Donne pronte a mettersi in gioco, giovani e meno giovani, con una buona idea imprenditoriale da portare avanti. Si aprono nuove opportunità per l’imprenditoria in rosa con il Fondo Impresa Femminile che ha una dotazione di circa 200 milioni di euro e che parte a maggio. Lavoratrici autonome con partita Iva, cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione costituite per almeno i due terzi da donne o imprese individuali con titolare una donna: sono queste le categorie che possono accedere al nuovo fondo che è stato di recente presentato al ministero dello Sviluppo economico. Le agevolazioni saranno concesse per gli investimenti nei settori del turismo, commercio, agricoltura, industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli e nei servizi.
Non ci sono limiti d’età
Con una dotazione di 193,8 milioni per l’esattezza, il fondo dà la possibilità alle donne, senza limiti di età, di accedere alle agevolazioni. La misura dispone, in particolare, di una dotazione finanziaria pari a 160 milioni di euro di risorse legate al Pnrr più 40 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2021. Nella prima fase, il fondo prevede l’apertura di sportelli on line e l’attivazione di azioni di accompagnamento, formazione e valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne. Da maggio sarà possibile presentare le domande al ministero dello Sviluppo economico (attraverso Invitalia) di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Giorgetti: “Vogliamo recuperare il gap con gli altri Paesi europei”
La misura a favore delle donne si ascrive, ha spiegato il ministro Giancarlo Giorgetti, nella strategia per “recuperare il gap con gli altri Paesi europei “. La domanda per ottenere le agevolazioni , ha precisato, “non deve nascere per prendere il contributo, ma alla base ci devono essere un’idea imprenditoriale, il coraggio, lo spirito che è quello che poi crea lo sviluppo“. Lo Stato supporta, infatti, “le idee che sono valide, delle donne che si mettono in gioco“, idee “pronte a camminare sulle loro gambe. Ci sono tante donne, giovani, non giovani, dinamiche, pronte ad accettare la sfida“. Si tratta di incentivi “che nascono per aiutare le imprese vere, non per agevolare i prenditori di contributi“.
Bonetti: “è tra i progetti più innovativi del Pnrr”
Il progetto presentato al Mise è stato accolto con favore dalla ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti che lo ha definito “tra i più innovativi del Pnrr. Noi
abbiamo scelto di investire sull’empowerment delle donne, riconoscendo nell’imprenditorialità femminile una delle leve piu’ efficaci di valorizzazione di energie e competenze del nostro Paese“. Ha commentato positivamente la misura, in occasione della presentazione alla stampa, anche Rossella Ferro, appartenente alla famiglia proprietaria di Pasta Molisana e direttrice marketing dell’azienda. Le nuove misure, ha detto Ferro, “rappresentano la vera strada per l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro; coloro che vengono sostenute nel portare avanti una impresa indipendente riescono a valorizzare al meglio le proprie competenze e progetti“. L’imprenditrice ha sottolineato che in azienda sono arrivati alla quarta generazione di imprenditori del settore ma che lei è la prima donna che assume un ruolo operativo. “Fare impresa al Sud è molto difficile– chiosa -; nel Molise in una zona interna lo è molto di più“.
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