Imparare le lingue, ecco le app per conversare con l’estero

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Ogni sera, quando figli e marito si allenano intorno al tavolo da ping pong, Irina mi  manda un audio in cui racconta la sua giornata col tic toc della pallina di sottofondo e mi gira foto in cui condivide esperimenti culinari, torte favolose, giardini imbiancati e selfie davanti al Cremlino. E finisce sempre col suggerirmi film da vedere. Irina vive in Russia ed è la mia amica di Tandem, una delle molte app di scambio linguistico che in questi mesi di confinamento possono aiutarci a trasformare gli incontri virtuali in occasioni di apprendimento.

Visto che trascorreremo i giorni di Natale soprattutto tra le mura domestiche, una valida alternativa alla noia è trovare attività interessanti per trascorrere il tempo. Servono a non perdere l’attitudine a vedere il lato positivo delle cose. Ciò che ci manca di più probabilmente è la condivisione di esperienze con le persone care e lo stare con gli amici e per questo motivo già dal primo lockdown ci siamo sbizzarriti con incontri e aperitivi virtuali. Le app di scambio linguistico hanno un vantaggio in più: sono un modo per migliorare la conversazione in un’altra lingua e allo stesso tempo di conoscere persone e culture al di là dei confini nazionali.

aurelien-romain-znrkabrsf14-unsplashNell’ultimo mese ho provato Tandem e così sono diventata amica di Irina, 39enne di Mosca che quasi quotidianamente condivide con me le sue giornate. In queste quattro settimane ho saputo che lavorava presso una multinazionale di abbigliamento come HR, che figli e marito giocano ad alti livelli a ping pong e che lei si dedica a casa e famiglia ed è un’incredibile cuoca, soprattutto di torte decorate con pasta da zucchero. E poi che da bambina ai tempi della Cccp poteva vedere solo un canale tv e solo con l’avvento di Michail Gorbachev ha scoperto la tv italiana. Il primo canale libero le consentiva di vedere il calcio, così è diventata una sfegatata juventina innamorata di Alex Del Piero. E fra un’informazione personale e una di storia russa, io la aiuto con l’italiano e lei mi aiuta con il russo. Il suo obiettivo è riuscire la prossima estate a Rimini a ordinare la trota invece della trippa.

Come funziona? Da insegnante di lingue so che uno degli scogli più ardui da superare nell’apprendimento sia riuscire a essere fluidi nell’espressione orale: tutti possiamo imparare la regola di grammatica, con la pratica riusciamo anche a intuire cosa ci stanno dicendo ma spesso riuscire a rispondere ed esprimersi a voce rappresenta una grande frustrazione. Tuttavia l’unica via per imparare e sbloccarsi è proprio chiacchierare, mettersi alla prova. Ancora meglio se con un madrelingua.

La difficoltà nella produzione orale sta nella profonda differenza tra abilità puramente passive di percezione come leggere e ascoltare, e quelle attive di produzione, come appunto scrivere e parlare. Come scrivono Salvatore Aglioti e Franco Fabbro in questo articolo di Le Scienze Dossier, la complessità dell’apprendimento linguistico è spiegata dal fatto che “il linguaggio è una funzione cognitiva tra le più complesse – non è legato a una singola struttura … Siccome l’apprendimento più naturale della lingua sembra avere luogo in forma implicita, la seconda lingua ed eventualmente la terza devono essere acquisite in questa forma, magari durante attività di socializzazione o gioco”.

nikita-lebedev-3hot6tulpdq-unsplashUna conclusione sicuramente valida per i bambini, ma anche per gli adulti che vogliano migliorare le proprie competenze linguistiche. Il nodo dell’apprendimento di una lingua in un contesto di socializzazione o gioco è fondamentale e nel contesto di socializzazione il tandem linguistico è perfetto. Nel momento in cui devo spiegare a Irina come cucinare la pasta alla carbonara, per evitare che faccia brutte figure con i suoi commensali, sono costretta a farmi capire e a usare tutte le risorse di cui sono in possesso. Inoltre una conversazione a fine giornata in cui ad esempio condividiamo le nostre esperienze con i figli rappresenta un momento di conversazione leggero, che è alla base di qualsiasi rapporto tra amici. Così la fatica della barriera linguistica si supera più volentieri. Dall’altra parte infatti c’è una persona come noi, che ha voglia di mettersi alla prova e comprende le nostre difficoltà, perché sono anche le sue.

Con Irina ho contatti brevi ma quotidiani, con altri tandem invece le conversazioni sono più rare. Ognuno dedica il tempo che ha a disposizione. A  Tandem esistono diverse alternative. Per esempio Hallo Talk, Italki o Conversation Exchange. Uno dei punti di forza di Tandem sono le recensioni: valido strumento per scegliere il partner linguistico più adatto e stare alla larga da chi non frequenta la piattaforma per mere velleità linguistiche. Ci vuole un po’ di tempo per trovare la propria “Irina ideale” come nel mio caso e potrà anche capitare di cominciare conversazioni che spesso si concludono in breve tempo o di dovere bloccare chi, invece di Tandem, pensa di trovarsi su Tinder.

Le app di scambio linguistico sono certamente uno strumento efficace per l’apprendimento linguistico ma allo stesso tempo sono anche utili per costruire legami positivi tra culture diverse. In piena pandemia, chiusi ognuno a casa propria, una finestra aperta su un Paese diverso ci permette di rompere la sindrome del nido e allo stesso tempo di ricordarci che là fuori ci aspetta un mondo, appena sarà possibile tornare a viaggiare. E chissà che allora non conosca Irina di persona.

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  • Angela Rossoni |

    Articolo molto interessante!

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