«Noi avevamo più sogni, più utopia! Loro oggi sono un po’ cinici, realistici, come se fossero più vecchi di me. Noi un po’ più problem solving, per usare un’espressione corrente. Ma loro più interconnessi, tecnologici, risolvono cose con la tecnologia. Noi, invece, ci preoccupiamo più delle cose psicologiche, esistenziali, profonde». La costruzione di un sogno. Lavorare per un progetto futuro da immaginare e realizzare giorno dopo giorno. La speranza e la consapevolezza che tutto potrà diventare realtà. Chi parla è Giustina Ruggiero, nata nel 1956 a Manfredonia (Fg), che ha vissuto appieno gli anni del boom economico e un’infanzia a Roma (suo padre atleta e maestro di scherma, ha partecipato alle Olimpiadi di Roma) avvolta e cullata dalla nuvola di un benessere appena sbocciato.
La prima auto per la famiglia, la lavatrice, il televisore, la novità della spesa al supermercato. La povertà e la guerra sono lontane anni luce, alle spalle di un futuro che veniva avanti danzando, costruito giorno dopo giorno e che faceva capolino dagli schermi Rai, tra uno sceneggiato e una canzone di Mina.
“Loro”, quelli un po’ cinici e realistici sono i suoi figli, Niki, Marta e Jacopo. Generazioni a confronto, diverse naturalmente per approccio e per visione del mondo. È a Milano, dove Giustina approda nel 1975 all’università Cattolica insieme a suo marito Michele – sposi giovanissimi – che formerà la sua coscienza civile, l’impegno per la comunità e troverà la sua vera vocazione, proprio negli anni della contestazione, in pieno distacco dalla visione della famiglia tradizionale di provenienza. «La musica ci ha salvati»: Guccini, Jannacci e De André da suonare e cantare ovunque, insieme, lei alla voce, Michele alla fisarmonica.
All’università, in piazza, nei locali, sui Navigli. «Eravamo sognatori, un po’ ingenui a ripensarci oggi, ma volevamo a tutti i costi diffondere le nostre idee. La musica ci ha tenuto lontano dalle frange più estreme e combattevamo per il nostro futuro usando il teatro, le arti, la creatività – racconta – io che studiavo Filosofia, con indirizzo Comunicazioni Sociali, scrivevo gli slogan e cantavo».
L’intera storia di Giustina Ruggiero è contenuta nell’ebook Donne di Futuro – Generazioni a confronto sul lavoro di domani, scaricabile gratuitamente cliccando sulla foto qui di seguito: