Quanto ci pesa non poter fare sport? Tanto se eravamo degli sportivi amatoriali, abituati agli allenamenti bisettimanali o alla corsa mattutina o serale. Ci sono persone, però, per cui lo sport è molto di più che attività fisica, è una vera e propria medicina. Persone che già prima dell’emergenza sanitaria in atto vivevano in una condizione di “isolamento”. Stiamo parlando di tanti ragazzi affetti da disabilità intellettive che grazie alla pratica sportiva riescono quotidianamente ad ottenere dei benefici straordinari in termini di qualità della vita e inserimento sociale. Di questo, e molto altro, si è discusso ieri pomeriggio durante la conferenza stampa (online su Zoom) in occasione della presentazione della prima edizione degli Special Olympics “Smart Games”, una formula innovativa e smart nata proprio per volontà degli stessi atleti dopo l’annullamento dei Giochi Nazionali Estivi che si sarebbero dovuti svolgere il prossimo giugno in Lombardia, a Varese, e che avrebbero coinvolto oltre tremila partecipanti.
Special Olympics | Un po’ di storia
Tutto ebbe inizio più di 50 anni fa quando Eunice Kennedy Shriver – sorella di John Fitzgerald Kennedy – vide come le persone con disabilità intellettiva venivano trattate ingiustamente, notando in particolar modo che molti bambini affetti da questa patologia non avevano nemmeno un posto dove potersi esprimere attraverso il gioco. Questa fu una leva emotiva così forte da portarla a creare il primo programma sportivo internazionale dedicato agli atleti con disabilità intellettiva, Sport Olympics appunto. Oggi l’associazione è riconosciuta dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ed è presente in 169 paesi, tra cui l’Italia, con oltre cinque milioni di atleti e più di centomila competizioni ogni anno.
Special Olympics Smart Games | Un inno alla creatività
“Creatività” è stata una delle parole più utilizzate durante la conferenza stampa. Il Presidente di Special Olympics Italia Angelo Moratti e quello di Special Olympics International Tim Shriver, così come David Evangelista (Regional President & Managing Director Special Olympics Europe), hanno sottolineato sia il grande lavoro dell’Italia a livello nazionale e territoriale sia come, questi Smart Games, rappresentino un inno alla creatività italiana. Everywhere We Play, infatti, è il motto che accompagnerà questi Smart Games dal 10 al 31 maggio prossimi, e che racchiude in se lo spirito di determinazione, sacrificio, e abnegazione degli atleti Special Olympics che hanno trovato nell’annullamento dei Giochi nuova forza per reinventarsi e continuare ad allenarsi, avviando una vera e propria rivoluzione sportiva.
“Special Olympics è presente in 170 Paesi al mondo, ma l’Italia, anche inq uesta occasione, ha dimostrato di essere il Paese più innovativo e creativo” ha sottolineato Angelo Moratti, proseguendo: “Quando è arrivata la crisi, ci siamo messi a ragionare su cosa avremmo potuto portare l’organizzazione a un nuovo livello dettato dalle circostanze. Siamo partiti dai video degli atleti e siamo arrivati al progetto presentato oggi, che ha avuto l’apprezzamento di Tim Shriver. Il progetto sarà certamente duplicato ora in altri Paesi, a partire dal Belgio“.
Saranno 17 le discipline sportive che gli atleti Special Olympics svolgeranno al sicuro, in casa propria: Atletica, Badminton, Basket, Bocce, Bowling, Calcio, Canottaggio, Karate, Ginnastica, Golf, Nuoto, Equitazione, Pallavolo, Racchette da neve, Rugby, Snowboard e Tennistavolo; una dimostrazione concreta di come, nonostante ad oggi non ci possa essere un luogo fisico per poter competere, lo sport riesca ad andare oltre le barriere (e l’isolamento), permettendo a chiunque di competere.
Ma c’è di più. Nonostante l’incertezza e il timore diffusi Special Olympics Italia ha continuato a mantenere salda la consapevolezza di poter fare molto, nel suo piccolo, per la quotidianità di ogni singolo atleta chiuso in casa e con troppo tempo “vuoto” a disposizione. Per questo, già dallo scorso mese di marzo, ogni giorno è stato organizzato un appuntamento denominato MuoviamocINsieme, allenamenti quotidiani eseguiti attraverso brevi video realizzati da Tecnici Nazionali che propongono agli atleti alcuni esercizi da svolgere in casa.
Gli Special Olympics Italia Smart Games nascono, quindi, dal forte desiderio di premiare l’impegno quotidiano e la tenacia di questi ragazzi che tanto possono insegnare, specie in questo momento, alla nostra società. A partire da oggi, sul canale ufficiale YouTube dell’associazione, saranno caricati i video dedicati alle discipline da svolgere durante gli Smart Games – comprese le indicazioni su come riprodurre alcuni attrezzi se non si hanno a disposizione – che possono rappresentare per gli atleti non soltanto una sfida con se stessi ma soprattutto a quella parte del mondo che ancora oggi preferisce escludere piuttosto che includere.
Special Olympics Smart Games | Istituzioni e tanti amici
A rendere ancora più carica emotivamente la conferenza stampa è stato l’atteggiamento di vera unione e vicinanza delle istituzioni e dei tanti amici Special Olympics, dai massimi rappresentanti del governo come i Presidenti di Camera e Senato On. Roberto Fico e On. Maria Elisabetta Alberti Casellati e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora (che ha sottolineato come il governo stia studiando un protocollo specifico per le attività sportive), a quelli degli organi sportivi con Giovanni Malagò, Presidente del CONI, e Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, senza dimenticare grandi campioni dello sport e della solidarietà come Valeria Mazza, Valentina Vezzali, Giuseppe Abbagnale, Luca Bigi (capitano della nazionale italiana di rugby) e Paolo Bonolis, che hanno sposato il progetto Special Olympics Smart Games, sottolineando alcuni aspetti fondamentali:
* lo sportivo è resiliente, capace di adattarsi al cambiamento e reagire di conseguenza, essere capaci di fare questo senza far perdere all’evento i valori portanti sui quali è stato pensato, vuol dire essere la base di un grande Paese;
* con l’impegno, la volontà e la passione nessun obiettivo potrà essere mai precluso;
* la funzione sociale dello sport ha un ruolo fondamentale in un Paese come l’Italia dove la percentuale di sportivi con disabilità è ancora troppo bassa, per questo motivo gli Special Olympics Smart Games diventano ancora più importanti per esaltare l’inclusione e la valorizzazione delle diversità praticando il proprio sport dove la competizione rende fratelli e non avversari.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per assistere – anche online – ai momenti clou di un evento internazionale. Dalla conferenza stampa di presentazione al Torch Run, dalla cerimonia di apertura alle prove di abilità e alle competizioni vere e proprie (incluse le gare di sport unificato in tutte le discipline), fino ad arrivare al momento del riconoscimento e della premiazione finale. Se pur con finalità diverse, gli Smart Games intendono sostituire i Giochi Nazionali Estivi di Varese, aprendo una finestra su un mondo ancora poco conosciuto e che chiede a gran voce la cosa più semplice del mondo: nessuno resti escluso. SIAMO TUTTI UGUALI. Have a wonderful games!