Imprese, in Sardegna il progetto Innovation Lab per la transizione digitale

Fare impresa e innovazione in Sardegna. E farlo all’interno del piano di transizione digitale che l’Italia sta vivendo. Un esempio viene dal progetto Innovation Lab (I-Lab) della Camera di Commercio di Sassari, inaugurato nell’ottobre del 2022, il primo del network di Innovation Lab promosso da Sardegna Ricerche e finanziato dalla Regione. Un’iniziativa che ha già dato risultati concreti, come testimoniano le aziende e le startup che hanno partecipato ai corsi di formazione specifici.

Per imprese e startup

Si tratta di un progetto, che ha segnato l’avvio di un piano strategico di medio lungo periodo di transizione digitale dell’intera “Rete Metropolitana del Nord Sardegna”, avvalendosi di un ampio partenariato pubblico-privato. Di fatto, l’Innovation Lab è un centro di competenze, con due missioni convergenti, una rivolta all’innovazione delle imprese di settori tradizionali, in particolare, commercio, artigianato, moda, design, economia culturale e agricoltura, l’altra tesa a favorire la crescita di startup e aziende leader tecnologiche, in alcuni segmenti come automotive, agricoltura di precisione, big data analisys, supportando la nascita di un mercato del lavoro locale di addetti e professionisti 4.0.

I contenuti formativi in presenza e da remoto sono abbinati a una formazione esperienziale, fatta di mentorship e co-design, per integrare i contenuti teorici e trasformarli in un nuovo mindset e nuovi comportamenti imprenditoriali. Si parte da da una mappatura dell’esistente, attraverso strumenti di autovalutazione della maturità digitale dell’azienda e dell’imprenditore, per arrivare a una molteplicità di servizi.

I risultati

I risultati dopo il primo anno di attività sono molto incoraggianti, a giudicare dal tasso di partecipazione: 1300 utenti della piattaforma I-Lab; oltre 800 persone coinvolte nell’ambito della Maker Faire Sardinia 2022; oltre 600 persone che hanno seguito le 22 tappe dell’iniziativa Il digitale non è mai stato cosi semplice, sviluppata in partnership con Dintec–Consorzio per l’innovazione tecnologica. E, infine, da poco avviata l’attività “Open Day To Digital”, in collaborazione con InfoCamere, che offre incontri One to One con esperti su big data, blockchain, chatbot, promozione social, web analytics, rivolta anche a studenti e NEET, sta riscuotendo molto successo.

Le case history

I founders di Unblended srl: (da sinistra) Salvatore Campus, Paola Cordella, Francesco Piras.

Ma, a parte i numeri, sono le testimonianze dirette delle imprese che contano. Ad esempio, quella di Unblended, startup innovativa nata a Sassari nel 2021 dall’intraprendenza di tre giovani soci. Con il partner tecnologico Longwave Studio e il supporto di Sardegna Ricerche e il Gruppo azione locale Anglona, hanno sviluppato un software per il tracciamento alimentare basato sulla blockchain, focalizzandosi sulla filiere del latte, che si distingue per aver ottenuto un riconoscimento legale, utile come garanzia con le banche.

Secondo Salvatore Campus, il progetto I-Lab è fondamentale per sensibilizzare il mercato e permettere di comprendere le potenzialità di nuovi strumenti e servizi digitali. “Quanto allo sviluppo del nostro business, abbiamo trovato molto utile partecipare al webinar sulle blockchain, per capire quanto il tema è attuale e come se ne parla, oltre all’incontro One to One, in cui abbiamo chiesto un riscontro sull’efficacia del nostro video promozionale e consigli su come utilizzare i diversi canali social” racconta Campus. Per il futuro, si aspettano un’ulteriore spinta all’education all’innovazione e un’attività di networking tra le start up e le aziende del territorio.

Marcella Onida, Ceo di Green Social Bench

È proprio questo il punto che farà la differenza anche secondo Marcella Onida, fondatrice di Green Social Bench, piccola azienda specializzata nell’arredo urbano per smart city, che produce una panchina intelligente, capace dihconnette cittadini e turisti a tutte le informazioni disponibili della città.  “Siamo pronti per un ulteriore step tecnologico, quello della realtà aumentata, perché vorremmo aggiungere alla nostra panchina un’assistente visiva. Ma ci stiamo scontrando con interlocutori non ancora pronti, sia nelle amministrazioni comunali sia tra i cittadini”. È su questi aspetti di comunicazione e marketing, che il progetto Innovation Lab li ha più aiutati a ragionare ed evolvere.

Ing. Marilisa Pischedda, co-founder MR8, Chief Innovation Officer

Diversa ancora l’esperienza da parte di MR8, società d’ingegneria per la progettazione industriale nel settore aerospaziale, nautico e per lo sviluppo di progetti innovativi. Grazie all’Innovation Lab hanno ripreso in mano un progetto di ciclo-turismo sostenibile, abbozzato un paio di anni fa. “Sono stati proprio i webinar e gli incontri promossi dall’I-Lab che ci hanno dato la spinta per riprendere e rinnovare il progetto con nuove tecnologie, oltre a connetterci con potenziali partner – racconta Marilisa Pischedda, co-founder e Chief Innovation Officer -. Ma la frequentazione dell’I-Lab ci ha portato anche a conoscere altre realtà’ e sviluppare nuove idee. Per il futuro, credo sarebbe molto utile un supporto nella stesura di business plan e di orientamento al mix giusto di finanziamento per lo sviluppo dei progetti”. Non resta che ascoltare e rispondere, in un ciclo continuo di feedback e co-progettazione, come la rivoluzione digitale richiede.

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