Riapre il Parlamento e il mural che rappresenta il bacio appassionato Salvini-Di Maio, così come improvvisamente apparso su tutti i quotidiani nazionali, scompare a Roma da via del Collegio Capranica, a metà strada tra Montecitorio e palazzo Madama. Il grande cuore rosso che coronava l’indomita passione tra i due protagonisti indiscussi del palcoscenico politico italiano, è già tramontato. Eppure le grigie e bieche pennellate degli addetti ai lavori non possono cancellare l’immagine che ci ha voluto regalare Tvboy, artista italiano esponente della Pop Art Urbana; un’immagine che conserveremo, per un po’, nei nostri cuori e che racchiude in sé in maniera, a mio parere, geniale tutte le contraddizioni e i punti deboli di questa campagna elettorale sui generis.
Eppure è stata cancellata in tempo record.
La cosa mi ha fatto sorridere. È indubbio che la fugace rappresentazione che ci ha regalato l’artista abbia indiscutibilmente colto nel segno. Tvboy si è fatto comico e ci ha regalato quel riso di cui parla Henri Bergson (1859-1941) nel suo saggio dei primi del ‘900, un riso che ha una specifica utilità morale e sociale, un riso che mira a correggere tutte quelle forme di irrigidimento contro la vita sociale che sono troppo blande per essere sanzionate materialmente dalla legge o dalla morale ma, parimenti, ne minacciano lo sviluppo. Allora i due personaggi si fanno attori e l’immagine diventa una commedia che ha per protagonisti non già Salvini e Di Maio, due entità ben determinate, ma personaggi stereotipati, marionette dietro alle quali traspaiono le inclinazioni che li dominano e dove il riso ha un unico fine, quello di correggere ridendo. Una funzione sociale quindi, a vantaggio di chi guarda ma anche, in ultima analisi, di chi è rappresentato.
Eppure quel bacio è stato sigillato per sempre.
Negli Stati Uniti sono recentemente usciti due libri per bambini: il primo libro è stato scritto da Charlotte e Karen Pence, la figlia e la moglie del vicepresidente degli USA e si intitola Marlon Bundo’s: a day in the life of the vice president (ossia Marlon Bundo: un giorno nella vita del vice-presidente) il cui protagonista è il coniglio del vicepresidente Mike Pence un repubblicano contrario all’uguaglianza dei diritti per gay e lesbiche e a favore delle teorie riparative che “rettificano” l’orientamento sessuale dei gay. Il secondo è stato lanciato, in risposta, dal comico britannico John Oliver ed è intitolato “A day in the life of Marlon Bundo” ossia “un giorno nella vita di Marlon Bundo” e racconta la storia d’amore tra il consiglio vicepresidenziale e un altro coniglio maschio, osteggiata da una cimice puzzolente (che ricorda tanto Pence) ed è contraria al matrimonio tra animali dello stesso sesso.
Il meccanismo è lo stesso, incentivare un riso che stimoli l’intelligenza e l’empatia di chi guarda. Per quanto i conigli non mi piacciano affatto (chi mi conosce sa che li ritengo irrazionalmente degli animali intrinsecamente cattivi) spero tanto che la versione gaya di Marlon Bundo non venga cancellata o messa in salamoia ma continui a far ridere i suoi lettori.