Bill Clinton era il presidente degli Stati Uniti e Helmut Kohl il cancelliere tedesco. Ere geologiche fa, quando il mondo era ben diverso da quello che ci arriva oggi da ogni mezzo di comunicazione. E lo era anche per i temi di gender diversity. Allora è cominciata l’avventura di Win Conference, un’organizzazione indipendente internazionale dedicata alla valorizzazione delle donne, che quest’anno compie appunto vent’anni e li festeggerà con il forum organizzato dal 26 al 30 settembre ad Oslo. “Sono fiera del fatto che tantissimi aziende e organizzazioni pubbliche hanno messo la valorizzazione dei talenti femminili, la diversity e l’inclusion fra le loro priorità. Rispetto a 20 anni fa abbiamo visto crescere diversi semi piantati nel tempo. Abbiamo creato diversi network e abbiamo visto realizzarsi diverse persone che in Win hanno trovato l’ispirazione per creare nuove iniziative nella società” commenta Kristin Engvig, fondatrice dell’organizzazione in una Skype call dalla Svizzera.
“Sono fiera di tante piccole situazioni dove ho visto donne che non avevano più speranza trovare la via per essere se stesse e non trasformarsi in uomini per fare carriera” sottolinea Kristin, che negli anni ha dovuto vincere molte resistenze anche da parte delle donne: “Sei anni fa, c’era una donna molto critica che ha partecipato al nostro Forum. Non condivideva certi metodi per affrontare le giornate di lavoro, come l’apertura con sessioni di yoga. A distanza di anni, è venuta e si è scusata per essere stata così critica verso un approccio “femminile” alle cose. Questo per me è fonte di soddisfazione: molte sono arrivate con rigidità e poi hanno trovato la via per vincerle”. E c’è anche chi dopo i Forum ha trovato il coraggio per dare una svolta alla propria carriera: “Una delle partecipanti mi ha scritto che dopo Win Conference ha trovato il coraggio di fare domanda per un avanzamento di carriera e lo ha ottenuto. In qualche modo le storie che raccontiamo e che facciamo raccontare dalle protagoniste sono di ispirazione per chi le viene ad ascoltare”.
Kristin crede soprattutto che le donne debbano ascoltarsi di più: “Quello che pensiamo e senti dentro ha valore, anche se non è approvato dal sistema, spesso patriarcale, con cui ci relazioniamo. A volte dobbiamo lottare o a volte semplicemente dobbiamo essere chiari, anche con noi stesse. Non dobbiamo fare la guerra ma lavorare in modo pacifico e mettere dei limiti alle persone che lavorano con noi”.
Uno dei filoni di sviluppo di Win Conference è proprio il personal development. “Il froum ha tre momenti diversi: il primo giorno si parla di come sta cambiando il mondo, il secondo giorno parliamo del lavoro, qual è il futuro delle nostre aziende, e infine il terzo discutiamo di chi vogliamo essere noi per contribuire a questo cambiamento. Noi abbiamo responsabilità, possiamo essere leader del cambiamento, ma dobbiamo essere consapevoli del ruolo che possiamo giocare. Per questo è importante presentare dei role model, che siano esempi di ispirazione” chiarisce Kristin.
Ma quali sono i prossimi obiettivi dell’associazione? “L’orientamento di Win al momento è quello di iniziare diversi progetti concreti, dopo aver lavorato per 20 anni a creare una maggiore consapevolezza dei temi che portiamo avanti. Stiamo organizzando diversi workshop per imparare diverse skills necessarie per la carriera di ognuna di noi”.
Win ha sette pilastri su cui basa il proprio sviluppo:
- GLOBAL: favorire una mentalità globale e uno scambio internazionale, consentendo ai leader veramente globale di emergere
- AUTHENTIC: ispirare l’essere naturale di ciascuno e di tutti e un contributo unico
- HOLISTIC: integrazione di valori femminili. Equilibrio tratti maschili tipicamente dominanti nel business e in politica
- PRACTICAL: guardiamo sia a come “essere” sia a come far avvenire coscientemente le cose, trasformando le idee in forma
- INNOVATIVE: Guardiamo a come creare e andare incontro al futuro con idee e innovazione che possano funzionare per tutti. Le donne sono coinvolte in questi nuovi progetti? Nell’innovazione?
- INTERCONNECTED: abbiamo un approccio sistematico e siamo consapevoli della nostra responsabilità a livello globale e di quanto conti ogni contributo
- FOCUS ON POSSIBILITIES: andiamo dove vediamo che ci sono aperture che ci permettono di trovare e ricevere opportunità
“Ad Oslo interverranno diversi ceo e cfo di società, che in questo modo testimonieranno l’impegno delle aziende in questa direzione” spiega Kristin. All’evento parteciperanno: Michel Landel, ceo Sodexo; Feike Sijbesma, ceo DSM; Svein Tore Holsether, ceo Yara International; Marguerite Barankitse, founder Maison Shalom; Anita Pratap, journalist and former India bureau; Anita Krohn Traaseth, ceo Innovation Norway e Gloria Burgess, presidente e ceo di Jazz Inc. “Sarebbe bello avere come speaker Michelle Obama, per il suo impegno per le nuove generazioni e per la costruzione di un futuro diverso. Potremmo vederla in futuro, magari come candidata alla presidenza degli Stati Uniti, perché non solo come singola persona ma come coppia gli Obama hanno ancora molto da dare grazie alla forte integrazione e sinergia con cui riescono a lavorare insieme. La forza di Michelle è anche quella di riuscire a mantenere la propria specificità femminile anche in contesti pubblici di rilievo senza cadere nella trappola di assumere atteggiamenti maschili” commenta Kristin, che sottolinea: “Le nuove leader donne sono comode nel loro femminile e hanno il coraggio di esprimersi per come sono senza assumere un atteggiamento maschile. Non siamo in un cambiamento in atto, il cambiamento c’è già stato”.