Scuola: la realtà immersiva da gioco a strumento di apprendimento

Condividere conoscenze e comunicare con gli studenti è possibile quando maestre, docenti, professionisti e studenti interagiscono con gli stessi mezzi e utilizzano lo stesso linguaggio. Quando poi i temi da trattare riguardano argomenti sensibili come combattere il bullismo, stimolare corretti stili di vita e comportamenti responsabili contro le dipendenze ed il disagio giovanile, l’abbinata dialogo-immagini da utilizzare è fondamentale.

Il progetto EduVerso4School

Dialogare e riflettere su questi delicati temi utilizzando la nuova tecnologia della realtà immersiva parlando ai ragazzi con il loro linguaggio e i loro strumenti è l’obiettivo che si propone EduVerso4School.

EduVerso4School è il primo canale tematico gratuito per le scuole sui temi del sociale promosso da Aura Group, realtà leader nell’accompagnare le medie e grandi aziende, italiane ed internazionali, nei percorsi di innovazione digitale, e Moige – Movimento Italiano Genitori, associazione che da oltre 25 anni, con un network di oltre 85 mila genitori, promuove iniziative gratuite per contrastare emergenze sociali come il bullismo, i cyber risk, la droga, il fumo, l’alcol e altre dipendenze. Su questi temi fino ad oggi Moige ha coinvolto oltre un milione e mezzo di ragazzi, due milioni di genitori e oltre due mila istituti scolastici.

“Crediamo – dichiara Antonio Affinita, dg Moige, Movimento Italiano Genitori – sia importante rispondere in modo innovativo alle esigenze di formazione e prevenzione sui tanti temi sociali che affrontano i ragazzi nelle scuole. Lieti di essere, grazie alla tecnologia di Aura, i primi in Italia a lanciare il primo progetto in Italia che coinvolgendo tante realtà sociali e istituzionali, punta ad offrire contenuti in modalità di realtà immersiva gratuitamente per i nostri figli in tutte la scuola italiane”.

Il canale, che sarà disponibile gratuitamente sulla piattaforma Aura Immersive, si pone come obiettivo il coinvolgimento dei principali attori della vita sociale, istituzionale, trasformando i contenuti multimediali che saranno integrati in realtà immersiva per una diffusione gratuita in oltre 8.000 scuole italiane che lo richiederanno. Hanno già aderito con i loro contenuti didattici formativi il Garante per la protezione dei dati personali, Di.Te. Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo, Confarca, Indicam e l’attore Oreste Castagna. Il progetto è realizzato in collaborazione con Pico, realtà leader a livello mondiale nella ricerca e nell’innovazione nel mondo immersivo e nella produzione di visori e Custom.

Con Aura Immersive – dichiara il chief innovation officer di Aura Group, Denis Tredese – vogliamo digitalizzare i saperi e renderli fruibili agli studenti delle scuole in modo accattivante e semplice e offrire alle scuole una visione integrata che ingloba in sé hardware, software e contenuti, è di facile gestione e fruibilità a tutti i livelli“.

Gli investimenti del Pnrr

Il progetto nasce anche per rispondere alle sfide del Pnrr che, con il bando “Scuola 4.0” promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, prevede l’investimento di 2,1 miliardi di euro per gli istituti scolastici di cui 1,7 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro e con un’altra specifica linea di investimento, promuove un ampio programma di formazione alla transizione digitale di tutto il personale scolastico. Portare l’innovazione nelle scuole può facilitare gli studenti nell’apprendimento, nella crescita personale e può dare l’opportunità di far riflettere sui temi del sociale legati alle tematiche giovanili.

La digitalizzazione in Italia

Attualmente l’Italia, in base al report DESI 2022 della Commissione Europea, che monitora i progressi in ambito digitale compiuti dagli Stati dell’Unione Europea, l’Italia si colloca al 18° posto tra i 27 paesi, con un punteggio di 49,3 rispetto alla media di 52,3.

Nonostante il posizionamento non sia dei migliori e degno della nostra economia, il rapporto riconosce al nostro Paese lo sforzo per tendere a un miglioramento: “Vi è una tendenza di convergenza complessivamente positiva: l’UE continua a migliorare il proprio livello di digitalizzazione e gli Stati membri che sono partiti da livelli inferiori stanno gradualmente recuperando terreno, crescendo a un ritmo più rapido. In particolare, Italia, Polonia e Grecia hanno notevolmente migliorato i propri punteggi DESI negli ultimi 5 anni, attuando investimenti sostenuti con una maggiore attenzione politica al digitale, sostenuti anche da finanziamenti europei”.

Resta, però, molta strada da fare per raggiungere le maggiori economie europee e iniziare a invstire nel percorso scolastico è l’unia via per dare alle generazioni gli strumenti futuri per comprendere la realtà in cui vivranno e competere dal punto di vista lavorativo ed economico in un contesto sempre più internazionale.

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