A Scanno, incantevole borgo dal celebre lago a forma di cuore nel Parco nazionale d’Abruzzo, si svolgerà dal 25 al 27 giugno “Ju Buk” (dal dialetto: la bisaccia del pastore transumante) rassegna letteraria di autrici che si sono distinte attraverso la loro scrittura per portare avanti quel cambiamento socioculturale che il mondo attende da tanto, troppo tempo.
«La pandemia ha, se possibile, reso questo cambiamento ancora più urgente, accentuando diseguaglianze e contraddizioni sociali, laddove le donne sono state le più colpite non solo dall’ esposizione al contagio ma soprattutto dalla perdita di occupazione, dell’homeworking, dalla violenza con cui hanno dovuto fare i conti rimanendo chiuse in casa» commenta Eleonora de Nardis, curatrice di Ju Buk, che prosegue: «Oggi più che mai è chiaro che per la ricostruzione è necessario riscrivere nuove grammatiche di rapporti tra i generi, segnare il solco di una nuova stagione femminista e di un riscatto individuale che si faccia corale».
Questi sono solo alcuni dei temi che scrittrici, giornaliste, autrici affronteranno nel corso degli appuntamenti a Scanno, il borgo abitato dalle antiche “regine”, protagoniste degli scatti di maestri quali Henri Cartier Bresson e Gianni Berengo Gardin.
Ju Buk si inserisce all’interno della manifestazione “Scanno Borgo in Festival” che prevede una 3 giorni di vernissage, mostre, laboratori artigiani e performance musicali. Saranno presenti firme d’eccezione, fortemente volute da Eleonora de Nardis, Roberta Scorranese e Manuela Perrone, che insieme hanno composto un programma molto ricco, presto disponibile online. Presenteranno i loro libri, ad esempio, Valeria Parrella, Donatella Di Pietrantonio, Vera Gheno, Giulia Blasi e molte altre autrici!
Ju Buk sarà diviso in 3 aree tematiche, ciascuna per ogni giorno, con tre madrine che si sono distinte per le loro battaglie in quegli ambiti: per la sezione “Discorsi d’odio” la madrina sarà Antonella Napoli; per “Stereotipi di genere” sarà con noi l’on. Stefania Pezzopane; infine per “Diritti civili” la sen. Monica Cirinnà.
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