monza) hanno registrato il tutto esaurito, coronate dal live di Elio e le Storie Tese e dagli interventi irriverenti del Trio Medusa. Sul palco, fin dall’inizio, sono salite Associazioni e personalità che hanno portato la loro testimonianza sui temi legati alle disabilità, confermando l’evento come veicolo ideale per sensibilizzare concretamente l’opinione pubblica.

«Il Concertozzo – chiosa Acampora – per noi ormai è un appuntamento imperdibile che ci ripaga con entusiasmo ma è anche la gioia del pubblico verso il nostro impegno quotidiano a favore dell’inclusione. Inoltre, grazie alla collaborazione con PwC Italia che ha dato via alla piattaforma digitale Autism-friendly, abbiamo a disposizione uno strumento in più per coinvolgere i ragazzi di PizzAut in tutte le fasi della gestione della pizzeria e dei PizzAutobus. In questo momento stiamo organizzando corsi mirati per formare i giovani che poi lavoreranno sui primi PizzAutobus. Per noi di PizzAut sono passi avanti che ci convincono sempre di più che un futuro più inclusivo si può costruire se lo si fa insieme».

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