Saliamo a bordo della Vespucci, la Signora dei Mari

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Ottantotto anni e non sentirli. La Signora dei Mari, simbolo della marineria italiana nel mondo, è la protagonista di questo libro firmato dalla giornalista Eleonora Lorusso che dalle frequenze di Rtl 102.5, media partner, racconta le sue campagne. La Vespucci è la sua storia, è i suoi legni, è le sue vicissitudini avventurose, è i racconti di personaggi famosi e della gente comune che ci è salita sopra.

La Vespucci, l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare, maestosa e affascinante, è i mari che ha solcato e la storia intensa che ha vissuto fino ai giorni nostri. Lorusso condensa tutto questo, dandoci un assaggio di ciò che essa rappresenta ancora oggi per migliaia di persone nel mondo. «Da quando racconto le campagne di Nave Vespucci alla radio – spiega Eleonora Lorusso,  – tengo un mio personalissimo diario di bordo in cui annoto ciò che sento dai comandanti, dagli allievi ufficiali, dai nocchieri ma anche dai semplici cittadini che salgono a bordo per le visite. Ne è nato un libro che, mi auguro, possa spiegare il fascino, quasi l’incantesimo, che Nave Vespucci esercita su chiunque metta piede sul suo ponte. Nave Vespucci riunisce in sé bellezza, valori etici e, cosa che non guasta mai, spirito d’avventura. Per questo è così amata».

Non chi comincia, ma quel che persevera”. Sono in molti a conoscere e a riconoscersi nel celebre motto che sintetizza tante delle virtù di chi vive e opera a bordo di una nave come questa.  È una frase che ispira e che motiva. Ma non fu la prima. Arrivò nel 1978 a sostituire il precedente motto “Saldi nella furia dei venti e degli eventi” del 1946 che a sua volta era stato inserito al posto del primo “Per la Patria e per il Re”.

Raccontare la Vespucci e tutto il suo mondo potrebbe rappresentare un’impresa ardua che, invece, Lorusso affronta egregiamente, riuscendo a “traghettare” il lettore lungo questo viaggio sia gli appassionati che i neofiti. La Vespucci, una nave a vela con motore ausiliario, è una vera forza della natura, nata sotto una buona stella: basti pensare che è stata costruita nei primi anni Trenta a tempo di record nei cantieri navali di Castellammare di Stabia (solo 1 anno e 2 mesi), ispirata ai vascelli di fine Settecento e di inizio Ottocento che sostituirono i vecchi e pesanti galeoni. Non tutti sanno, però, cha la nave scuola Vespucci aveva una gemella, il “Cristoforo Colombo”: entrambe condussero diverse campagne di istruzione, imbarcando i cadetti dell’Accademia. Ma quest’ultima ebbe una fine ingloriosa, riportata con rigore giornalistico dalla Lorusso e che non anticipiamo ai lettori.

E poi c’è la vita di bordo, con i suoi ritmi, i suoi riti scaramantici, la gestione del quotidiano e le avventure straordinarie come ad esempio “La manovra impossibile di Taranto” ad opera dell’ammiraglio Agostino Straulino, a metà degli anni Sessanta o “La risalita del Tamigi”. A bordo ci sono circa 400 militari. Si dorme sull’amaca e ci si abitua anche al mal di mare.

È singolare come la Vespucci riesca a stare al passo coi tempi e a ricordare un passato così forte e importante. Ogni servizio ha il suo compito peculiare a bordo. E non bisogna pensare che sia un mondo tutto maschile. Anzi. Occorre precisare che le donne in Marina sono presenti dal 2000, sebbene l’ingresso sia stato proposto nel 1963.

«Nel nostro Paese, secondo i dati ufficiali (aggiornati a gennaio 2018) – riporta Lorusso nel libro – oggi la Marina Militare conta su 2.407 donne, che rappresentano circa il 6% dell’intero personale. La quota femminile in divisa è presente anche in operazioni di Peace keeping e Peace building, oltre che a bordo delle diverse unità militari. Il primo comandante donna della Marina Militare è stata nel 2013 il tenente di vascello Catia Pellegrino, a cui era stata affidata la guida del pattugliatore Libra, meno che quarantenne, esattamente a 37 anni».

«Le donne a bordo di Nave Vespucci  – prosegue – durante la campagna 2018 sono state in tutto 64 (dati al 30 agosto 2018), delle quali 44 in temporaneo imbarco e 20 che invece sono parte effettiva dell’equipaggio».

Una di loro è anche considerata la mascotte dei nocchieri, Federica Rometta, che ammette candidamente di essere la più piccola, ma simpaticamente anche di scalpitare “tra i più ribelli”.

I dati segnalano che la presenza femminile in Italia varia dall’1 al 2%, a differenza da quanto accade in altri paesi d’Europa e prendono in considerazione, però, anche la presenza nel settore alberghiero delle navi da crociera. La ricerca sottolinea come le donne svolgano generalmente mansioni modeste, mentre solo il 7% è rappresentato da ufficiali, e nel 93% dei casi si tratta di marinaie.

L’autrice del libro è in tour e, dopo Roma e ieri Milano, sarà a Trieste sabato 12 ottobre, presso libreria Ubik, in occasione della Barcolana 2019 e a Venezia  giovedì 17 ottobre, a bordo del Vespucci, in occasione del Simposio internazionale delle Marine.


Titolo:  Nave Vespucci – Diario di bordo radiofonico dalla Signora dei Mari

Autore:  Eleonora Lorusso

Casa editrice:  Mursia – collana Leggi Rtl 102.5

Anno di uscita:  2019

Prezzo:  18,00 euro