A Mantova immersione totale nell’arte e nel teatro di Marc Chagall

Marc Chagall Sulla città, 1914/1918 olio su tela , 139 x 197 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018

Marc Chagall
Sulla città, 1914/1918
olio su tela , 139 x 197 cm
Galleria di Stato Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

È il 1920 quando l’artista Marc Chagall (1887-1985) riceve l’incarico di dipingere le scenografie dello spettacolo che deve inaugurare la nuova stagione del Teatro Ebraico di Mosca. Il giovane Chagall però va oltre e si offre di raffigurare non solamente le scene ma anche i pannelli destinati a rivestire le pareti della sala, creando così un’opera d’arte unica.

Dopo quasi 100 anni quest’opera monumentale torna a vivere a Mantova, capitale d’arte e di cultura, dal 5 settembre fino al 3 febbraio 2019, nella mostra “Marc Chagall. Come nella pittura così nella poesia”.

L’esposizione si terrà nei rinnovati spazi del medievale Palazzo della Ragione in concomitanza con Festivaletteratura (5-9 settembre 2018). Una scelta di certo non casuale, quella di unire l’arte del pittore bielorusso con le parole scritte, visto che Chagall, insieme a Picasso e Delauney, è stato uno degli artisti più raccontati dai letterati del Novecento.

La mostra, a cura di Gabriella Milia in collaborazione con la Galleria di Stato Tretjakov di Mosca, espone oltre 130 opere emblematiche di Chagall che coprono un periodo creativo che va dal 1911 al 1939 e che è rappresentato da dipinti iconici come “Sulla città”.

Marc Chagall Introduzione al teatro ebraico, 1920 tempera e caolino su tela, 284 x 787 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018

Marc Chagall
Introduzione al teatro ebraico, 1920
tempera e caolino su tela, 284 x 787 cm
Galleria di Stato Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

Cuore dell’allestimento sarà proprio la ricostruzione dell’ambiente del Teatro ebraico da camera, uno spazio ricavato in un ex appartamento padronale che Chagall progetta minuziosamente curando oltre ai 7 dipinti parietali in mostra – fra cui emergono le rappresentazioni a statura intera delle quattro arti “Musica”, “Danza”, “Letteratura” e “Teatro” – anche le decorazioni per il soffitto, il sipario, i costumi e le scenografie per tre pièce teatrali. Un’opera d’arte monumentale realizzata in soli 40 giorni che esprime il pensiero di Chagall sul teatro ebraico e sulla sua rinascita nella Russia rivoluzionaria.

Marc Chagall Dettaglio, Introduzione al teatro ebraico, 1920 tempera e caolino su tela, 284 x 787 cm Galleria di Stato Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018

Marc Chagall
Dettaglio, Introduzione al teatro ebraico, 1920
Galleria di Stato Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia
© Chagall ®, by SIAE 2018

Oltre alle quattro arti personificate dal pittore, l’attenzione si concentra sul vasto pannello di 3×8 metri “Introduzione al teatro ebraico”. A caratterizzarlo una grande parata di personaggi a grandezza naturale – gli stessi protagonisti dell’impresa del teatro, dal regista Granovskij al critico d’arte Efros insieme allo stesso Chagall, che si autoritrae – che sono rappresentati con un metodo più sintetico e immediato, ricco di pennellate leggere ed euforiche, che si differenzia dal suo modo abituale di fare pittura.

Di rilievo anche il fregio del “Banchetto di nozze” che raggiunge gli otto metri di lunghezza raffigurando una tavola imbandita a festa, insieme al dipinto di dimensioni quasi quadrate “Amore sulla scena” tratto dal balletto classico.

Sono parte del percorso di visita anche le illustrazioni che Chagall ha realizzato nel corso degli anni su commissione del grande mercante ed editore d’arte Ambroise Vollard, ulteriore trait d’union fra il mondo dell’arte e quello della letteratura. Numerose acqueforti che traducono in immagini testi importanti come “Anime morte” di Nikolaj Gogol’ e la Bibbia.

Marc Chagall ANIME MORTE La tavola imbandita di Sobakevič, 1923/1925 incisione su carta, puntasecca 37,3 x 28 cm Galleria di Stato, Tretjakov di Mosca © The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia © Chagall ®, by SIAE 2018

Marc Chagall
ANIME MORTE
La tavola imbandita
di Sobakevič, 1923/1925
incisione su carta, puntasecca
37,3 x 28 cm
Galleria di Stato, Tretjakov di Mosca

Arte e parole si intrecciano anche nel catalogo della esposizione edito da Electa, che è anche organizzatrice e produttrice della mostra. Un volume in cui il personaggio di Chagall viene rappresentato tramite testi inediti e non, tradotti per la prima volta, in cui poeti, scrittori e critici militanti del Novecento lasciano la loro testimonianza sul percorso del pittore bielorusso. Fra i tanti, spiccano i nomi di Apollinaire, Eluard, Breton, Bachelard e Nabokov.

Un’occasione unica per rivivere dopo quasi 20 anni di assenza dall’Italia il capolavoro di Chagall, sentirsi avvolti dalle sue opere provando a mettersi nei panni di uno spettatore degli anni ‘20 incuriosito dai colori, dalle forme e dalle parole del grande maestro capace di creare un’operazione artistica d’avanguardia senza precedenti.

MARC CHAGALL come nella pittura così nella poesia
Mantova, Palazzo della Ragione
5 settembre 2018 – 3 febbraio 2019
www.chagallmantova.it