Dal dieci settembre, due padri si incontrano in radio per raccontare il mondo, la scuola, i figli, la famiglia da un punto di vista maschile. Lo fanno ogni domenica, dalle 11.00 della mattina, su Radio 24. Sono Matteo Bussola, disegnatore Bonelli, blogger fra i più amati, scrittore di successo con il suo Notti in bianco, baci a colazione, e Federico Taddia, giornalista, scrittore e autore prolifico e versatile. Ricordano i Moore e Curtis della serie tv the Persuaders, altrettanto scanzonati e fra loro diversi, insieme sono i Padrieterni.
Bussola è l’icona della nuova paternità, quella di cura e presenza, quella che si confronta ad armi pari con la figura tradizionale della madre. Taddia è anche lui un papà, disincantato e ironico, che della paternità non fa baluardo. Cinque figli in due, di tutte le taglie, dalla prima infanzia all’adolescenza, Bussola e Taddia raccontano il mondo che è loro prossimo, fatto di lavoro e famiglia, insegnanti e corsi di judo, un mondo che è anche il nostro, ma che spesso non abbiamo il tempo di osservare. I due invece ci portano a scoprire come siamo e dove siamo, ridendo con noi dei vezzi e delle debolezze, svelando i medesimi profondi desideri di noi genitori, in barba alle differenze, tanto visibili quanto inessenziali.
Dopo l’ormai storica copertina di IL dedicata al modern parenting, il gruppo che pubblica il Sole 24 Ore rilancia con una trasmissione informata e gradevole, che porta in dote una piccola e preziosa chicca, la rubrica del consiglio dei figli ai padri. Semplice e geniale.
Mentre metto i grassetti a queste poche righe, a bordo di un treno in spaventoso ritardo, ecco come immagino quei due, Bussola e Taddia. Bravi loro.