Alda Merini, Sylvia Plath, Virginia Woolf, Antonia Pozzi. Ma anche Camille Claudel, Marie Curie, Hedy Lamarr, Colette, Sibilla Aleramo. Poetesse, scrittrici, scultrici e pittrici, artiste. Inventrici, scienziate e studiose. Donne che hanno fatto la differenza, anticonformiste, creative e visionarie, che hanno dovuto lottare perché fossero accettate le loro voci fuori dal coro. Quelle voci di chi ha anche un disagio psichico con cui fare i conti. Ma come venivano diagnosticate le malattie psichiche se a soffrirne era una donna? Quanto contava il suo corrispondere – o meno – alle aspettative sociali?
Un incontro a Milano punta a far riflettere su questo aspetto in uno spazio simbolico, lo Spazio Alda Merini, la casa museo dedicata alla più grande poetessa italiana del Novecento. Un incontro che trae lo spunto dai personaggi contenuti nell’Almamatto (Baldini & Castoldi, 2021), una sorta di almanacco che racconta al posto del santo del giorno il “matto” del giorno e che contiene episodi bizzarri, curiosi e poco noti di quelle donne e quegli uomini che con le loro opere hanno fatto la storia e che, spesso, hanno sofferto di disurbi psichici anche gravi.
“La narrazione della follia o della stravaganza femminile è differente da quella riferita al genere maschile“, sottolinea Alcesti Alliata, psicologa e tra le autrici e gli autori dell’Almamatto. “Il dolore e la sofferenza sono elementi comuni, ma nelle biografie al femminile prevale un non so che di colpevole; si intensificano gli aspetti morbosi; emerge sovente una certa disattenzione, che sconfina nell’oblio, soprattutto nei confronti della “produzione”, artistica o scientifica che sia“, aggiunge.
L’incontro è nel calendario del Fuorisalone a Milano, giovedì 9 giugno 2022 alle 18,30 presso lo Spazio Alda Merini. Parteciperanno 4 tra i 14 autori e autrici del libro: Alcesti Alliata psicologa e filosofa, Massimo Buratti, psicologo, filosofo e supervisore clinico, Raffaella Crosta, psicologa clinica, Giampietro Savuto, psicologo e psicoterapeuta e fondatore di Lighea Onlus. Con loro, Donatella Massimilla regista, drammaturga, anima dello Spazio Alda Merini e delle memorie della poetessa e Anna Alberti, giornalista.
L’ingresso è gratuito, gradita la prenotazione qui.